venerdì 27 luglio 2012

INTERVISTA A UN UOMO DI SANTA ROMANA CHIESA

-Permette Monsignore? Mi chiamo Arakim, inviato speciale del "Gazzettino di Belzebù". Vorrei proporle un'intervista.
-Vuole intervistare me? Io sono un umile, umilissimo Vescovo di Santa Romana Chiesa, non capisco perché proprio io.
-Lei è diventato assai popolare giù da noi in questi ultimi tempi.
-Ho capito. Mi scusi sa, ma dimenticavo di essere uno dei massimi mallevadori dell'esorcismo.
-Ma no, quella sua attività non è interessante, ci si sono cimentati in tanti da così tanto tempo.
-Ma voi tornate sempre a invadere le creature di Dio.
-Siamo anche noi creature del suo Dio e torniamo assai piacevolmente nel nostro comune territorio; ma restiamo a noi, Monsignore. Vedo che lei non si rende conto del perché di tanta popolarità nei più profondi strati degli Inferi.
-Me lo dica lei, signor...? Come era il nome?
-Arakim, Monsignore.
-Ah, sì Arakim. Bel nome, vetusto.
-Ho quattro triglioni di anni.
-Portati bene, vedo.
-Non mi lamento.
-Lei è un diavolo importante, credo, se lo hanno fatto inviato speciale sulla terra.
-Di seconda schiera, ma ho fatto strada: all'inizio ero di quindicesima.
-Ben, bene. Allora mi dica, mi informi. Perché sono così popolare giù da voi?
-Per quel suo bell'intervento di cui tutti parlano, dove lei ha, come dire, sproloquiato un po'.
-Sproloquiato? Dove? Quando? Non rimanga sul vago, non faccia come tutti i suoi fratelli, che sono sempre ambigui. Eh. io vi conosco bene bricconi.
-Si tratta di quella sua predica, in cui lei ha narrato di un esorcista che si è trovato di fronte un bambino indemoniato, trasformandosi in un erculeo lottatore.
-Sì, certo, ricordo. Ma non dovrebbe essere niente di nuovo per voi, anzi direi che potremmo classificare il fatto come cronaca quotidiana, per rimanere nel linguaggio giornalistico.
-Però lei ha parlato indirettamente dei down. Siamo molto interessati ai down, Monsignore.
-Lo credo bene: stanno tutti giù da voi dopo morti.
-Nemmeno uno, Monsignore, nemmeno uno. Per questo ci interessano.
-Mi stupisce e mi sorprende.Sì, sono sbalordito. Non è che lei si sta facendo gioco di me?
-Ma si figuri! Le dico la pura verità. Da noi non ne capita mai nessuno: appena morti volano in Paradiso a velocità ultrasonica.
-Perbacco! Sono evidentemente amati da Nostro Signore. Ma se è così sono al di fuori della portata dei vostri artigli, perché venite a intervistare un umile Vescovo?
-Perché lei ha detto cose che contraddicono le cognizioni che noi abbiamo dei down.
-Cosa ho detto?
-Vede Monsignore, fino ad oggi -oramai da millenni- noi avevamo accumulato dati e notizie sui down. Sapevamo che erano esseri semplici, sensibilissimi, puri insomma. Per questo rimanevano al di fuori della portata dei nostri artigli, per citarla. Invece lei, Monsignore, che certo ha conoscenze e informazioni che a noi sono sfuggite, ha parlato dei down come di esseri inferiori. Lei ha detto che il bambino posseduto da uno dei nostri faceva gesti inconsulti come quelli che fanno i down. A noi non risulta che facciano gesti inconsulti, tutt'altro.
-Ma sì che li fanno. Sono dei sottosviluppati, poco assai poco intelligenti, che si muovono a scatti, che non hanno principi sani, validi, che...
-Aspetti, aspetti, Monsignore. Ha dati scientifici in riguardo?
-Ma lo sanno tutti; è sotto gli occhi di tutti, che bisogno di dati ci sarebbe per definire questi miseri esseri per quello che sono: errori della natura, peccati viventi.
-Errori di Dio?
-No, no! Non mi vorrà far bestemmiare. Dio non sbaglia mai. Avrà un suo divino imperscrutabile scopo, che non sta a noi giudicare e nemmeno a voi, creature del male.
-Noi non giudichiamo. È lei che lo fa classificando i down come...aspetti che leggo cosa ho scritto..."sottosviluppati, poco assai poco intelligenti, che si muovono a scatti, che non hanno principi sani, validi". Sembra conoscerli a fondo.
-Sicuro, sicuro: sono così.
-È come pensavo.
-Cosa pensava?
-L'ho detto al mio capo redattore, Belfagor, un principe, uno dei beniamini di Satana, che fa interviste ai Pontefici.
-Lo conosco di fama: un osso durissimo da debellare. Che cosa ha detto lei a costui?
-Che lei, Monsignore, non ci capiva un fico secco coi down. Lo ho dedotto dalla sua confusione.
-Come si permette?
-Aspetti, non si inalberi. Le spiego subito. Lei, volendo sempre parlare del bambino posseduto da uno dei nostri ha detto pressappoco così: "faceva gesti inconsulti come quei disabili, quei psicolabili, come si chiamano, ah sì, i down". Lì ho capito che lei non ne sapeva nulla.
-È bravo lei, per essere un diavolo di seconda schiera.
-Ma sarebbe stato chiaro anche per uno di quinta schiera. Lei ha mescolato disabili, psicolabili e down. Sarebbe come se io mescolassi un marziano, un terrestre e uno dei nostri ragazzi.
-Ma che differenza ci trova lei? Sono disabili e sono anche psicolabili, basta guardarli in faccia per vedere e capire.
-Per vedere cosa? Cosa vede lei nello sguardo di un down? Io ci vedo solo un'estrema purezza d'animo. Non sono capaci di pensare il male, per questo appena morti volano in Paradiso.
-Ma no, insisto! Che purezza d'animo va trovando in quei cosi. Sono affetti da disabilità, e sono anche psicolabili.
-Lei non conosce le parole che usa, Monsignore. La disabilità è la condizione di chi, in seguito a una o più menomazioni, ha una ridotta capacità di interazione con l'ambiente sociale rispetto a ciò che voi sulla terra considerate norma. Pertanto il soggetto disabile è meno autonomo e in una posizione di svantaggio.
-Ha studiato la lezioncina a memoria.
-Poteva farlo anche lei, ma mi lasci finire, Monsignore. Psicolabile è colui che presenta instabilità psicologica, quindi non necessariamente un mongoloide che ha una psiche stabile.
-E down, che vuol dire allora, signor mio?
-È una sindrome provocata da un cromosoma in più, 21 al posto di 20, detta anche TRISOMA 21. In tutte le cellule di questi individui ci sono 47 cromosomi e non 46.
-E da che dipende?
-Da un qualcosa di sbagliato che avviene nella madre al momento dell'inizio della mitosi e dipende dall'età della madre.
Lei ha fatto un bel casino, Monsignore, mi creda.
-Rimango della mia idea e nella mia posizione.
-Certo, Monsignore, ne ha tutto il diritto.
-Che fa? Se ne va adesso?
-Non c'è più niente che ci possa interessare. Dirò a Belfagor che lei non è in possesso di nessuna valenza scientifica, ma è solamente un poveraccio, ignorante e incapace.
-Vorrei mandarla all'Inferno, ma credo che sia inutile, sicuramente è diretto laggiù.
-Ovvio. Rientro a casa. Porterò i suoi saluti ai suoi tanti colleghi che stanno da noi.
-Cosa sta dicendo?
-La verità: down nemmeno uno, preti un esercito, vescovi e cardinali in quantità, perfino papi.
-Cosa si sta inventando?
-Ben 164 papi sono nostri clienti da secoli, perfino l'ultimo. Lo ha accompagnato Belfagor in persona.
-Ma quello è un santo e sarà proclamato santo.
Sì, un santo che ha protetto e mai condannato la pedofilia di preti e Vescovi negli U.S.A. e qui in Europa.
-Lei sta bestemmiando, Arakim, sia maledetto!
-Arrivederci, Monsignore. Verrò io a prenderla fra qualche anno. Le abbiamo riservato un bel posticino al calduccio.
-Vade retro, Satana!
-A presto, Monsignore.


14 commenti:

  1. visto il video a cui fai riferimento...uno schifo..la parte che mi piace di più è quando dici che tutti i papi sono giù all'inferno, sono d'accordo. Io non sono cattolica, ma ho sempre, per carattere cercato di vedere il buono negli altri. Il riferimento che fai a papa Woityla è sacrosanto. Non basta saper essere un raccoglitore di folle per dire che sei un bravo papa, la vera sfida sta nel ripulire casa tua per primo. Cosa che non ha fatto né lui né quelli prima e tantomeno il pastore tedesco che sta ora al Vaticano.

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    1. Avevo completamente saltato il video da Gattonero, poi lui me lo ha fatto notare. L'ho ascoltato e rabbrividito. Esiste una cultura tipicamente cattolica, per cui le creature non perfette, gli handicappati, gli ammalati di cretinismo, gli ospiti del Cottolengo dovrebbero essere creature diaboliche, non figlie dello stesso Dio che ha creato i belli e i normali. Roba da medioevo, dove le donne sole, che per vivere andavano nei boschi a tirar su radici, venivano messe al rogo come streghe. Sempre le donne, solo le donne. Il mondo cattolico, pur ostentando la loro Madonna in varie salse e tutte le sante vergini e martiri, ha sempre messo la donna in una posizione di disuguaglianza: esempio classico la donna DEVE prendere il nome del marito, come segno di appartenenza senza condizioni al nuovo clan.
      Pertanto i down, i mongoloidi come li chiamavano spregiativamente prima, sono un sottoprodotto dell'Umanità bella e valida.
      Dalle parole del "buon pastore" del video si evince il disprezzo per queste creature e la tracotanza di chi sa che sta al di sopra di ogni sospetto, perchè lui è un educatore di anime.
      Dell'anima de li mortacci sua, e qui rientramo ne la norma, Mariagrà. Ma nun se poteva scherzà nel ber dialetto nostro: la quistione era seria seria.
      All'infernaccio ce va puro er todesco: basta pensà che nun scuce na lira pe li poveracci dell'Africa nera, ma ie manna santini e giaculatorie, e quelli puzzeno de fame.
      Ciao Mariagrà.

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  2. Bene, bene, bene... basta seminare, qualcosa si raccoglie sempre.
    Vedi perché quel racconto sui tre ragazzi mi aveva commosso, e ti avevo chiesto (scusa, avevo chiesto a Belfagor tramite te) di mandare qualcuno a intervistare questo fenomeno. Ha mandato Arakim, uno di seconda schiera, ma sono sicuro che se avesse mandato te di persona saresti andato giù di brutto, più di questo diavoletto ambizioso.
    Per esempio, avresti evitato tutti quei salamelecchi: eminenza (che poi, tu romano avresti saputo che i vescovi sono "eccellenza", una specie di seconda o terza schiera della gerarchia vaticattolica).
    Pazienza, si vede che è un raccomandato...
    Sarebbe bello stampare l'intervista e trovare il modo di farla avere a questo individuo; con l'improntitudine che si ritrova, sicuramente negherrebbe di averla mai rilasciata, ma intanto andrebbe agli atti, e quando sarà il momento del giudizio tornerà utile.
    Da parte sua tutto quello che ha dichiarato è una bestemmia unica, e un tempo per questo delitto c'era mastro Titta a punire, e lui non aveva un gran repertorio in questo genere.
    Dovrei vedere Belfagor una di queste notti, gli farò i complimenti e gli chiederò per Arakim il passaggio alla prima schiera. Stavolta saprà chi lo ha raccomandato.
    A te un grazie per l'interessamento, sapevo di non avere chiesto invano, e sapevo altresì in che pasta mettevo mano.
    Ciao, alla prossima.
    (P.S.: ho rinunciato allo studio del romanesco; mi son detto "ma, se lo riesco a leggere, se lo trovo divertente e colorito, chi me lo fa fare di caricarmi di st'impiccio?").

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    1. Parto dalla fine, dal P.S.
      Peccato, mi piaceva come lo scrivevi, e mi immaginavo il tuo impegno, lodevole assai.
      Porca vacca, hai ragione: eminenza si dice rivolgendosi ai cardinali! Un erroraccio per un romano...:)) Il fatto è che io non sono un baciapile e da tempo non entro in chiesa, eppoi pemmé so tutti bacarozzi!
      Avevo pregato Belfagor di farmelo intervistare a me, perché gli volevo tirare addosso un parde palate demmerda. Lui mi ha detto: "No, certi stronzi li fai secchi con l'ironia -in romanesco se dice piannoli per culo- e di questi tempi di morta fede e di empietà trionfante meglio defilarsi, ché tanto fanno come le pere marce, cascheno da sole pe tera. Allora ha mandato sto Arakim, che deve fare carriera, e io sono stato d'accordo; un po' di altruismo non guasta.
      Se sapessi come potere inviare l'intervista al losco individuo lo farei, ma sono certo, come argutamente hai detto tu, che negherebbe di averla rilasciata.
      Veramente tu hai evocato una figura storica, quella di mastro Titta, er boia de Roma. Non mozzava solamente teste, ma menava puro frustate sur culo de li fii de na mignotta come sto bacarozzaccio. Ce lo racconta Gioacchino Belli,che ste scene se l'aggustava fumannose un sigaro e poi ce scriveva le poesie.
      Nun me devi da ringrazzià de gnente, so io che te devo da ringrazzià, pe avemmelo messo sotto ar grugno sto fio der milite ignoto e de na zoccola.
      Ciao, naturalmente alla prossima.

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    1. Ciao bello! Tutto bene? Reinserito nel mondo dei vivi...:DD
      Saluti a te, fratellino.:))

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    2. Sisi, ci sono. Sto riprendendo la passione per il “video editing”.

      A presto. :)

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    3. Diventerai uno specialista di "video editing".
      Bene bene benissimo: citando un commento ad un post, più semo e mejo stamo.
      Ciao, fratellino! :DDD

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  4. Se ti va ed hai tempo passa a vedere il documentario... :)

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  5. Certo che, eh, gran brutto lavoro, quello di Arakim dico, avere a che fare con certa gentaglia...

    Aveva ragione il buon Mark Twain quando diceva "Il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia"

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    1. Per il clima e per la luce di sicuro preferibile il paradiso; ma vuoi mettere che bella gente che incontreresti là sotto. Pensa che belle partite di scopone scientifico con Caravaggio, Goya e Picasso!
      Come compagno preferirei il primo, ma andrebbero bene tutti e tre.

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    2. Anche io sceglierei Caravaggio, Goya è troppo oscuro e Picasso troppo pazzo, quello mi metterebbe sotto scopa troppo facilmente ;)

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    3. Sì: Caravaggio per tutta la vita!
      Per me è immenso.
      Anche come compagno di scopone scientifico.:))

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