venerdì 14 novembre 2014

CRONACA DI UN' ALTRA GIORNATA DA DIMENTICARE

Moglie alle sette e mezza del mattino sempre sveglia. Marito ronfa. Moglie sbuffa. Marito ronfato tutta notte, come ogni notte passata, come ogni notte futura. Nessuna speranza di miglioramento. Marito ronfa e basta. Anche di giorno, davanti a TV. Dopo un po' ronfa. Marito dice che spettacoli scelti da Moglie monotoni e noiosi. Marito bugiardo. Marito ronfa anche durante partita di calcio a SKY. Marito guarda sua squadra su SKY e ronfa. Intanto SKY incassa quattrini di abbonamento in Italia. Da conto italiano intestato a Moglie. Allora Moglie paga ronfate di Marito. Brutta bestia Marito in genere. Chi ha inventato Marito? Ma uomini no? Tutto preparato per fregare donne. Sempre tanto carini e affettuosi prima. Regalato fiori e pensierini anche Marito, prima di essere Marito. Dopo dimenticato. Ogni tanto porta fiore bello bello. Orchidea. Qui gatta ci cova. Quando Marito in genere porta regalo tu non sai ma lui sa cosa ha fatto schifosa assai.
Intanto Marito ronfa di brutto. Moglie non aspetta più. Rumore insopportabile. Moglie butta gambe fuori da letto. Esce disperata da camera. Cucina da riassettare, perché Marito ieri sera rimasto alzato per vedere TV, programma sportivo. Schifezze viste e riviste, commenti stupidi sentiti mille volte. Lui rimasto. Lei cercato di dormire.
Moglie riassetta cucina e prepara caffè e toast. Prepara anche tavola. Marito assente come sempre. Caffè pronto. Toast pronti. Marito finalmente in piedi. Sentito odore di mangia.
Marito attraversa stanza da pranzo come zombi. Va avanti, va indietro, torna avanti, torna indietro. Sbadiglia facendo rumore di animali vari. Va verso bagno. Prima di entrare si ferma. È concentrato, molto concentrato. Forse pensa. Possibile? A quell'ora del mattino Marito pensa? Marito scoreggia. Ah, ecco, finalmente capito concentrazione. Mai scoreggiare dentro bagno, sempre scoreggiare fuori di porta del bagno. Rituale pagano propiziatorio.
Marito resta dentro bagno sempre minimo quarto d'ora. Una volta guardato bene. Marito dimenticato porta semi aperta. Marito guarda dentro specchio, fa bocche, fa boccacce, tante, sempre diverse. Marito parla con specchio, non con figura dentro specchio. Marito rimcoglionito parla con se stesso? Forse, nessuno capisce, nemmeno Marito, che poi nega tutto. Moglie finisce toast e caffè. Marito ritorna. Cerca toast. Guarda Moglie con sguardo severo.
-Dove sono i miei due toast?
-Te li fai da solo così li bruci tu.
Nemmeno coraggio di replicare. Marito va a farsi due toast.
Torna e imburra toast. Troppo burro. Scola su tovaglia. Marito pulisce con manica. Come sempre. Inutile sprecare fiato.
Marito finito. Si capisce da rutto gigantesco.
Adesso Marito entra dentro sua stanza di lavoro e accende PC.
Moglie adesso sa che avrà due ore di tempo per fare sue cose tranquilla. 

Marito sempre davanti al PC. Moglie intanto fatto tutto quello che ogni giorno deve fare. Riordinato cucina. Portato panni da lavare in cantina nel vano lavatrici. Messo panni dentro lavatrice. Acceso lavatrice. Entrata nel box privato. Presa cose che le occorrevano. Tornata in casa. Marito sempre chiuso in stanza di lavoro al PC.
Moglie riempie lavastoviglie. Accende e avvia lavastoviglie. Incomincia a preparare pranzo.
Mancano cose. Moglie va in stanza di lavoro e dice a Marito che mancano cose e che si deve andare al Supermercato. Marito grugnisce. Forse ha capito. Moglie ripete paziente che occorre andare nel Supermercato.
-Adesso? Chiede Marito.
-Sì, adesso.
-Allora mi vesto.
Significa adesso finisco qui, poi incomincio a vestirmi. Moglie si veste in cinque minuti. Marito ancora fermo davanti a PC.
-Allora? Sbuffa Moglie.
-Ok! Ok!
Marito finalmente comincia a prepararsi. Mezzora dopo entrano nel supermercato. 
Marito spinge carrello subito verso zona franca. Sempre quella. Rapanelli freschi, frutta, sempre la più cara che c'è, sempre quella che già è in casa, che Marito non vede mai. E soprattutto vino. Prende subito bottiglia di Chianti Gallo Nero. L'ultima volta era Nero d'Avola. La prossima Barbaresco. Moglie non può sbagliare. Marito compra sempre gli stessi vini rossi. Mai bianchi. Solo rossi. 
Moglie deve andare a prendersi carrello perché serve a lei. Marito nemmeno se ne accorge. Dopo Moglie vede che Marito gira come matto cercando carrello. Finalmente vede lei e corre con occhi sgranati. Poi vede finalmente carrello e capisce. Ma non dice niente. Fa finta di niente. Moglie non chiede perché occhi sgranati. Sarebbe troppo cattivo. Però sarebbe carino ascoltare la scusa. Marito molto fantasioso nel trovare scuse, bisogna ammettere.
Arrivati alla cassa Marito ha molto da fare per rimettere la cose acquistate dentro il carrello. Non paga mai. Non può fare due cose insieme. Nessun uomo può fare due cose insieme, solo una per volta, guai solo tentare due cose. Impossibile. Perché uomini hanno due mani? Moglie ha scoperto perché. La destra per scaccolarsi il naso e la sinistra per grattarsi le palle. Qualche volta invertono: destra per palle, sinistra per caccole di naso.
Forse in un altro sistema solare pianeta con uomini forniti di terza mano che possono anche fare due cose insieme fatte bene. Però a dire il vero sono campioni del mondo di grattate di palle e di scaccolamento del naso. Qualcosa sanno fare, vivaddio.
Tornati a casa Moglie subito in cucina a preparare pranzo. Marito di nuovo davanti a PC.
Alle 13:30 si mangia. Una decina di minuti prima ha sentito odore nuovo e arriva Marito. Sempre la solita domanda:
-Cosa si mangia oggi?
Moglie vorrebbe rispondere "cazzi frittodorati" ma ha avuto educazione religiosa da mamma e nonna un po' all'antica e preferisce tacere.
Marito tocca tutto, annusa tutto, scodella zuppiere che bollono, fa cadere acqua di vapore per terra, non riesce a capire di togliersi dai piedi.
-Prepara il tavolo! Ordina Moglie.
Finalmente si decide. 
Marito mangia facendo rumori con bocca forti assai. Beve vino da bicchiere a calice con succhio tipo formichiere. Moglie guarda schifata lui. Marito guarda TG1 come fosse bibbia o film di De Sica. 
Finito pranzo di corsa su divano. Due minuti dopo occhi chiusi, testa indietro, bocca aperta. Un attimo dopo inizia il ronfo. Moglie gli dà spinta con braccio. Marito fa piccola serie di ronfetti. Guarda TV. Due minuti dopo di nuovo testa indietro, occhi chiusi, bocca aperta e ricomincia il ronfo. Moglie spegne TV, si alza e prende libro. Marito non si accorge di  niente e va avanti col ronfo.
Per cena pasto frugale. 
-Hai già mangiato pasta a pranzo. Risponde Moglie a Marito che chiede perché così poco.
Dopo mangiato c'è TV della sera. Programmi tutti uguali. Ronfo sempre uguale. Praticamente Marito ha ronfato tutto il giorno. Appena posa il culo sul divano lui ronfa, tempo due minuti. Capace di resistere in ronfata anche tutta la serata. Incredibile record che batte ogni sera, prolungando nel tempo la ronfata e  aumentandone i decibel.
Passate le 23 Moglie si alza e si prepara ad andare a letto. Marito sembra finalmente sveglio. Qualche programma interessante. Moglie lavati denti va in camera, si spoglia e si infila sotto il piumone. Moglie sa che dovrà combattere con la sua insonnia almeno per un'ora. Verso mezzanotte arriva Marito. Si spoglia velocissimo al buio e si infila sotto il piumone. Per un paio di minuti fa strani suoni con la bocca spalancata. Poi tace. Pochi secondi dopo Moglie sente ritmico ed infallibile il ronfo notturno.
Maledizione! Questo cane non fa niente tutto il giorno e a letto piomba nel sonno profondo come se avesse scavato una galleria attraverso il Monte Bianco. Io che lavoro senza pause non riesco a dormire e a riposarmi. Moglie guarda da parte di Marito e pensa che forse in un'ora riuscirà a dormire anche lei come il sacripante che le sta al fianco.







19 commenti:

  1. Marito tocca tutto, annusa tutto, scodella zuppiere che bollono, fa cadere acqua di vapore per terra, non riesce a capire di togliersi dai piedi.

    Il cenno all'acqua di vapore caduta in terra e' un vero tocco d'artista!
    Te ne sei accorto tu, o te l'ha fatto notare tua moglie o le tue figlie?
    Questa e' la tipica cosa che ai maschi non interessa, e che fa imbestialire le madri/mogli/figlie/sorelle.

    B.

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  2. Questo secondo pezzullo contiene una maggiore percentuale di motivi autobiografici del primo pezzullo. Ciò detto e conclamato vengo alla tua domanda.
    Far cadere l'acqua bollente del vapore di cottura per terra, sol rovesciando maldestramente il coperchio della zuppiera, è un'arte sopraffina posseduta da un numero elevato di uomini -ma non da tutti- : i curiosi o gli impiccioni, quelli cioè che non si fanno mai i cazzi propri e vanno poco felicemente ad invadere i territori squisitamente femminili.- Se ne ricavano solamente maltrattamenti e questa nomea tipica, appiccicataci dalle donne sovrane e infallibili, che mai farebbero versare un goccio di quell'acqua bollente, che sarebbe che ai maschi dello sporco o del bagnato per le terre non gliene frega niente.
    No. Non ho avuto il tempo di scoprirlo da solo: mia moglie me lo dice ogni volta ed ogni volta lo rifaccio, non apposta s capisce altrimenti sarebbe reato. Come quando apro la finestra del mio studio e faccio precipitare per terra un vaso di orchidee inopinatamente nascosto da un tendaggio oscuro. Se ne parla in famiglia per mesi.
    Ma noi, cara B. come bella faccia tosta come tutte le donne hanno, noi maschietti intendo, le nostre puttanate le facciamo pubblicamente. Mi si spieghi piuttosto come mai un servizio di bicchieri a calice da sei diventa cinque, poi quattro, poi tre, fino ad arrivare agli attuali due, ultimi rampolli, amorosamente custoditi come reliquie?
    Si sono volatizzati? Qualcuno li ha rubati nottetempo come souvenir?
    Ciao B. come belle domande fai.

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  3. Prima di tutto APPLAUSO.
    Dovuto e devoto.
    Dopo il romanesco, ma subito dopo, questi racconti stile telegrafico costringono al sorriso fino a che si considerano noterelle riguardanti Mariti terzi.
    Tutti "gli altri" Mariti terzi.
    Quando il lettore si rende conto che il Marito non è il terzo, bensì il primo e unico, invece di divenire serioso come il drammatico quadro richiederebbe, si scompiscia e sghignazza senza ritegno e senza vergogna.
    Le scene di cucina, che per scelta personale, eterna e documentata, frequento solo per prendere il caffè o in transito per uscire in giardino, e per il ronfamento (nel letto o sul divano) che per fortuna non fa parte del mio bagaglio, sono una novità assoluta in un universo casereccio impeccabile.
    Un piccolo incoraggiamento riferito ai due bicchieri a calice, rimasti orfani senza colpevole 'ufficiale' di ben quattro calicicidi: eutanasizzarli entrambi, non dovrebbe essere un problema per un Marito esperto in guai; fra poco è Natale e bel regalo sarebbe un servizio di bicchieri completo in cristallo di Boemia.
    Per la Moglie.
    Per il Marito una confezione di quelle specie di mollette, in vendita anche in parafarmacia, adesive alle nari, che aiutano a respirare e (non sempre e non a tutti) annullano i ronfamenti, perlomeno quelli notturni. Potrà accadere che la Moglie, non più abituata al silenzio notturno, svegli continuamente il Marito per chiedere notizie sulla di lui salute.
    Sono i cosiddetti danni collaterali.
    Mastro Vincé, congratulazioni vivissime per questo ennesimo parto, deliziosamente e generosamente offertomi (ci).
    Buona serata, anche stavolta hai fatto centro.
    tutto il resto è veramente opera da Mastro

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    1. L'ultimissima riga ignorala, forse Moglie rompigliona ha voluto rovinare un commento serio e convinto. A bel leggere comunque ci sta, mettila dove ti pare.
      Ciao.

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    2. Ci sta, micione, ci sta e la lasciamo.
      Si parla de "IL MARITO", in spirito in ciccia e ossa; marito-simbolo perché l donne sposate e non, tutte le donne sposate e non, così lo descrivono e, a loro dire, lo subiscono.
      Le scene di cucina, cui tu ti sei per tua decisione (applaudire prego) abilmente sottratto, sono purtroppo le più frequenti e le più edificanti, almeno nel mio caso e nel caso, immagino, di tutti coloro che essendo in pensione pendolano ciondolando tra corridoi e stanze e, inevitabilmente, in cucina dove spadroneggia Moglie, che appena Marito entra lo guarda torvo preconizzando sciagure.
      Un servizio di bicchieri a calice in cristallo di Boemia? Sei matto? Moglie li metterebbe sotto chiave.
      Mollette per narici? Ci sto pensando e forse farò di più. Un controllo medico di ventiquattro ore, un aggeggio appeso al collo da portare giorno e notte, da cui lo specialista ricavi fondamentali indicazioni per porre rimedio definitivo alla ronfata. Trattasi per lo più di non sfruttamento delle vie respiratorie. Così dicono. Gli crediamo. Qualcosa farò, micione.
      Ci si risente amico mio e buona domenica.

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  4. ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah Ho riso a lacrime dall'inizio alla fine! :)))

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    1. Lo immaginavo. Dopo tutto noi mariti siamo un comunissimo clichet. Voi non capite che bisogna accettarci come siamo, così come noi facciamo con voi mogli. Prendere o lasciare, questo passa sto convento.
      Ciao. :)))

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  5. Ci sono mariti migliori. E per fortuna. Altrimenti rimanevo single.
    Grande Vincè.
    E comunque un buon bianco qualche volta ci sta. Falanghina, ad esempio.

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    1. Migliori di me? Potrebbe anche essere, ma si tratta di minchiette belanti ed ossequianti. Io dico che nella vita di coppia si stia alla pari, tanto a me tanto a te. Nessuna supremazia. Generalmente siete voi donne che vi definite soffocate dal nostro ingombrante involucro e castigate dalla nostra indifferenza. Ma non si può stare per anni e anni a mugulare frasette gioiose anche quando si hanno mal di pancia e mal di denti, per non parlare del mal di portafogli.
      Certo che un buon bianco ogni tanto ci sta. Un Lugana per esempio, una Lacrima Cristi tanto per non fregare, un Vermentino di Gallura, un Prosecco di Valdobbiadene e perché no un Falanghina.
      Bacio sorellona di varie sorelle e sorelline di Maria.

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    2. Ma scusa, non stavamo parlando di un personaggio di fantasia?
      Io c'ho un marito che mi prepara il miglior cappuccino al mondo.
      Poi mi fa pure incazzare di bestia, ma ci sta.
      Mica sono una donna facile io...
      bacio.

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    3. Personaggio di fantasia...ma io mi sono ispirato a qualcosa di personale...come si fa a prescindere? Un marito che cura i rapporti a cappuccini è da glorificare e santificare.
      Credevi che pensassi che tu fossi una donna facile...nel senso buono, si intende. No, Mariella, nessuna donna lo è. Quando l'ho sposata pensavo che con AM fosse una passeggiata, pensa tu....
      Bacio sorella maggiore della sorellina di Maria e ancora di un'altra.

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  6. Caro Vincenzo a parte le risate inevitabili, non penso proprio che una donna direbbe sul marito e tutte insieme, le cose che hai descritto tu.
    Almeno non io.
    Da ciò che hai scritto ho dedotto che: tu sei il gran ronfatore e quello che sta ore sul computer, che bevi quasi sempre vino rosso e si fa il tost da solo quasi sempre bruciacchiato, che va al supermercato e non prende mai il carrello, che guarda il tg1 e dopo mangiato si stravacchia sul divano.
    Ah, una cosa positiva è che sei tu che apparecchi, ma solo perché te l'ordina tua moglie. Guardi Sky e lo sport e ciò sarebbe positivo, se non fosse che ti addormenti e tua moglie è obbligata a sentirti ronfare.
    La corte si aggiorna, sono troppi gli elementi da considerare. La condanna è rimandata.
    Ti abbraccio e attendo i tuoi inevitabili "ma non sono io!"
    Baciiiiii...



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    1. Quello che ronfa sono io. Per il resto qua e là c'è....molto di me, ma non tutto e per fortuna Anna Maria non è quella strega che forse emerge dal pezzullo. Si esagera appositamente per creare un effetto di buon umore, mica faccio il cronista io.
      Sì, bevo preferibilmente vino rosso d'autore, guardo SKY, non porto il carrello perché quello è il suo dominio. Però lo vado a prendere e lo riporto indietro. I pacchi per le scale li porto io e apparecchio quasi sempre io, nel senso che per la colazione ci pensa lei ad apparecchiare perché io....ancora sto a letto. Mi piace tenere gli occhi chiusi da sveglio alla mattina infilato sotto il piumone, specialmente d'inverno. D'estate mi piace lo stesso, ma non ho il piumone.
      Il toast bruciacchiato è una mia specialità. C'è bruciacchiatura e bruciacchiatura, la mia è d'autore, coi contorni sfumati dal basso verso l'alto. Provaci tu se ti riesce. Non ce la fai se non hai un naturale talento e anni di esercizio. Me spiegai?
      Bacione, sorellina di Maria e di sorella ladispolese.

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  7. Lo so Vincenzo che hai esagerato, per me Annamaria ha l'aureola o quasi.
    Felice di averci quasi azzeccato.
    Baciiiii...

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    1. L'aureola doppia: santa e martire. Vergine non più dopo quattro figli; martire di sicuro, dopo 51 di convivenza con uno come me.
      Baci sorellina.

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  8. Altro spasso, grazie Vin.
    Verissimo che gli uomini non riescono a fare due cose contemporaneamente, è una loro peculiarità, es :"Marito parla al telefono con sorella, Moglie suggerisce di salutarla da parte sua: parte gesto zittatore, quasi un vaffa, perchè marito no riesce a connettere le due cose.
    Cioa Vin!

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    1. Brava! Alla telefonata non avevo pensato. In effetti è capitato anche a me, senza falsa modestia si capisce. Ma se sto telefonando e lei mi fa segni tipo linguaggio dei sordomuti avvengono -contemporaneamente sta volta- due cose: non riesco più ad ascoltare la voce al telefono e se la sento non afferro il significato di quel che dice e contemporanemente non capisco un accidenti cosa significano quei gesti che lei mi sta mimando.
      Sono bravo vero? Sto nella media, no? Meno male, stavolta mi sono salvato.
      Ciao Cri.

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  9. Io sono molto collaborativo a casa, del resto, lavorando entrambi con orari praticamente uguali, alla vita domestica dobbiamo dare i resti in parti uguali, quindi lavo i piatti, rifaccio letti, apparecchio/sparecchio.. insomma, non mi sento parte di quella tipologia che: "ma la carta igienica non si rigenera da sola nel portarotolo?". Però Marito che ronfa. Si. Anche con la mia squadra del cuore. E' che c'ho il divano propedeutico.. è tutta colpa sua.. ;)

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    1. C'hai il divano propedeutico anche tu? Il mio è una bomba: mi aspetta a braccia spalancate e mi risucchia dentro di sé. È un attimo, non riesco a resistergli. Un amante appassionato e fedele, lui di me io di lui.
      Quella della carta igienica che si rigenera nel portarotolo mi piace assai. Lo diceva a noi tre -a mio padre e a mio fratello- la mia mamma, la nostra mamma, sì anche di papà era mamma in fin dei conti. Mia moglie non ha bisogno di dirmelo perché è una funzione cui accudisco da solo, avendo eletto a mio cesso privato il gabinetto degli ospiti. Sai com'è, a ciascuno il suo regno...

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