Pioggia poco avanti l'alba. Non fa rumore. Beve l'ultima luce dai lampioni, falcia tra i miei pensieri precari della notte. A occhi aperti sul soffitto infinito. Rimbocco la coperta. Giunge il sonno a spegnere il mio deserto.
Sei già così avanti? Io preferisco procedere lentamente, il più possibile e godermi questa seconda vita che mi è capitata, e se corro come nella prima mi viene il fiatone e basta.
la pioggia è innocente, lo sappiamo. Di Caravaggio c'era solo un capolavoro, la canestra di frutta, a fianco del quale la pinacoteca ha posizionato un video di scansione macro fotografica dei particolari, grazie al quale si vedevano le gocce d'acqua sulle foglie e sulla frutta. Magico. Questo quadro è uscito dalla pinacoteca per la prima volta dopo 4oo anni pochi anni fa, in occasione della mostra su caravaggio a roma, e ci è voluto l'intervento del Presidente della Repubblica per convincere i responsabili del museo.
Intendevo proprio quello, bella montagnarda. Hai visto che urlo! È da urlo. Hai visto come un maestro "VERO" modifica la prospettiva in modo assoluto e poetico? Hai visto la trasparenza delle foglie, il movimento occulo dell'insieme. Caravaggio è il più grande pittore italiano in assoluto, altro che Raffaello,Giotto, Leonardo. Lui è semplicemnete immenso e modernissimo e futurista. Favoloso. Io sono caravaggista e velasquassano a vita. Eccoli i veri maestri: Caravaggio, Velasquez e Vermeer. Questo è lo iacoponigiudizio. La pioggia innocente, siempre, siempre, siempre. L'hombre invece un mascalzone.
Fu scritta prima, cioè il 5 novembre. Sto continuamente pensando al mio carissimo amico Adolfo, che era originario della Gallura, anche se abitava a Cagliari negli anni 70. Altro non so. La colpa non è della pioggia ma dell'uomo che se ne frega purché abbia il suo solito profitto!
Permettimi di onorare i morti dell'alluvione in Sardegna con questa toccante poesia di Grazia Deledda: Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese. Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto. Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi. - Grazia Deledda
Non conoscevo la poesia e al di fuori di "Canne al vento" e di alcuni racconti non so molto di Grazia Deledda. So che scriveva bene bene, da uomo quasi e non da donna. Sì, quello siete voi sardi.
A volte capita anche a me di non riuscire a prendere sonno quando piove, poi all'alba mi riaddormento. Però non ti dico che pesantezza il risveglio. Bacio Vincenzo.
Ho ripreso la mia verve. Verrò a trovarti e a contribuire ai nostri neri a quattro mani (come le scimmie, che sono più sagge e produttive degli uomini loro derivati). Un applauso!!!
Buona notte!
RispondiEliminaGrazie. Ero un po' spossato, mi ci vuole una serena dormita.
RispondiEliminaAncora sotto stress per quanto vissuto nelle settimane scorse? Rilassati, e preparati alle magnate del Santo Natale! :-)))
RispondiEliminaSei già così avanti? Io preferisco procedere lentamente, il più possibile e godermi questa seconda vita che mi è capitata, e se corro come nella prima mi viene il fiatone e basta.
EliminaScordati di avere un deserto, quando sei desto : hai un vulcano che nasce dall'anima ed è bello così.
RispondiEliminaCiao, a presto.
Cristiana
Bella questa, mi piace proprio: "un vulcano che nasce dall'anima".
EliminaCiao e grazie.
preferisco la pioggia che fa rumore, è meno infida
RispondiEliminaCome quella che è precipitata sulla Sardegna questa notte?
EliminaAmmirati i Caravaggio domenica pomeriggio?
la pioggia è innocente, lo sappiamo.
EliminaDi Caravaggio c'era solo un capolavoro, la canestra di frutta, a fianco del quale la pinacoteca ha posizionato un video di scansione macro fotografica dei particolari, grazie al quale si vedevano le gocce d'acqua sulle foglie e sulla frutta. Magico.
Questo quadro è uscito dalla pinacoteca per la prima volta dopo 4oo anni pochi anni fa, in occasione della mostra su caravaggio a roma, e ci è voluto l'intervento del Presidente della Repubblica per convincere i responsabili del museo.
Intendevo proprio quello, bella montagnarda. Hai visto che urlo! È da urlo. Hai visto come un maestro "VERO" modifica la prospettiva in modo assoluto e poetico? Hai visto la trasparenza delle foglie, il movimento occulo dell'insieme. Caravaggio è il più grande pittore italiano in assoluto, altro che Raffaello,Giotto, Leonardo. Lui è semplicemnete immenso e modernissimo e futurista. Favoloso. Io sono caravaggista e velasquassano a vita. Eccoli i veri maestri: Caravaggio, Velasquez e Vermeer.
EliminaQuesto è lo iacoponigiudizio.
La pioggia innocente, siempre, siempre, siempre. L'hombre invece un mascalzone.
Non parlatemi di pioggia, chè ho il cuore a lutto! :-(
RispondiEliminaFu scritta prima, cioè il 5 novembre.
EliminaSto continuamente pensando al mio carissimo amico Adolfo, che era originario della Gallura, anche se abitava a Cagliari negli anni 70. Altro non so.
La colpa non è della pioggia ma dell'uomo che se ne frega purché abbia il suo solito profitto!
Permettimi di onorare i morti dell'alluvione in Sardegna con questa toccante poesia di Grazia Deledda:
EliminaSiamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi,
romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi
come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo,
lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco,
delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina,
del vento, dell'immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi,
di orizzonti ampi e puri, di piante fosche,
di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.
- Grazia Deledda
Non conoscevo la poesia e al di fuori di "Canne al vento" e di alcuni racconti non so molto di Grazia Deledda. So che scriveva bene bene, da uomo quasi e non da donna.
EliminaSì, quello siete voi sardi.
la pioggia fa compagnia quando batte sui vetri...ma crea anche disastri che segnano la vita di molte persone...
RispondiEliminaCiao Vincenzo!
Tutte le cose belle quando sono esageratamente troppe diventano brutte, anzi dannose, dnnose e mortali.
EliminaCiao Ale.
A volte capita anche a me di non riuscire a prendere sonno quando piove, poi all'alba mi riaddormento.
RispondiEliminaPerò non ti dico che pesantezza il risveglio.
Bacio Vincenzo.
Il risveglio da un sonno duro è sempre pesante. Che il tuo sonno sia sempre leggero S.Pia, èe il mio augurio.
EliminaL'alba fa così, acquieta i pensieri...a volte
RispondiEliminaHo ripreso la mia verve. Verrò a trovarti e a contribuire ai nostri neri a quattro mani (come le scimmie, che sono più sagge e produttive degli uomini loro derivati).
EliminaUn applauso!!!
ho aperto un nuovo blog dove finalmente puoi commentare...ciao Vincenzo!!
RispondiEliminaVedremo. Appena posso.
Eliminaehm Vincenzo clicca sul mio nome poi arrivi al mio nuovo blog!!!..non è più fantasma..o quasi ^_^ ancora devo finire di sistemarlo!!
RispondiEliminaAccorso per vedere se funzionasse. Funziona. Perfetto!
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