venerdì 29 novembre 2013

DOPO LA POESIA UN PO' DI SCHIFEZZA


Lo sanno tutti i miei lettori che io in politica sono un inguaribile incompetente, ma a me sembra che siamo in tanti ed i più stanno seduti sugli scanni del nostro Parlamento e del nostro Senato.
A scanso di equivoci parliamo subito di ciò in cui credo.
Credo che effettivamente ci sia stato dal 1994 ad oggi un accanimento della Magistratura nei confronti di Silvio Berlusconi e non perché fosse un fascista o un rivoluzionario, ma perché nei suoi intenti c'era, prioritario, quello di riformare la Giustizia e punire quei giudici che avessero commesso errori, mandando in galera gente innocente. E poi la separazione delle carriere e quisquiglie di questo genere. Intaccare l'intangibilità della casta, cioè.
Dagli all'untore!
Così, di colpo, quello che era fino allora stato giudicato un probo cittadino è diventato il delinquente da perseguire.
"In Ordnung, zugegeben", ok ammettiamolo.
Ma Berlusconi ci ha messo tanto del suo: la cocciutaggine, la caparbietà, l'arroganza e, permettetemelo, l'assoluta mancanza di intelligenta politica e, permettetemi anche questo, la poca intelligenza in senso lato.
Che non fosse un'aquila lo avevamo capito, ma che fosse cretino, no.
Ragiono terra terra.
Se io mi sono convinto che una certa Magistratura che conta mi vuole eliminare io non aspetto che sia lei a farlo, andando incontro a processi dopo processi, ad accuse di reato le più variegate, le più infamanti, ma mi dimetto, mi tolgo di mezzo, togliendo automaticamente a loro di mano il bastone con cui intendono colpirmi e massacrarmi. In una parolaccia: glielo metto nel culo.
Una volta tornato ad essere il cittadino Berlusconi, l'imprenditore Berlusconi, posso fare i miei passi come meglio credo certo che non avranno motivo di temermi, e che quindi mi lasceranno in pace.
Invece il vecchio stronzo che fa? Si abbarbica alla sua poltrona come un martire che vogliono trascinare al macello, dice e fa una corbelleria dietro l'altra, spacca il suo partito, rinnegando la politica che lui stesso aveva predicato fino a qualche mese prima, dando l'idea chiara di quanta confusione ci sia oramai nella sua testa.
Basti guardare come stia gestendo la questione che gli è scoppiata in mano Galliani-Barbara Berlusconi, nel suo amatissimo Milan, querelle nella quale non è stato capace di fare il benché minimo intervento, per convincersi che l'uomo è in completo decadimento mentale. Ora gli toccherà sborsare una cinquantina di milioni di euro di buonuscita per un servitore onesto, Galliani, dopo ventisette anni e dieci mesi di servizio come amministratore delegato.
E questo per non avere avuto la capacità, lui uomo delle grandiose decisioni, di affrontare una semplice lite in famiglia con la figlia che scalpita, dopo avere già commesso una caterva di errori, vedi la bocciatura di Tevez, che Galliani aveva in pugno, e le fusa a letto con Pato, che una volta finita la voglia amorosa viene sbolognato per quattro soldi in Brasile.
L'uomo è al caffè, non alla frutta; ha fatto già il ruttino e sprofonda in poltrona nel sonno dei vecchietti.
Dice: ma è chiaro, si chiama senilità.
Sì, però purtroppo una massa di almeno nove milioni di italiani -non di imbecilli, ma di gente che ripone in questo ectoplasma tutta la fiducia nel suo futuro- crede in lui ed è pronta a fare chissà quale gran casino, avendo bevuto la frottola del complotto comunista.
Il guaio è che su Berlusconi il PD si spaccherà e si sfascerà, almeno  quando arriverà il sosia di Berlusconi, Matteo Renzi, che entra in gioco con le stesse carte con cui entrò l'allor giovane Silvio nel 1994: gli è tutto rotto, gli è tutto da rifare, gridava Gino Bartali, un altro toscano; e Matteo Renzi grida che gli è tutto da rottamare.
Povera patria mia, pura, corrotta e massacrata.










11 commenti:

  1. IN GALERAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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    1. Non ci andrà mai per raggiunti limiti di età.

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    2. Non ci sperare troppo e soprattutto non ci speri troppo lui! Callisto Tanzi ultrasettantente ed in pessime condizioni fisiche l'hanno messo in galera! Ecco perchè il Berlusca sta pensando di farsi candidare alle Europee dalla Bulgaria o altro stato straniero accondiscendente!

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  2. grazie per avermi chiarito le idee, io son sempre stato convinto che i giudici lo perseguitassero perché farabutto e disonesto, corro a iscrivermi a forza italia.

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  3. Quella era la motivazione ufficiale, ma io credo che in fondo l'idea di eliminare un pericolo l'avessro. Quale pericolo? Pensa un po' a quei giudici che avevano condannato Tortora e lo hanno fatto stare per anni in galera. Se avessero dovuto, non dico andare in carcere, ma pagare in soldoni per l'ingiusta detenzione e per la smerdatura d'immagine secondo te quanto avrebbero dovuto scucire in soldoni. Ti sembra poco come pericolo?
    Chiarito il concetto ti prego non andare ad iscriverti a Forza Italia.

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  4. Ciao Vincenzo,
    sono sempre stata del parere che se una persona commette reato, qualunque esso sia, debba essere punita. Però sono d'accordo con te per il fatto che sia stata troppo mediaticizzata e quindi causa di accanimento.
    Anch'io non mi intendo di politica, ma credo almeno di aver capito, che non è solo il premier a prendere le decisioni in merito ai programmi di un governo. Ci sono stati accordi presi con tutte le parti e il gruppo approvava quel che si doveva fare in accordo con ciascun membro decisionale. Quindi ora mi chiedo, nella mia ignoranza, fuori che sia Il "condannato", cosa accadrà ora?
    Ce ne sarà un'altro che farà il bravo, con tutte le sue cosine a posto in quanto a legalità, ma con le idee politiche come la mettiamo? Ci sarà qualche miglioramento? Staremo a vedere, ci sarà da ridere... non vorrei ci fosse da piangere, no, no.

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    1. Non so chi sia stato il primo a parlare di nemico da abbattere, ma certamente da qualche parte lo spiffero è arrivato. Quando la controparte non è più l'avversario politico che si rispetta e si contraddice coi mezzi democratici, ma diventa il "nemico" da abbattere, sia che si chiami Berlusconi o Comunismo non c'è più rispetto e manca una costola della democrazia.
      Accanimento, opportunità quello che sia stato è sotto gli occhi di tutti, ma è stato generato da codesto clima di guerra al nemico da abbattere in qualsiasi modo. Non ci si riesce con le urne allora si fa uso di qualsiasi mezzo.
      Fine della favola democratica in questo paese dove la parola democrazia è stata mercificata e sputtanata da almeno 50 anni.
      Coa accadrà adesso? Se Berlusconi avesse fatto un passo indietro immediatamente dopo la sentenza della Cassazione dimettendosi da senatore avrebbe salvato se stesso, la sua immagine e il governo; ma dato che non lo ha fatto e che non intende togliersi di mezzo nemmeno adesso prevedo giorni pieni di nebbia e di tempaccio. Leader nuovi in grado di offuscare questo appena tramontato non ne vedo, nemmeno Renzi che pure mi era simpatico un anno fa, ma che adesso mi sembra nalato di protagonismo come il suo predecessore. Se lo segue nella condotta fará la stessa fine e non avrà ottenuto che il solito casino all'italiana per cui siamo straordinariamente famosi -famigerati sarebbe meglio- nel mondo.
      Non so se rideremo, di sicuro piangeremo ancora calde lacrime.

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  5. la tua premessa è proprio 'na schifezza, come annunciato, la qual cosa mi impedisce di proseguire nella lettura del post. :(

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  6. Invece potevi leggere. Sei prevenuta e basta, non mi sembra un buon metro per giudicare il prossimo, anche quelli politicamente inguaribili. Sarebbe come giudicare una schifezza un romanzo dopo averne letto solamente il titolo e il nome dell'autore.
    Consolati, non sei la sola. Tutti insieme vincereste sempre le elezioni.:-(((

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  7. caro carissimo Vincenzo io voglio di solo na cosa. troppo l'affetto che provo per te pe commentà sto post. Su berlusconi le nostre idee so talmente opposte che ce scapperebbe na tale discussione che , fumini come semo, rischia de rompe n'amicizia, sia pure de blogghe. uindi qua te saluto. E spero de torna a legge le tue poesie che sempre me piacciono puro quanno non commento. statte bene.

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  8. Fai come ha fatto Sirvia, scappa appena che syenti la puzza. Fate bene, io de politica nun capisco n cazzo, me lo so sempre detto.
    Te voio bene angelo e nun vojo litigà co te.
    Ciao Mariagrà.

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