martedì 22 ottobre 2013

CAMMINANDO



Camminando
sopra una strada assolata
povera di luce e di calore.

Si scioglie l'ombra in mille
rivoli liquidi;
giacciono i pensieri disordinatamente,
lastricano con una pellicola opaca
un percorso senza inizi evidenti
con molteplici soluzioni finali
tutte sbagliate.

La notte non verrà.


Ottobre 2013


12 commenti:

  1. Occorre il coraggio di trovare la soluzione finale in se stessi!

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  2. Mi piace quell'ossimoro della strada 'assolata priva di luce e di calore'.
    Ci si ustiona senza sapere perchè.
    Cristiana

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    1. "Ci si ustiona senza sapere perché". Mi piace. Una delle tante cose che avvengono giorno dopo giorno senza conoscerne il perché.

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  3. Bravo, io l'avrei intitolata "tapis roulant" giusto per confondere un po' e dargli un tono internazionale.

    p.s.: "La notte non verrà" è proprio una mattonata sui denti.

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    1. "Tapis roulant"! Hai una immaginazione molto viva. È mancata a me in quel momento.

      p.s.: concordo, una mattonata sui denti.

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    1. In quei nove cieli danteschi no, non viene mai. Purtroppo quaggiù viene sempre e inghiotte il finale travolgente.

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  5. come fa una strada ad essere assolata e priva di luce e calore??..è una contraddizione!!

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    1. È un ossimoro -vedi commento di Cristiana 2011.2- ed è soprattutto un'immagine poetica, una contraddizione per mettere in evidenza chi in quella strada cammina, che anche sotto il sole a picco non sente calore névede luce alcuna, perché ha gelo dentro e tristezza.
      Chiaro adesso?

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  6. Mi hai fatto pensare a Montale e Ungaretti.
    Grandissima poesia, Vincenzo.
    Che fortuna poterle leggere e portarcele dentro con noi.
    Ti abbraccio

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    1. Queste no, ancora no, non sono concluse, ma ho in mente una nuova raccolta forse dalla GDS come la prima dal titolo "Viaggiavamo solo di notte".
      Devo ancora lavorarci su, ma l'idea è quella. Avanti a tutta forza la poesia.
      Che ne dici?
      L'accostamento mi fa nascondere la faccia sotto un'ascella. Grazie a te.
      Ti abbraccio.

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