venerdì 25 luglio 2014

MARE, MARE


Mare, mare, fermati un momento,

solo il tempo di inabissarti dentro una vecchia
scala, che non si veda là dove
finisce, e tu laggiù
diventato immobile e muto
mi attiri seducendo
in ogni momento del resto di mia vita
per tutti gli scalini che discendo;

sopra ognuno mi fermo
e da una nuova
onda mi lascio avvinghiare
e rivestire
come da un velo di sposa
finché più nulla del mio corpo resti

e io, diventato acqua di mare
trasparente, salata, diafana
e impalpabile,
non debba morire mai più

lasciando che il mio corpo trasformato
in oceano e risacca

si depositi sul fondo, tra conchiglie,
stelle marine e scogli
odorosi di salmastro.



Iniziata nel 1952 a Civitavecchia,
sospesa per decenni,
conclusa il 25 luglio 2014
in Maximiliansau.

***



17 commenti:

  1. Risposte
    1. Che sia soltanto nell'immaginazione questo veramente non lo so. Mi auguro che si possa realizzare in qualche modo. Fa parte dei mille misteri della vita e della non più vita -oppure di un'altra parvenza di vita- la trasformazione continua ed eterna.

      Elimina
  2. Mi è piaciuta moltissimo, secondo me hai impiegato tanto tempo per scriverla perchè dovevi avere la giusta esperienza per farlo.
    Fantastica, la adoro...
    Un abbraccio

    ps: leva via il commento anonimo in finto inglese, è una spam pubblicitaria!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È vero, dovevo maturare e maturare a fondo. A diciotto anni vedevo il mondo con gli occhi foderati di prosciutto e mi appariva tutto luminoso in tecnicolor: poi ho incominciato a vedere anche le ombre, mentre le fette di prosciutto si liquefacevano.
      Un abbraccio forte, Melinda.

      ps. dove vedi il commento anonimo in finto inglese?

      Elimina
  3. Ciana Vincenzo!
    Questa poesia me la posso prendere che la voglio mettere sulla mia pagina social??
    È meravigliosa, fresca e limpida come le persone dall'animo trasparente che nulla celano
    Ovviamente con il nome dell'autore ghgh
    Abbraccio enorme :))))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma figurati, mi fai un onore biondissima bellezza.
      Un abbraccio enormemente enorme.
      :-))))))))))))

      Elimina
    2. ahahahahahahah
      uhhh mamma ma Ciana Vincenzo da dove sbuca? ahahahahahahah
      un refuso era un CIAO!
      Abbracci :))

      Elimina
    3. E io che pensavo che fosse una bella espressione del tuo dialetto, tipo bell'homo....un refuso....che delusione!! Sob...sob...sob....

      Elimina
    4. ahahahahahaha
      Vincè bell'homo rimane comunque sottinteso :)))

      Elimina
    5. Grazie a dio! Rifiato commosso, bella femmina bionda.

      Elimina
  4. Ok! Grazie Vincenzo te la rubacchiò subitissimo
    Bacio

    RispondiElimina
  5. Che tutto si trasformi per vivere in un nuovo e diverso mondo.
    Mi sembra un po` utopistica questa cosa.
    Bella Vincenzo, forse la migliore tra quelle che ho letto a parte la mia preferita "Prato canoro".
    Baci, baci.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Utopia, utopia, forse anche questa vita è utopia, forse anche il bernoccolo che mi sono fatto ieri sbatacchiando il capoccione su una trave certamente "utopica" è un'utopia, però il dolor non fu utopico, cavolozzo fritto e rifritto.
      La tua preferita è "Prato canoro"?
      Hai i miei stessi gusti, sorellina.
      Baci baci baci sorellina di Maria.

      Elimina
  6. Ciao Vincenzo ho visto la tua poesia da Claudia e ti volevo fare i complimenti!Un caro saluto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Lucietta, è sempre bello ritrovare le amiche dopo un po'.
      Ciao. Salutissimi.

      Elimina
  7. PER GATTONERO e per i sei lettori sei, che hanno aperto un post inesistente.

    Carissimo micione,
    bella la tua intuizione sulla poesia del silenzio. Mi spiace di aver dovuto annullare anche quel tuo salace commento, ma si trattava di una svista. Cioè, sicuramente qualcosa di accidentale è successo mentre che io tentavo di postare qualcosa, per cui ho interrotto ma non annullato ed è rimasto un pst senza titolo, cioè inesistente.
    Comunque solamente tu avevi avuto il coraggio di commentare il nulla. Buona questa.
    Il commento del nulla è una delle glorie nazionali, vero Matteo Renzi?
    Ciao micione e conservati così come sei.

    RispondiElimina