Sole di vetro ghiaccia nei voli sghembi degli ultimi migratori, succhia aria dalle foglie dei platani. Aspetto vigile in una garitta di cielo. Resta qualcosa da nascondere che si preservi all'usura?
Questa è una di quelle poesie brevi che ti accendono il cuore, e se le leggi (e rileggi) ti salvano la giornata. Perché non sono brevi tanto per per essere brevi. Sono brevi perché sono distillati di vite intere (neanche una sola, tante), condensati di milioni di cervelli e di anime. E lasciano poco altro da dire. Danke!
Grazie Nick! Per una recensione così intensa conosco gente che darebbe sua moglie... Non so come dire: ci sono periodi in cui genero poesie lunghe, altri in cui partorisco solo brevi lampi. Hai ragione tu (non è la prima volta): la vita cola attraverso le parole e vi si distilla. Grande come lo dici tu. Ciao grande amico e grazie.
Io oso dire un po' di più Cristiana: tutto quello che resta dopo il male. Poco purtroppo ma buono, tremendamente buono, come i veri amici e coloro che apprezzano la poesia.
Grazie Miki. Temo che non ci resti che un palcoscenico di mondo a dispositzione, quindi anche un sole di vetro. Spero che ci sia ancora qualcosa da salvare.
Questo tuo bel verbo "rinverdire" mi fa immediatamente pensare ad una bella pianta verde, meravigliosa nel sole dell'estate, che d'inverno perde le foglie e sembra invizzire, per poi rifiorire all'inizio della primavera con nuovo verde più verde. A volte però il verde stenta a tornare e col tempo la pianta tende ad inaridire, malgrado la cura di cui venga circondata. Allora sarebbe cosa buona e saggia strapparla dal suolo con tutte le,radici, lasciando una buca nel terreno, dove poi fiorirebbe erba. Sarebbe forse cosa buona, ma ci sono piante talmente belle che piange il cuore a strapparle dal suolo e allora ci si dà d'impegno e d'ingegno finché il miracolo delle rifiuritura avviene. Quello è un momento meraviglioso.
Io in particolare mi riferivo agli amori giovanili, ad esempio quelli reativi al primo bacio di quando si era ancora adoscenti, Ebbene reincontrare a distanza di decenni "il primo amore" e scoprire che davvero il primo amore non si scorda mai e che avrà sempre un posto speciale nel nostro cuore, è una sensazione meravigliosa perche nel guardarsi negli occhi si riscopre, anche se momentanea, la magia di allora!
A ma non è capitato di rincontrare il mio primo amore, ma è capitato a lei. Io ero anche il suo primo amore. à stata mia cognata, allieva dell'Università della terza età ad incontrarla. "Ma tu non sei A.O.? Io sono la cognata di un certo Enzo Iacoponi. Te ne ricordi?". Dice che A.O. ha cacciato un urlo: "Il mio primo amore! E chi se lo scorda. Come sta? Cosa fa? Dove sta?" Mia cognata dice che le scendevano le lacrime. Spero non fosse per il disappunto di non avermi fra le mani per strozzarmi...Rido.
ahahahahahahahahah Io l'ho ritrovato circa un anno fa tramite fb, dopo 43 anni che ci eravamo persi di vista e non sapevamo più nulla uno dell'altra. Quest'estate ci siamo riabbracciati! E' stato un incontro di una tenerezza unica, a cena solo io e lui, in un locale molto raffinato, a fare il riassunto delle nostre vite! :-)
Nessun rimpianto, almeno da parte mia, anche se viene da chiedersi chissà come sarebbe stato se fossimo rimasti insieme per la vita. Allora eravamo adolescenti, ripeto, c'eravamo scambiati giusto dei baci, ma ci lega il fatto che ognuno di noi due ricorda che il primo bacio e i primi turbamenti amorosi è legato all'altro! Sarà l'età ormai avanzata che intenerisce il cuore e fa ripercorrere la vita a ritroso alla ricerca di emozioni giovanili! :-)
E' così, cerchi di riacchiappare qualcosa della gioventù riallacciando rapporti con chi l'ha condivisa con te! Mi è capitato anche coi compagni di liceo che ho rivisto lo scorso luglio dopo ben 44 anni dalla maturità, in occasione di una cena di reunion. E' successa una cosa magica: lì non eravamo medici, avvocati, ingegneri o professori, eravamo gli stessi identici ragazzi di allora che scherzavano e si sfottevano reciprocamente come se il tempo non fosse passato. Uno dei miei compagni, seduto accanto a me, ad un certo punto mi dice, guardandomi ammirato il décolleté " Ornella, sei praticamente sempre la stessa, ma dimmi una cosa: da dove hai tirato fuori queste tette che allora non avevi niente!" ahahahahahahahahahah Delizioso! :-D
Mi è capitato, un pochettino diverso. Raduno della terza liceo, maturità 1952, ventidue anni dopo. I soliti scherzi, parecchi capelli in meno, molti grigi, molte panzette, rughe, ma tante risate e voglia di ridere. Mi passa vicina Eugenia, la stella del liceo, il sogno di tutti noi. Sculetta, o meglio tenta di farlo e allora mi è scappata: "Eugè, ma quante bistecche te magni ar giorno? Ciavevi un culo che era un sogno e mo ciai er ponte d'atteraggio de na portaerei americana". Momenti mi accoppava.
Questa è una di quelle poesie brevi che ti accendono il cuore, e se le leggi (e rileggi) ti salvano la giornata. Perché non sono brevi tanto per per essere brevi. Sono brevi perché sono distillati di vite intere (neanche una sola, tante), condensati di milioni di cervelli e di anime. E lasciano poco altro da dire.
RispondiEliminaDanke!
Grazie Nick! Per una recensione così intensa conosco gente che darebbe sua moglie...
EliminaNon so come dire: ci sono periodi in cui genero poesie lunghe, altri in cui partorisco solo brevi lampi. Hai ragione tu (non è la prima volta): la vita cola attraverso le parole e vi si distilla. Grande come lo dici tu.
Ciao grande amico e grazie.
In inglese si dice 'love' ; in italiano si dice in tanti modi. Il mio preferito è BENE, quello vero che non si usura mai.
RispondiEliminaCristioana
Io oso dire un po' di più Cristiana: tutto quello che resta dopo il male. Poco purtroppo ma buono, tremendamente buono, come i veri amici e coloro che apprezzano la poesia.
EliminaMolto belli e decisi, questi versi.
RispondiEliminaComplimenti, Vinz! :)
E'... un sole di vetro che ci attende?
Moz-
Grazie Miki.
EliminaTemo che non ci resti che un palcoscenico di mondo a dispositzione, quindi anche un sole di vetro.
Spero che ci sia ancora qualcosa da salvare.
Dei sentimenti provati rimane sempre traccia ed a volte capita che rinverdiscano anche, a distanza di anni.
EliminaQuesto tuo bel verbo "rinverdire" mi fa immediatamente pensare ad una bella pianta verde, meravigliosa nel sole dell'estate, che d'inverno perde le foglie e sembra invizzire, per poi rifiorire all'inizio della primavera con nuovo verde più verde. A volte però il verde stenta a tornare e col tempo la pianta tende ad inaridire, malgrado la cura di cui venga circondata. Allora sarebbe cosa buona e saggia strapparla dal suolo con tutte le,radici, lasciando una buca nel terreno, dove poi fiorirebbe erba. Sarebbe forse cosa buona, ma ci sono piante talmente belle che piange il cuore a strapparle dal suolo e allora ci si dà d'impegno e d'ingegno finché il miracolo delle rifiuritura avviene. Quello è un momento meraviglioso.
EliminaIo in particolare mi riferivo agli amori giovanili, ad esempio quelli reativi al primo bacio di quando si era ancora adoscenti, Ebbene reincontrare a distanza di decenni "il primo amore" e scoprire che davvero il primo amore non si scorda mai e che avrà sempre un posto speciale nel nostro cuore, è una sensazione meravigliosa perche nel guardarsi negli occhi si riscopre, anche se momentanea, la magia di allora!
EliminaA ma non è capitato di rincontrare il mio primo amore, ma è capitato a lei. Io ero anche il suo primo amore. à stata mia cognata, allieva dell'Università della terza età ad incontrarla. "Ma tu non sei A.O.? Io sono la cognata di un certo Enzo Iacoponi. Te ne ricordi?". Dice che A.O. ha cacciato un urlo: "Il mio primo amore! E chi se lo scorda. Come sta? Cosa fa? Dove sta?" Mia cognata dice che le scendevano le lacrime. Spero non fosse per il disappunto di non avermi fra le mani per strozzarmi...Rido.
Eliminaahahahahahahahahah Io l'ho ritrovato circa un anno fa tramite fb, dopo 43 anni che ci eravamo persi di vista e non sapevamo più nulla uno dell'altra. Quest'estate ci siamo riabbracciati! E' stato un incontro di una tenerezza unica, a cena solo io e lui, in un locale molto raffinato, a fare il riassunto delle nostre vite! :-)
EliminaEmozioni rivissute o rimpianti?
EliminaNessun rimpianto, almeno da parte mia, anche se viene da chiedersi chissà come sarebbe stato se fossimo rimasti insieme per la vita. Allora eravamo adolescenti, ripeto, c'eravamo scambiati giusto dei baci, ma ci lega il fatto che ognuno di noi due ricorda che il primo bacio e i primi turbamenti amorosi è legato all'altro! Sarà l'età ormai avanzata che intenerisce il cuore e fa ripercorrere la vita a ritroso alla ricerca di emozioni giovanili! :-)
EliminaAllora se fosse dovuto all'età avanzata si tratterebbe di nostalgia della gioventù. Capita, mi dicono....
EliminaE' così, cerchi di riacchiappare qualcosa della gioventù riallacciando rapporti con chi l'ha condivisa con te! Mi è capitato anche coi compagni di liceo che ho rivisto lo scorso luglio dopo ben 44 anni dalla maturità, in occasione di una cena di reunion. E' successa una cosa magica: lì non eravamo medici, avvocati, ingegneri o professori, eravamo gli stessi identici ragazzi di allora che scherzavano e si sfottevano reciprocamente come se il tempo non fosse passato. Uno dei miei compagni, seduto accanto a me, ad un certo punto mi dice, guardandomi ammirato il décolleté " Ornella, sei praticamente sempre la stessa, ma dimmi una cosa: da dove hai tirato fuori queste tette che allora non avevi niente!" ahahahahahahahahahah Delizioso! :-D
EliminaMi è capitato, un pochettino diverso. Raduno della terza liceo, maturità 1952, ventidue anni dopo. I soliti scherzi, parecchi capelli in meno, molti grigi, molte panzette, rughe, ma tante risate e voglia di ridere. Mi passa vicina Eugenia, la stella del liceo, il sogno di tutti noi. Sculetta, o meglio tenta di farlo e allora mi è scappata: "Eugè, ma quante bistecche te magni ar giorno? Ciavevi un culo che era un sogno e mo ciai er ponte d'atteraggio de na portaerei americana". Momenti mi accoppava.
RispondiEliminaNon tutte migliorano con gli anni! :-D
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