mercoledì 26 giugno 2013

LE PAROLE CHE MI MANCANO

Le parole che mi mancano per finire la frase
non sono state ancora coniate, e mi hanno
dato tormento per tutta la mia esistenza,
avendole sempre inutilmente cercate.
Ora che conosco il dolore e so come darlo a intendere,
che conosco la gioia e la so sapientemente rappresentare,
ignoro l'attimo supremo che unisce
quello che tocco e vedo a quello che posso solo
immaginare, come un fumo appena percepito,
ma che non riesco ad afferrare e chiudere in un foglio scritto
con inchiostro ben leggibile e incancellabile.
Parole che vanno oltre l'orizzonte, che me lo
spostano di continuo lateralmente, mai avanti
perché avanti ho un muro invalicabile
su cui rimbalzo inesorabilmente
a ogni tentativo. Devo procedere di lato, guardandomi
ai fianchi come costretto a cercare una via
di fuga, ovvero il compimento della frase finale.
Il mio è ormai un timido linguaggio muto, il cenno
di un cieco al buio, l'eco di un suono
spentosi nell'attimo in cui è stato provocato,
un murmure nascosto nel silenzio abissale
dell'anima, quando essa muore ancor prima 
di nascere. Adesso una sequenza di frasi
staccate e senza senso si affollano
dentro i confini del mio pensare, che si fanno
sempre più angusti come se l'orizzonte
si riducesse a ogni residuo di respiro
e si comprimesse la porzione di cielo
sopra di me e ciò che rimane del territorio
su cui percorro l'ultimo tratto di strada.
Ancora un raggio di sole, che non riscalda
più tanto e illumina ancora meno,
ancora un soffio di vento prima che resti solo silenzio.

26 commenti:

  1. Un fiume in piena di parole che inondano la mente e il cuore e che riempiono ogni spazio, ogni vuoto, ogni interstizio nel desiderio di colmare l'angoscia, di superare gli ostacoli, caparbiamente, scartando di lato quando dritti non si può andare.
    Cercare nuove parole per definire ciò che non ha nome, che non ha senso e che forse non ha neanche un perché.
    Mi emoziona e mi commuove il tuo canto. E quel raggio di sole obliquo a me sembra più prezioso di mille albe distratte...
    Emozionante davvero!

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    1. "Cercare nuove parole per definire ciò che non ha nome, che non ha senso e che forse non ha neanche un perché". La soddisfazione di chi ha scritto qualcosa che è stato effettivamente compreso nella sua completezza, ecco ciò che mi viene dal leggere quel he hai scritto, e te ne ringrazio.
      Come hai fatto a capire che quel raggio di sole è obliquo?

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  2. Lo capisco perché ciò che hai scritto trova eco nei miei stessi pensieri e dà loro la forma delle tue parole.
    (e dunque grazie!)

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    1. Lo so Riccardino, lo so.
      Buona serata. :D

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    2. volevo dirtelo per non farti pensare che... me so' ddimenticato de te' :-D

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    3. Impossibile Riccardì: nisuno se po scordà de me. :-DD

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  4. Il tuo post è bello..un pò malinconico..sicuramente accarezza la sensibilità di chi ti legge.
    Non potevi chiudere con parole più tristi:"ancora un soffio di vento prima che resti solo silenzio"
    Non esisterà mai silenzio..il rumore delle parole, il suono dei pensieri, l'eco del tuo essere sono melodia..e allieta il cuore di chi ti segue e prova affetto per te...
    Ti abbraccio

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    1. Grazie delle tue belle espressioni. È vero in questi giorni sono leggermente depresso, da qui la malinconia.
      Mi auguro che sia come tu dici: che ci sia veramente gente che prova affetto per me. A volte mi sembra di essere solo in un deserto asiatico, dove c'è tanto vento, troppo vento e nessun suono umano.
      Ricambio il tuo abbraccio.

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    2. Enzo, sei insaziabile quanto a bisogno d'affetto! E daje su!

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    3. Chi non ha fame di affetto scagli il primo ciottolo.
      Ma forse tu facevi un'allusione più sottile, incomprensibile a tanti, ma non a me.
      Ci ho azzeccato?

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    4. Intendevo dire che sai benissimo che c'è tanta gente che ti vuole bene, a cominciare da quella santa donna di tua moglie, passando per i tuoi nipoti e finendo con i tuoi amici del blog! Ma da uomo un po' burbero e tutto d'un pezzo, mi ti stai trasformando in un tenerone insaziabile di manifestazioni d'affetto. Stai cominciando a ricordarmi mio padre, che io non avevo visto mai piangere né commuoversi se non alla morte di mia madre, avvenuta che lui aveva 82 anni, e che da quel momento in poi si lasciò andare ad esternazioni di gesti affettuosi, che ovviamente voleva ricambiati, quali il bacio della buonanotte a tutti noi figli, ultra quarantenni e cinquantenni! Vivi alla giornata, goditi la tua bella mente lucida, non angustiarti a pensare a cosa ci può essere oltre la siepe.... Ti voglio bene! Ora dimmi tu: Ci ho azzeccato? :-)

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    5. E sai cosa ci disse mio padre, che viveva solo, quando arrivato a 84 anni gli volevamo mettere in casa una donna che lo accudisse? " Io non voglio una badante, ma una donna a cui dar affetto e che mi dia affetto, e se voi mi volete davvero bene me la dovete cercare voi!" Mio fratello si terrorizzò, pensando che potesse finire nelle grinfie di qualcuna, e scese a vivere con lui con tutta la sua famiglia! ahahahahahahahahah

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    6. Ci sei andata molto vicino. Diciamo che l'hai quasi azzeccata.
      No, non sono intenerito forse perché non sono mai stato tanto burbero e tutto d'un pezzo. Forse e senza forse era una corazza -è una corazza- per difendermi da chi burbero e violengo lo è davvero.
      Comunque bello e appassionato il ricordo di tuo padre. Spero che dopo morto i miei figli mi ricordino con lo stesso affetto e la stessa malinconica nostalgia.

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    7. Senti, non vorrai dirmi che con quel che ti piacerebbe provare, un'ultima volta ancora, prima che resti solo silinzio, è quel "fricichio" del cuore? :-)

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    8. Er friccico ner core potrebbe essere, perché si tratta come ben sai di un'espressione che allude all'innamoramento, e io sono sempre innamorato come tutti gli artisti.
      Altro no, perché il mio cardiologo esclude per me pericoli di sincope o di collassi cardiaci.
      Con cautela ma mi sento nuovamente nu lione.

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    9. Ma infatti io mi riferivo all''innamoramento, della serie : one more time! :-D

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    10. Allora ci siamo capiti, ma anche i grandi amori a volte deludono nu poche.

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    11. A deludere sono soprattutto quelli, l'hai scoperto solo ora? :-)

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    12. No, l'ho scoperto sulla mia pelle tanti anni fa, quando una donna che amavo tantissimo e che diceva di amarmi di più se ne andò con un altro, che aveva il doppio dei suoi anni e un sacco di quattrini.
      Mi crollò il mondo addosso e capii tante cose....

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  5. Questa tua bellissima poesia mi ha un pò turbata,
    però... adesso basta, rivoglio il mio simpaticissimo e allegrissimo Vincenzo.
    Quello che quando scrive in romanesco (che tra l'altro non conosco bene e faccio una fatica a capire, ma ci riesco ceeerto che ci riesco), mi fa sganasciare dalle risate, quello che mi insegna termini e abitudini di un'altro mondo e paese, costringendomi a tempestarlo di domande, insomma la finiamooooooo??????????
    Ti abbraccioooooooo!!!!!

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    1. Pfrometto che tirerò fuori dal mio repertorio qualche pezzo divertente, che dia spasso anche a me, ma questa mattina sono in debito con me stesso di un altro argomento, improvvisamente balzato all'onore della mia privata prima pagina.
      Pazienta ancora un po' cara S.Pia e ci divertiremo di nuovo.
      Buon fine settimana.

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