martedì 24 dicembre 2013

ANDIAMOCI A PRENDERE IL NOSTRO GUERRIERO

A Saarbrücken! A Sarbrücken!!
Sì lo so, il grido originale di un gruppo di scalmanati fu "A Gerusalemme! A Gerusalemme!!". Esaltati che non sapevano nemmeno dove fosse sto posto, smidollati nullafacenti, aristocratici con la puzza sotto il naso, Brancaleoni di periferia, coatti e sugaminchia. Altri tempi. Una specie di protesta dei forconi ante litteram, di gente che non cercava un lavoro, Dio ce ne scampi, ma una maniera diversa di ammazzare il tempo. E così si misero una croce in petto e marciarono compatti o quasi. 
Ma noi, la famiglia Iacoponi quasi al completo, marciammo domenica 22 dicembre alla volta di Saarbrücken non per liberare, ma per trasportare con armi e bagagli il guerriero stanco Alessandro, uno degli ultimi ram-polli, a trascorrere le feste a casa e a rompere un po' a tutti i cabasisi.
Perché proprio a Saarbrücken? Ma perché lui là sta e là frequenta l'Università. Perché Saarbrücken è una bellissima città medioevale rovinata da mostruose costruzioni di cemento che stanno fagocitando tutto, così prima che le antiche glorie scompaiano la si visiti perdio. E poi perché c'è uno dei più belli Wheinachtmarkt, mercato di Natale, di tutta la Germania.
Così via con due macchine alle 14, col guerriero che rompe le palle a tutti in Whats App con messaggini ogni cinque minuti, tipo quando arrivate? oppure dove siete adesso? e anche perché andate così piano, e risposta finale perentoria del capo-famiglia cioè me medesimo del tipo adesso non ci scassare più il cazzo sennò te ne vieni in treno.
La pianta immediatamente. Visto gente che con le buone maniere funziona sempre? Così arriviamo rapidi al Convitto dove alloggia. Scendiamo dalle macchine, recuperiamo il guerriero e tutti insieme -tanti- scendiamo dalla collina a piedi fino al centro. Nulla può andarci male "When the Saints go marching in", ma avanti a tutti sono Fabio e Alessia e non so.....
Comunque tutto fila liscio e piombiamo sulle bancarelle della pappatoia come falchi perché nessuno ha pranzato e le trippe miagolano. Si fa sosta davanti a una dove in alto garrisce l'italico tricolore. Bistecche alla griglia e salsicce piccanti grigliate. Io e Anna Maria prendiamo una Frikadelle a testa, un polpettone con salsa rossa grande quanto una pagnotta da mezzo chilo. I venditori sono piemontesi. Il marito dice a sua moglie: "I primi che parlano italiano senza accento e non il dialetto".
Tutti alla fine hanno mangiato meno -come al solito- Fabio, che non trova palo: e questo non mi va...e questo non mi piace...e questo non lo voglio...e continuiamo a girare in tondo perché trovi qualcosa, e alla fine la trova, indovina un po'....al Mc Donald's. E te pareva!! E suo padre fa avanti e indietro perché Fabio di Hamburger se ne strafuga tre e due porzioni di patatine fritte e finalmente anche lo stronzetto è sazio.
Intanto Anna Maria, Cristina e Stefania si ingozzano di crepes con la marmellata di mirtilli. Noi uomini beviamo Glühwein, bicchieroni di vino bollente e stasera qualcuno guiderà le due macchine. E Sara entra in un negozio di scarpe e io non capisco perché siamo a 5 Km dalla Francia e i negozi hanno insegne in inglese: FIFTY-6 SHOES, per esempio, oppure WHAT ELSE. E chi se ne frega, ma come è buono sto vino caldo e ce ne facciamo un altro Federì?
Così camminiamo che abbiamo le panze che bollono e ballano e dappertutto è pieno di luci, di stelle brillanti e di palle colorate, un mondo di palle di plastica sospese in alto come nuvolette brillanti, e si cammina per strade strette e per vicoli strettissimi della città vecchia sotto un lunghissimo tetto di palle e insomma...che palle!
L'anno scorso a Strasburg, quest'anno a Saarbrücken, il prossimo a Parigi, eccheccazzo! Li voglio vedere gli Champes Elisée pieni di palle e la Torre Eiffel rivestita di palle.
Quando è sera torniamo al Convitto a prendere il grosso troller del guerriero e si riparte rapidi. A proposito: noi chiamiamo Alessandro il guerriero da quando è campione regionale di Kik-box, ché io ho visto un paio di incontri e mi sono cacato sotto. Si danno calcioni sulle cosce, sul tronco e sulla testa, vabbè che hanno il casco ma poi tutti i cazzottoni che tirano, vi dico una roba! Ma il nostro satanasso mena, mena e vince sempre. Non gli bastava il football per tirare calci ci mancava il Kik-box.
E si ritorna veloci perché alla TV c'è il Derby della madunina su SKY e noi tutti interisti corriamo verso il prezioso gol di tacco di Palacio e alla faccia di merda di Galliani e di Barbara Berlusconi. Che botta! Quanto gli fa male! Che spasso! Che felicità! E mi dispiace tanto per Fabio C. e per Graziano C. ma ve l'abbiamo messo nelle chiappe negli ultimissimi minuti e mandato di traverso il pranzo di Natale.
Ma si sa che a Milano ci sono due squadre: l'Inter e le riserve dell'Inter.
Ciao a tutti e buon Natale.





12 commenti:

  1. Un racconto spontaneo e molto divertente che mi ha rallegrata.
    Non sono interista, ma quando il Milan perde ne godo alla grande, alla faccia di quell'essere immondo che ben conosciamo.
    Buone Feste a te e famiglia!
    Cristiana

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  2. Cristiana mi sta venendo il fiatone...non sarai mica juventina nèh? O Dio mio no! Ma antimilanista sì. È consolante! Non so se hai veduto in diretta il derby: le facce di Galliani e di Barbara Barlusca! Una goduria immensa! Abbiamo festeggiato il Natale con tre giorni di anticipo!
    Buonissime feste a te e alla tua famiglia, Cristiana.

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    1. Sono nata a Genova, cresciuta a Milano, vivo a Como e sono del TORO!
      Grazie!
      Cristiana

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    2. Passato il fiatone alla grande!!! Tutti i nemici della Juve sono amici miei a prescindere. Accidenti che curriculum: Genovese di nascita, milnese di adozione, comasca di residenza e torinista di cuore. Belin!

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  3. Tanti Cari Auguri di Buon Natale :-)

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    1. Altrettanti a te con tutto il cuore Riccardino. Sursum corda, che come sai vuol dire tira su le corde, stacca gli ormeggi e salpa per una bella crociera. Sarbbe bello, no? Ciao e di nuovo auguroni.:-))

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    2. eh, da Milano è un po' dura prendere le onde giuste :-D

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    3. Ci vuole fantasia, Riccardì, tanta fantasia. Dai che ce la fai!!!
      :-)))

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  4. Ciao Vince'!
    Ti rifaccio prendere il fiato e neeeee
    Tanti auguri da una Juventina ma lo so che tanto nonostante il "difetto" mi vuoi bene hahaha
    Buon Nstale di cuore Bacio!

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    1. Ricordi il finale del film "A qualcuno piace caldo"?. Una bella battuta, mentre stanno fuggendo col motoscafo: "Nessuno è perfetto". Nemmeno tu, juventina sei perfetta a quanto pare, ma io te lo perdono volentieri....per questa volta!

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  5. Non è mai troppo tardi!
    Ma come ho fatto ad incontrarti solo ora?
    Ti ho "cementato" tra i mie blog, pochissimi, preferiti.
    Ora non ti lascio più:)
    A presto, caro...

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    1. Per la stessa ragione per cui io ho incontrato così tardi te. Succede, ma non è mai troppo tardi, come hai scritto tu.

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