martedì 26 maggio 2015

GIORNO SOLAMENTE MIO


Una salamandra turchina si nasconde
e riappare sfaccettata di luce solare
tra foglie ombre e silenzi, si contorce e vibra
e cerca la mia traccia, beffarda.

Querulo è l'accordo delle ombre mattutine:
si invaghiscono in me della mia metafora tra silenzi
e preghiera, rapidamente mosse sopra
una scacchiera muta che si impolvera dismessa

e poco usata. Tempi di reflessione.

Tante sono le cose impossibili che brulicano
nella mia mente, autunni di smeraldo
si procacciano la posizione di partenza migliore
cocciuti ritorni non richiesti, visti

di sguincio e di sfuggita,
ameni reportage, foglie appassite e morte.

All'orizzonte l'onda quasi invisibile è tutta
un tremolio, schizzi di cielo la soffocano,
sprofonda la nave che vedemmo partire
dal nostro porto lungo l'arco terrestre
dove lo sguardo si spezza.

Ormai questo giorno è solamente mio.


In Maximiliansau, il 26 maggio 2015 nelle prime ore notturne

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venerdì 22 maggio 2015

NOTTURNO


Ora che i primi amici incominciano
a lasciarmi e al telefono non rispondono più,
nuove crepe si aprono sui muri di queste mie giornate.

Troppe le volte che tornammo indietro,
troppe le volte che ricominciammo a costruire
ponti che sapevamo sarebbero crollati,
troppe le attese inappagate, troppi i sogni mai
avverati, troppi gli amori trascurati, traditi, lasciati
a terra come carte sporche, spietatamente.

Malgrado tutto nel cuore scorre sempre sangue fresco
e la voglia di amare e il desiderio di rinnovare
il parco dei sogni, delle speranze, anche a costo
di camminare attraverso i rottami

di una vita che di giorno in giorno continua a diroccare.





In Maximiliansau  il  20 maggio 2015, ora tarda.

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domenica 17 maggio 2015

UN ' IMMAGINE LIQUIDA




Tutto quello che apparve
è scomparso in un attimo:
ho visto la tua ombra, ti ho cercata
ma tu non c'eri, non ti trovo più.

La tua tristezza oscura il sole.

Ristagna il mio pensiero
sopra un'immagine liquida.




***
In Maximiliansau

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mercoledì 13 maggio 2015

VENTI VERSI DA DIMENTICARE


Raccogliere un pensiero in pochissime
parole sgrammaticate e scarne
significa forse essere poeti piuttosto che ignoranti
o poco istruiti o troppo succinti oppure
menefreghisti? Io sono tutto questo e altro ancora
io sono me e controfigura di me.
Essere uomo come mi sento io,
uomo uomo per dirla in breve, mi dà
il rispetto di me stesso, al di là di tutte
le cadute di stile, le grossolane
inutili storiacce che racconto, le bestemmie
che dico, le flatulenze che mollo,
i sogni impuri che faccio a occhi sgranati.

Immensa la beatitudine dell'imperfezione,
sorelle e fratelli; me la scandisce il rumore
cupo di ogni battito del cuore dentro il petto,
la lacrima che scopro ogni mattina
dentro un occhio, ora il destro ora l'altro,
che detergo col dorso della mano
quasi con rabbia, sempre con stupore.




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Scritta in Maximiliansau durante le ore notturne del 13 maggio 2015 

domenica 10 maggio 2015

AL POSTO DELLA VITA


Ogni giorno leggo, ogni momento
penso, stringo nei pugni
l'aria delle mie evolute
immagini;

m'inseguo, mi raggiungo e mi precedo;

respiro, sospiro e qualche volta
piango, ma unicamente quando sono solo.

Tutto
da quando ho messo i sogni
al posto della vita.


**

Maximiliansau, 10 aprile 2015, di notte.

martedì 5 maggio 2015

GRAZIE E ANCORA GRAZIE AM

A precisa domanda rispose con un chiaro "Sí".
Con quella sillaba la signorina Anna Maria Turolo diventava signora Iacoponi.
Succedeva più o meno in questa ora cinquantadue anni or sono.
Io non mi sono mai abbastanza rallegrato di quel sì così deciso. A lei forse qualche volta sarà passato per la testa che meglio sarebbe stato fosse andata in gita con la sua migliore amica.
Ma non c'è andata e di questo innanzitutto la ringrazio.
E ancora la ringrazio per la sua fedeltà, la sua dedizione, la sua pazienza.
Sopportare me non è stato facile nemmeno per mia madre, figuriamoci per lei, abituata come figlia unica ad averle tutte comode.
Con me ha dovuto subito imparare a dimenticare le comodità, ma si è adattata molto in fretta e bene.
Grazie per avermi fatto sempre trovare la strada in discesa, mentre spesso la salita la faceva lei.
Grazie di avermi generato quattro figli belli e sani, nonché intelligenti.
Si sa ogni scarafone è bello a mamma sua, ma sti quattro so proprio belli.
Educati bene -ci ho messo anche del mio, ma lei li teneva sotto controllo tutto il giorno, per cui a lei va il maggior merito.
Due anni fa c'era tutta la famiglia al completo. Oggi arriveranno alla spicciolata, ma arriveranno.
Grazie anche per questa atmosfera, Annamarì da parte di quello che ha detto "sì" un attimo dopo di te.