IN QUESTO MOMENTO
Foglia caduta al suolo
da cime lontane,
se ne ode il richiamo
del vuoto appena lasciato,
la traccia ancora
è fresca;
voce congelata appena
sgorgata,
muto
rumor d'un passo
solo accennato;
vita
inconsumata
nell'assoluta indifferenza umana,
in questo momento
immobile.
Maximiliansau, 11 aprile 2014
*
Sai che la caduta della foglia potrebbe essere una persona che muore e l'indifferenza umana la ignorerebbe lo stesso?
RispondiEliminaE' atroce pensare che dovremo essere creature evolute e invece non lo siamo...
Un abbraccio
Accidenti che perspicacia, Melinda. Si tratta della morte, anche se non materiale, di un uomo semplice, senza santi protettori, di un "coatto" snobbato da tutti i sapientoni. gli pseudo letterati, o bacia culo, le puttane che ostentano la loro millantata superiorità morale e culturale. Sparisce il coatto come una foglia morta e nessuno se ne accorge.
EliminaComplimenti al tuo acume.
Un abbraccio vivacissimo.
L'indifferenza umana abbonda ed è come un pugno nello stomaco.
RispondiEliminaUn caro saluto.
Cristiana
All'indifferenza umana si deve fare il callo e l'abitudine, ma lo stomaco non ritiene più quasi nulla, Cristiana.
EliminaUna buona serata a te.
Ci vorrebbe una folata di vento, almeno qualcosa si muoverebbe.
RispondiEliminaCiao Vincenzo.
Mi piace questa idea della folata di vento, che sposta tutte le foglie non solo quella caduta per ultima e le confonde in un turbine. Brava sorellina.
EliminaCiao carissima.
La morte non è un momento immobile, non per chi la osserva. E' un evento immenso che sospende tutti i riferimenti interni ed esterni, che crea attesa come una nascita, che rende muti e stupefatti di fronte all'incontrollabile. E' terribile.
RispondiEliminaIl tuo punto di vista è altamente condivisibile, se soltanto pensi alla moltitudine di sensazioni e di sentimenti che una morte -una qualsiasi, anche di uno sconosciuto purché sia un essere umano, o addirittura di un animale- provoca in chi abbia la ventura di assistervi o comunque di osservarla da presso. Mi piace quel "che crea attesa come una nascita". A pensarci bene la morte cristiana è così, foriera di un senso di attesa dell'ignoto che si manifesta al defunto, che intraprende una nuova vita.
EliminaMuti e stupefatti si rimane di fronte a ciò che non puoi prevedere né evitare né appunto controllare.
Ma questa poesia non voleva essere un peana alla morte: poteva essere vista come tale, oppure no. Questo è il senso immanente di un testo poetico, che ognuno di coloro che lo leggono possa configurarsi nella propria mente una costellazione differente e personale.
Tutto è valido perciò purché il testo sia valido.
Ben rientrata eSSe.
e si immagina si sempre li
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