sabato 13 febbraio 2010

CI FATE SENTIRE TUTTI DENTRO UN PUZZOLENTE SACCHETTO DI IMMONDIZIE

Iniziando a scrivere questo blog mi ero riproposto di non fare nessun post di politica o di politichese. Finora ci sono riuscito, ma questa ultima storia di Bertolaso mi ha fatto venire la nausea.
Cominciamo col dire che nessuno è intangibile, ma diciamo pure che nessuno può essere buttato in pasto al ludibrio delle genti se non venga prima provata la sua colpa, cioè se non ci sia stato un rinvio a giudizio, un primo giudizio, un secondo e un terzo, tutti di condanna.
Ieri Sansonetti, che non è certamente di destra, ma un giornalista di sinistra serio, onesto ed equilibrato, ha detto in TV che "...non ci sono le prove, ma certo legittimi sospetti di una magistratura ad orologeria. Ma poi, diciamolo chiaro -continua Sansonetti- la colpa non è dei magistrati, ma dei giornalisti, che montano subito un processo mediatico ed emettono la sentenza quando ancora non è iniziato l'iter giudiziario".
Allora, signori della stampa parlata e scritta, mettetevi d'accordo: fino a poche ore fà il dottor Bertolaso era un eroe nazionale, la ciliegina sulla torta, il fiore all'occhiello dei governi di destra e di sinistra, l'uomo della Provvidenza; e l'Organizzazione che dirige, La Protezione Civile, il vanto della nazione italica e degli italici governi. A ragione, dico io, che vivo all'estero: qui in Germania, ad esempio, di Bertolaso si dice bene benissimo, con quello stupore tipicamente tedesco quando si accorgono che in "Italien" qualcosa funziona ottimamente.
Dall'altro ieri Bertolaso è precipitato impietosamente dagli altari alla polvere delle macerie di uno dei tanti terremoti in cui è stato protagonista. Senza che a qualcuno venisse un dubbio, senza che qualcuno per pudore prendesse le distanze e dicesse: fino a prova contraria, oppure vediamo un po' come si mette 'sta faccenda. No. È un traditore, un corrotto, da abbattere.
Il PD, tanto per non perdere il treno dell'IdV, grida alle dimissioni. "Che si dimetta da solo, dice Bersani, altrimenti lo chiederemo noi". Ma Bertolaso si era immediatamente dimesso chiedendo di essere ascoltato subito dal giudice. Il Governo ha respinto le sue dimissioni. Dov'era però il giudice che lo avrebbe dovuto ascoltare? Chi è costui? Ha un nome e un cognome? Stanno forse tutti a lezione da Di Pietro? O piuttosto da De Magistris, che l'altra sera a "Porta a porta" ha dato un saggio di assoluta intelligenza e capacitá indagativa avanzando dubbi feroci sull'autenticità dell'incidente a Berlusconi, come se il tizio colla miniatura del duomo di Milano fosse stato prezzolato e ingaggiato da Mediaset per lo scoop dell'anno, del secolo e del millennio. Al pensiero di capitare accusati da un simile genio della magistratura c'è da farsi venire il tremore alle vene e ai polsi, signori miei.
In fin dei conti di che cosa è colpevole Bertolaso? Di corruzione. Allora se è un corrotto vuol dire che si è arricchito, intascando denari per favorire amici suoi o comunque ditte e imprenditori che pagavano meglio di altri. Ma qui cade l'asino, anzi il somaro: Bertolaso, secondo una certa stampa nazionale ha favorito determinate imprese ed Enti in cambio di prestazioni sessuali con una certa Francesca.
Gesù! Ma che mi dite!
Insomma, voi volete che io creda che un uomo nella sua posizione, che potrebbe veramente fare soldi a palate, se fosse un corrotto come dite voi, si accontenta di quattro scopate con una bella gnocca?
I miei amici tedeschi, ai quali l'ho raccontata, stanno ancora scompisciandosi dalle risate.
"Voi italiani siete dei gran burloni", mi ha detto Frau Kunts.
Fosse vero, Frau Kunts; purtroppo c'è chi di queste cose campa e fa proseliti.
L'ho detto e lo ribadisco: non faccio il politicante e non scrivo politichese; ma non potevo tacere di fronte a questa enorme buffonata. Venga controllata attentamente e a fondo, da chi di dovere, la posizione di Bertolaso, ma si faccia a meno di volerlo far passare per un imbecille assatanato di sesso. È ignobile nei confronti di ciascuna persona per bene che legge una simile notizia.
E questa sia l'ultima parola che scrivo su tali argomenti.

2 commenti:

  1. Siamo tutti nella merda, Enzo! E sai perchè ? Perchè gli italiani non hanno la capacità di prendere coscienza e scandalizzarsi davanti al modo di fare di chi ci governa e di chi è nei posti di comando? Guarda un po' gli inglesi, per il solo fatto che il capitano della nazionale di calcio, Terry, aveva avuto una scappatella con la fidanzata di un compagno di squadra, è stato ritenuto INDEGNO di ricoprire il ruolo di capitano e gli è stata tolta la fascia! Tutto questo perchè si ritiene che chi rappresenta il proprio paese debba avere un comportamento morale irreprensibile. E qui davanti all'ennesimo schifo di gente che lucra sulle disgazie nazionali abbiamo un presidente del consiglio che, senza neanche conoscere bene i termini della questione, riferendosi al magistrato che conduce l'inchiesta urla inviperito " Si vergogni!" Se c'è qualcuno che si deve vergognare quello è lui e gli italiani che si comportano da sudditi e non da cittadini responsabili che pretendono moralità ed onestà da parte di chi li governa. E poi finiamola con questa storia della giustizia ad orologeria! Ma quale orologeria! A questo punto in Italia la Giustizia dovrebbe star sempre ferma perchè c'è sempre qualcosa per cui andare a votare: elezioni politiche oppure comunali, regionali, provinciali, sempre sparse a macchia di leopardo per cui un anno si vota in alcune regioni, quello successivo in altre, e poi l'altro anno ancora in ulteriori regioni, per ricominciare poi il nuovo turno. E a tutto questo aggiungiamoci le europee e i vari referendum! E che cazzo! Ma questi giudici quando dovrebbero agire? Mai! secondo Berlusconi, ed infatti non vedi come sono attivi il nostro governo e parlamento nel varare leggi che impediscano che la giustizia faccia il suo corso e possa operare nei suoi confronti!|? Sì, Enzo, siamo proprio nella merda altro che nella monnezza!

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  2. Piano piano comincio a pensare che abbiate ragione voi. Comunque questa arroganza del potere è la cosa che disturba me di destra, figuriamoci chi non lo è, nell'interpretazione dell'arte di governare del signor B. Ma questo è per me già assodato; io mi riferivo ai processi mediatici anticipanti il giudizio di una corte di giustizia riguardo una persona, che fino a prova contraria potrebbe non entrare per niente nella combutta fatta da quei quattro o cinque che stanno già in galera, sempre che poi risultino colpevoli.
    Guarda che il commento sulla giustizia ad orologeria è non mio ma di Sansonetti, fatto alla TV, come pure l'appunto che rivolge alla stampa, certa stampa, che butta subito tutto in merda.
    Sono molto deluso di Bersani, perché pensavo volesse far uscire fuori il PD dalla melma in cui sta impantanato. Invece lui insegue Di Pietro e la sua follia.
    Ultima, ultimissima, e poi smetto.
    Sarei a posto con la mia coscienza se di pietro, minuscolo non per errore di battuta, volesse leggere in pubblico, magari dal suo amico Santoro, i primi due versi dell'Iliade -in originale, non nella traduzione di Vincenzo Monti, dove avrebbe pure difficoltà, essendo scritta in italiano e non in molisano-, e sono pronto a tagliarmi un piede perché scommetto che non ce la fa: infatti quello lì la maturità classica, di cui si è vantato in una trasmissione televisiva di un paio di anni fà, non ce l'ha. Per non parlare della laurea. Se qualcuno, invece di lanciare anatemi, volesse seguire questo filone ne vedremmo delle belle.

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