Capita ogni quattro anni e ormai è una tradizione. Mi arriva a casa un invito del Sindaco a presenziare nell'unico seggio elettorale del paesino in riva al Reno dove abito per l'elezione del Consiglio comunale per l'emigrazione e l'integrazione. Finora ho sempre accettato anche perché sono stato tra i primi eletti venti anno fa del primo Ausländerbeirat, come si chiamava allora, cioè Consiglio aggiunto degli stranieri, aggiunto al Consiglio comunale cioè, con nessuna possibilità di intervenire nelle decisioni. Solamente il Vorsitzender, il presidente dell'Ausländerbeirat poteva partecipare e parlare, ma senza diritto di voto. Insomma una vaccata. Ricordo che ti stavano a sentire come si ascolta un bambino ritardato, ti facevano la carezzina, ti davano un lecca lecca e finiva lì. Poi c'è stato il primo cambiamento, in peggio. Nel consiglio degli stranieri venivano non eletti, ma designati dal sindaco due elementi di appoggio, tedeschi al 100%, che dovevano consigliare, ma che di questioni tipicamente straniere non avevano la minima idea, cioè l'avevano ma da tedeschi e quindi vi potete figurare il casotto. Fu allora che io uscii dall'Ausländerbeirat, mi dimisi, adducendo come motivo il fatto che la presenza ingombrante di zucconi impediva un normale dibattito. Di nuovo un cambiamento e questa volta in meglio. Via i tedeschi al 100%; potevano partecipare anche stranieri naturalizzati tedeschi; i consiglieri potevano anche tutti e sette -tanti erano in base alla popolazione di Ausländer nel Comune- con diritto di voto al Consiglio comunale. Ma io avevo ormai die Nase voll, come si dice qui, cioè il naso pieno, insomma i maroni gonfiati di queste storie e declinai l'invito dei miei amici. Ma partecipai alle votazioni sempre come elettore e come rappresentante di lista al seggio.
Questa volta ero l'unico masculo insieme a quattro fimmene, e l'unico Ausländer, anche se tra le quattro una era una turca nata in Germania e naturalizzata tedesca anche in virtù dello jus soli, che qui è fondamentale e che -bada bene- si chiama esattamente così, in latino. Hai capito Salvini?
Preliminari, apertura del seggio ufficialmente alle 13,00 e attesa dei 708 stranieri abitanti in Maximiliansau. Alle 13,30 il primo avente diritto votava, cioè Vincenzo Iacoponi. Fino alle 15,00 ero l'unico elettore che avesse adempiuto al suo diritto/dovere. Poi sono arrivate mia moglie e mia figlia. Insomma tre voti, tutti e tre da un'unica famiglia, nemmeno un turchetto piccolo così.
Ma io lo avevo previsto. Qui la regola dice che se non votano minimo il 10% degli aventi diritto il voto non è valido. Non avevo visto nemmeno un cartellone che indicasse la data del voto e per che cosa si votasse; non era stata fatta praticamente nessuna propaganda, se ne erano fregati, per pigrizia alcuni, altri -quelli soggetti alla Moschea e al locale rappresentante dell'Islam- perché costui non vuole gli Ausländerbeirat, o i Consigli aggiunti per l'immigrazione e per l'integrazione. Perché? Perché qui i turchi sono il 90% della popolazione straniera e il campione dell'Islam li vuole sottomessi a lui e all'Islam che lui predica e non ai cattivoni cristiani. Sono espressioni sue non mie.
Quando facemmo il primo Ausländerbeirat, venti anni fa, facemmo stampare manifesti, tanti, e li mettemmo agli angoli delle strade. Andammo casa per casa a sollecitare il voto. Votò il 46% dell'intera popolazione straniera. Si astennero solo i fedelissimi della Moschea, ma furono battuti. Allora nella successiva elezione quattro anni dopo fecero una loro lista e pensavano di vincere. Riuscimmo a trascinare anche i paralitici a votare e vincemmo per 219 voti di scarto. Il pacioccone dell'Islam, del suo Islam naturalmente, fu trombato e se la legò al dito. Quando quelli che avevano fatto tuoni e fulmini nelle prime tre elezioni si allontanarono per motivi vari -un paio sono nel frattempo morti, altri sono tornati in patria- fece la voce grossa e impedì con successo che la gente venisse a votare.
Alla chiusura del seggio, alle ore 18,00 avevano votato nove elettori, di cui cinque erano italiani e due olandesi. Persino due turchi, ma di quelli che non mettono piede nella moschea. La donna infatti ostentava una splendida capigliatura al vento.
Nove su 708 aventi diritto, cioè 1,27%, cioè votazione nulla e arrivederci fra quattro anni.
Personalmente ci sono rimasto male, come straniero, che gente straniera come me avesse così beceramente voltato le spalle al proprio diritto di esprimere un parere liberamente. Ma noi stranieri in certi casi sappiamo farci conoscere dovunque andiamo, purtroppo.