AGRO MIELE
Interrogo i miei ricordi futuri dai quali
non vorrò sottrarmi;
disegno parole in una lingua inconoscibile
sulla polvere deposta da decenni
di attese: acido fuoco ghiacciato qui, privo
adesso di una risposta senza reticenze.
Agro miele zampilla da colori appiattiti,
defluisce nelle acque di un canneto
in lentissime gocce;
si disperdono
ai margini di un'autostrada
e subito tutto intorno è silente.
(Maximiliansau, 20 aprile 2014)
*
Mi viene in mente un pomeriggio d'estate. Caldo.
RispondiEliminaMoz-
Questa mi è piaciuta, sai?
EliminaEnzo.
Interrompi i tuoi ricordi futuri, ma lo sai che il futuro nel momento in cui lo pensi è già passato?
RispondiEliminaLe parole che tu disegni le conosci, la lingua ti è familiare e quel lento stillicidio dolce amaro dove ti condurrà?
Un abbraccio
Non interrompo i miei ricordi futuri, li "interrogo".
EliminaLo so Xavier che quando pensi il futuro lo fai diventare passato. Sottile il mio ragazzo: era il senso del verso iniziale.
Sto aspettando di sapere dove mi porterà "quel lento stillicidio dolce amaro", come acutamente osservi tu.
Sei una continua sorpresa Xavier, davvero.
Un abbraccio
Ma interrogando i ricordi futuri (quindi ancora in divenire) hai interrotto il loro fluire, perdendoli... Puoi cambiare la traiettoria della strada che hai deciso di percorrere sottraendoti allo stillicicio, ma forse è una strada che devi percorrere? Se è così non voltarti indietro!
EliminaUn abbraccio
Allora non avevi letto male tu, ero io a non aver capito la tua sottigliezza? Mi stupisci ogni volta di più, è un piacere dialogare con una intelligenza come la tua, Xavier.
EliminaDunque io li interrogo e così interrompo il loro fluire...non fa una grinza.
Mi sottraggo allo stillicidio e cambio la traiettoria del mio percorso, ma ignoro dove la nuova traiettoria -o parabola- mi conduca. C'entra il destino? Era forse questa la strada che dovevo (volevo?) percorrere?
E tu mi consigli di non voltarmi indietro.
Pausa.
Di che stiamo parlando?
Sono io un novello Alceo? E tu mi consigli di non voltarmi indietro questa volta, perché lei non muoia per sempre?
Sto delirando, Xavier o vedo giusto in questa nebbia?
Comunque un'interpretazione ardita e magica di cui ti sono grato.
Buonissima serata, Xavier
Ti abbraccio
Stiamo parlando della vita, di quel percorso che a volte compiamo ad occhi chiusi senza sapere dove ci porterà e con chi condivideremo il viaggio.
EliminaTi ho consigliato di non voltarti indietro perchè se lo facessi scopriresti che c'erano altre mille strade che avresti potuto percorrere e allora potresti mettere in dubbio la scelta che fatto, il dubbio si insinuerebbe in ogni fibra del tuo essere togliendoti la capacità di continuare il percorso intrappreso.
Et in Arcadia ego, et in Alceo eris.
Un abbraccio
Xavier
Adesso Iacoponi a quale dei due vorresti rassomigliare, al Guercino o a Puossin? Meglio cento volte al Guercino.
EliminaUn inciso, solo per riflettere: l'iscrizione è sopra una pietra tombale.
Benissimo, Xavier in sostanza "memento mori". Appropriato.
Non voltarmi mai indietro è stato il mio motto fin da ragazzo, e non per dubitare di una scelta, ma perché è inutile: una volta intrapreso un percorso -o interrotto un percorso- traguardare oltre le spalle equivarrebbe a non fidarsi di se stessi, ed io ho sempre avuto la massima fiducia in me stesso.
Bene, abbiamo completato il concetto, un concetto niente affatto semplice, Xavier.
Un abbraccio affettuosissimo, amico mio.
Mi hai fatto pensare ad un momento della vita in cui tutto si dilata. E i ricordi passati e presenti si confondono.
RispondiEliminaSono dell'idea che sia quasi sempre bello il ricordo. Perché i confini si sono slabbrati e spesso la memoria ci riporta solo quello che ci è piaciuto e che abbiamo amato.
Ma il passato è dimora anche di sofferenza.
Per cui, guardare avanti a qualsiasi età, è la scelta migliore da fare.
Bacio.
Il ricordo è fondamentale. Mai dimenticare per poter andare avanti, chi dimentica volutamente è un povero ceo, come dicono a Treviso, un puaret insomma. Per costruire bisogna avere una base e la base è data dall'esperienza dei ricordi, buoni e belli, brutti e cattivi.
EliminaTutto fa brodo, diceva mia nonna. Tutto fa crescere, ripeto io.
E che si debba soffrire anche in futuro lo si sa da sempre,
Buon fine settimana, sorella maggiore della sorellina di Maria.
Un bacio.
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EliminaEnzo, non ho mai parlato di dimenticare. Solo di non crogiolarsi nei ricordi. Trarne i dovuti insegnamenti certo.
RispondiEliminaE guardare davanti a sè.
Mi sembra la cosa migliore da fare.
Tutto qui.
Crogiolarsi nei ricordi mai, e a che pro? Pro bono malum, come diceva Ariosto.
EliminaGuardare sempre avanti, giusto sorellona, giustissimo: hai messo le parole giuste al mio pensiero.
Ciao sorella maggiore, ciao e bacione.
È incredibile il tuo credere di essere l'unica persona al mondo provvista di un minimo di Q.I., Iacoponi.
RispondiEliminaO dovrei chiamarti cucciolo?
.... Ridicolo!
Bentornata! Anche se non ho capito il senso del tuo intervento.
EliminaNon sono certo io l'unica persona fornita di Q.I. e non sono uno dei sette nani di sicuro.
Ma cosa c'entra questo tuo intervento con la poesia che ho postata? Se avevi qualcosa da rimproverarmi -e lo hai già fatto- perché non sprecare due minuti e dirmelo in privato?
ti ho scritto.
EliminaVado a leggere. Grazie in anticipo Riccardì.
EliminaCiao Vincenzo!
RispondiEliminaMaximiliansau, quartiere situato di fronte al Reno, quindi dalla parte opposta di Karlsluhe, grande ed artistica città della Germania, ora abbreviata col nome Makau, adoooro!
E ci credo che ti vengano certe ispirazioni!
Ti abbraccioooo...
Eh la peppa!!!
EliminaConosci questa parte della Germania? Ma noooo!!! Non mi dire che magari di qui sei passata senza che io ne avessi idea? Io questa nazione l'ho girata tutta. Questo è il posto più tranquillo, con gente tranquilla, che lascia vivere a tutti la propria vita. Io me ne sto in riva al Vater Rhein e mi lascio ispirare, come hai perfettamente capito tu.
Un abbraccione, sorellina di Maria....
A proposito: non viene chiamata Makau, bensì Maxau, ma quella è la riva di Karlsruhe, cioè del Baden Württemberg; Maximiliansau è un altro Land, il Rheiland Pfalz, cioè la Renania Palatinato.
EliminaSolo per puntualizzare quel che mi era sfuggito, sorellina.
Bacio.
No, Vincenzo non ci sono mai stata, la conosco grazie ai miei studi artistici ed in particolare a Gropius e la sua progettazione.
RispondiEliminaGrazie per la precisazione, questi sono gli splendidi vantaggi di conoscere persone che vivono proprio nei posti che si conoscono solo leggendo. Cultura assicurata aggiungo io.
Comunque se dovessi capitare da quelle parti stai sicuro che te lo farò sapere ;-) ;-) ;-) .
Bacioooo...
Eh no e'! A trovare Enzo ci andiamo insieme!!!
Elimina@Sorellina: non immaginavo quanto dettagliati potessero essere certi studi artistici. Certo che me lo devi far sapere, ci mancherebbe altro :-) :-) :-)
Elimina@Sorellona: ci sarei rimasto proprio male se non avessi fatto questa proposta!!! Io sto qui e vi aspetto insieme.
Bacio a tutte e due.
Aggiudicato!
RispondiEliminaAl miglior offerente :-)))
EliminaRetour de Praha. Sistemato il ferro in un bel parco, poi ti mando le fotografie che ho fatto. Penso che sta poesia sia una delle tue migliori, mi sento di dirtelo. Il dolce agro che ti si attacca in gola e non ti fa altro che tossire. Ci vuole una tirata di un mezzo toscano per rimettere le cose a posto. Ma tu non fumi più da una vita. E allora strozzati di tosse. Ciao amico mio. Filippo
RispondiEliminaGià finito a Praga? Sei veloce o sono veloce gli operai cechi, saranno cechi ma sanno menar le mani veloci. ahahahahah!
EliminaUna volta ci vado, ma non in inverno, mai più un capodanno a Praga. Mi si sono definitivamente congelati i testicoli. Sì, la poesia è venuta bene assai, come le voglio io. La tosse ce l'ho, l'hai sentita anche tu e vado avanti a caramelle di eucaliptus. A me sarebbe bastata una Goulois oppure una Caporal, ma non fumo più. Incredibile come il fumo di una sigaretta faccia passare tosse e mal di gola. Vallo a raccontare ai medici del ca. Mai usato medicine prima, solo una o due tirate di sigaretta.
Ciao Filì, ci risentiamo.