RESPIRO DELLA NOTTE
Sentono il respiro della notte
i tuoi occhi: proviene da me
che ti cerco. Attraverso monti
e pianure è disceso,
infilato s'è nei boschi,
appeso ai rami dei pioppi
adesso sta.
Fiori dai lembi del mio respiro
senza profumo né colore
cresceranno,
muti e ciechi.
E' il respiro ritmato di chi non sta mai fermo: bene così.
RispondiEliminaMoz-
Respiro ritmato? Fosse musicale potrebbe chiamarsi allora sincopato. Che te ne pare?
RispondiEliminaPerché non sta mai fermo ma è sempre in movimento. Possiamo incontrarci su questa via, dico io.
ritmato, sincopato .. dove?
RispondiEliminaa me invece dà l'idea di un respiro immobile, come un felino in agguato.
Ecco: vedi che quando vuoi tiri fuori il meglio dal tuo repertorio e ti viene un commento letterario non solo azzeccato, ma molto pertinente con quel tuo "felino in agguato". Mi piace molto la figura del felino nascosto e pronto all'assalto. Anche questa me la scrivo.
EliminaIl respiro è immobile, Silvia, ascolta in silenzio parole che sto sillabando dentro di me.
se vogliamo paragonare la tua poesia a musica a me pare una melodia...un pò triste.
RispondiElimina"acqua fresca"
Mi hai fatto pensare al famoso valzer triste di Sibelius.
EliminaBen entrato e complimenti per il tuo link: "acqua fresca" con le mani finalmente posso bere.
Sia questa che "Crateri" danno perfettamente l'idea di cosa sia un Respiro Poetico...
RispondiEliminaNon abbiamo bisogno di regolare la sintonia io e te, amico mio, ma mi togli sempre le parole di bocca. Sarà un caso, sarà...
EliminaUn abbraccio Nick, grande così.
Vero, certi pensieri si 'avvertono' e appartengono solo a noi.
RispondiEliminaCristiana
I pensieri, anche quelli rivolti ad altre persone -quelli d'amore, quelli di odio-, appartengono unicamante a noi. A volte però la persone che ne è interessata miracolosamente li capta e si mette in sintonia con noi. Esiste questa enorme forza del pensiero, che si sviluppa nel silenzio assordante.
EliminaQuanta tristezza mi hai trasmesso, ho l'impressione di percepire una fine imminente.
RispondiEliminaForse mi sbaglio, forse il respiro della notte è solo in attesa di rivedere quegli occhi.
Un abbraccio
Xavier
Non volevo proprio. C'era qualcosa di positivo in quel respiro notturno. C'era un bisogno d'amore, non un desiderio di morte. Ma le emozioni sono individuali, sempre, e vanno rispettate, soprattutto da chi le provoca. Da artista mi sono sempre dovuto confrontare con le molteplici e variegate emozioni date dai miei quadri, dai miei scritti. Sono sensazione ogni volta nuove e commoventi. È ciò che l'arte restituisce agli artisti, le emozioni provocate altrui.
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