sabato 2 novembre 2013

NOTTE



Notte.

Ti adombri di suoni
che non fanno rumore,
di luci appena
spente,
di colori sbiaditi,
di parole scordate, mai dette,
di dolori riesumati
voraci e cruenti
come li ricordavi.

Ti abbeveri
nella disperazione di chi ha disperso
la sua serenità.

Fino all'alba del giorno nuovo
che tutto appiattisce
con la sua luce violenta.


Maximiliansau, 02. 11. 2013


25 commenti:

  1. Eppure amo la notte, tanto sfaccettata, nel bene e nel male.
    Cristiana

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    1. Io sono un notturno. La notte mi ispira, mi allevia, mi protegge, mi accoglie e mai finora mi ha respinto. Durante la notte io sento il pulsare della vita, mia compresa naturalmente. Pensa ad un volo intorno al mondo fuggendo sempre il sorgere del sole! Non ho anima tetra, né negativa, solo amo la notte e ne sono riamato.

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    1. L'ho detto già a Cristiana: io invece amo la notte. Non è vero che l'angoscia dimora nella notte, dimora nell'insicurezza, nel non volere essere limpidi, nel rifugiarsi sempre nei soliti angoli remoti, magari impregnati di sole, ma freddi.
      La notte non è mai fredda se solo si ascolti il battito sonoro del proprio cuore, e proprio dal silenzio che ci circonda possiamo udirlo nella sua pienezza.
      Ornella, guarda positivo dinnanzi a te, por favor.

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    2. Fin da piccola, quando andavo a letto mi assalivano le angosce, in quel tempo erano essenzialmente di tipo scolastico, da allora è stato quasi sempre così. I problemi la notte mi sembrano insormontabili e mi sento schiacciata da essi.......Con l'arrivo delle luce del mattino arriva anche il modo per poterli affrontare e sostenere. :-)

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    3. Nella risposta a Mariella qui sotto c'è anche una risposta per questo tuo intervento.
      Forare il buio con la propria immaginazione, lasciandolo oscuro, buio, perché l'immaginazione non ha bisogno di ombre, è come una figura umana dell'espressionismo tedesco, dipinta a colori pieni non sfumati, senza luci e senza ombreggiatura.

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  3. Dipende Vincenzo. Per esempio la notte spesso acquieta il mio cuore. Conclude un momento importante. Mi consente di riflettere a lungo. A volte invece, porta tanti e tali pensieri che la lascerei dietro la porta, impedendole di entrare.
    Insomma dipende da noi.Spesso e volentieri la amo.

    Cio amico mio.

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    1. Io la amo da sempre. Da piccolo, al contrario della massa di fifoni, non avevo paura del buio e fantasicavo facendo finta di dormire ogni volta che mia madre entrava per controllare. Mi è rimasto anche adesso, se mi sveglio -e capita spesso- sento il respiro calmo e profondo di Anna Maria e me ne vado a spasso per le praterie della mia fantasia. E poi mi sento avvolto dalla notte come dentro una coperta calda.
      Tutti abbiamo pensieri pressanti, ma io me li faccio avvicinare di giorno, mai di notte, che riserbo a cose mie, intime, che non rivelo a nessuno.
      Anche oniriche, perché no: di notte ho sempre venti anni e spesso quindici, portati bene.
      Ciao, amica mia.

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  4. Ciao Vincenzo!
    Io la notte la "uso" per dormire,non mi piace molto il buio preferisco interagire con il giorno che ogni volta riserva nuove cose,tutte alla luce del sole che adoro
    Abbracci :))))

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    1. Ogni notte usata per dormire è una notte sprecata. Pensa quante cose ti perdi nel tuo sonno:
      lo stormire delle foglie nel buio silente;
      lo scroscio della pioggia sul selciato, che mai riesci a sentire pienamente di giorno;
      il verso del cuculo, quello del gufo;
      il miagolio cupo dei due gatti pronti a sbranarsi per il territorio;
      il flusso del tuo sangue dentro le vene delle tempie;
      il battito del tuo cuore;
      il ritmo dei tuoi vagheggiamenti.
      A queste cose cose io non saprei rinunciare, ora che le ho conosciute.
      Abbracci:)))

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  5. Heheheeh
    Sai Vincenzo io mi sveglio il mattino prestissimo quando il sole ancora non è sorto,sento il cinguettio degli uccellini sugli alberi davanti al mio balcone,se piove sto ad ascoltare la pioggia che cade scrosciante,il vento che soffia,tutto nell'assoluto silenzio,che beltà'!
    :))))

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    1. Durante la notte gli uccelli che cinguettano al mattino presto dormono e lasciano la scena ai notturni, ai predatori. Claudia, non discriminare gli uccelli notturni, hanno il mistero dentro gli occhi e la passione nei loro versi.
      Per apprezzare i valori della notte bisogna essere notturni e tu non lo sei.
      Io sì.
      :))))

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  6. Curiosità: le poesie più recenti le scrivi al computer?

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    1. Angelo, io dipingo usando spesso le dita al posto del pennello: ti danno la sensazione di essere parte della materia.
      Per la stessa ragione scrivo ancora tutto a penna, su un quadernone da 120 pagine. Correggo -qualche volta- rifaccio, distruggo, ricostruisco, ma tutto con la penna, una Parker 700 da 65 euro. Avevo un'Aurora, ma qualcuno me l'ha fregata, lazzarone. Aveva 46 anni e un pennino favoloso che scriveva quasi da solo. Il mio sogno è una Mont Blanc. L'avrò, prima di morire l'avrò.
      Ma perché tale quesito?

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    2. Curiosità, nel caso avessi detto che le scrivevi col computer, volevo confrontarmi sulle differenze; ad esempio quando io scrivo con il computer, per quanto sia abbastanza veloce con la tastiera, ho notato che le parole tendono a scapparmi via. Io poi mi accontento di una penna Bic o di una matita, gli spunti per la tua biografia gli ho scritti sulla busta che conteneva l'estratto conto inviatomi dalla banca.

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    3. Coi tempi che corrono saranno stati appunti piuttosto brevi.
      Mi piace la matita, anzi il lapis. Quando sono in movimento, fuori casa intendo, uso un librettino e un lapis appunto. Le idee vengono e vanno e bisogna fermarle, perché non c'è niente di peggio che rimanere col dubbio di avere avuto l'idea del millennio e di essersela dimenticata.
      Magari poi era una cretinata.

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  7. PER SILVIA.
    Ho saputo che avevi scritto un commento, che ti si è oscurato. Era piombata la notte e tu ti sei adagiata ad ascoltarne i palpiti. Senza saperlo stavi adagiata sulla stessa nuvola dove stavo io. Peccato, ti sarebbe bastato guardare di lato: al buio non avresti ben distinto i miei tratti -poco male i tempi in cui ero figo sono un po' lontani- ma avresti poggiato lo sguardo sui miei contorni e potuto ascoltare il ritmo lento del mio respiro. Riprovaci prof.
    :)))

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  8. Vincenzo ciao,
    quello che hai scritto in versi sulla notte, mi ha dato serenità.
    Anch'io amo la notte, quando torno stanca dopo il lavoro, il mio rituale è sedermi sul mio balcone ad ascoltare il silenzio della notte, che invece silenzio non è.
    Solo così mi tranquillizzo, mi rassereno e poi continuo la mia giornata ancora non finita.
    Penso anche ai giovani, loro amano la notte, ma non per le nostre stesse ragioni e questo mi rattrista, perchè non sanno ciò che si perdono.
    Succedono anche cose brutte di notte, ma forse accadono anche di giorno.
    Ti abbraccio, a presto.

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    1. "ascoltare il silenzio della notte, che invece silenzio non è".
      Non c'è nulla di silenzioso nella notte, ma è un intero mondo in cammino eterno, basta saperlo ascoltare. A quel che pare noi due ci riusciamo.

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  9. mmmhhh amo poco la notte..tanto l'alba..le prime luci del mattino

    sarà perchè temo il buio?

    La notte è troppo misteriosa per i miei gusti...


    Mi arrendo e ti mando la mail con tutto quello che ti occorre ^__*

    Grazie Vincenzo..sei tanto caro!

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    1. Temere il buio non vuol dire automaticamente odiare la notte. Certo se di notte ti trovassi ad attraversare un bosco pieno di mistero dovrei darti ragione, ma nel chiuso della propria stanza puoi guardare dentro la tua anima con assoluta intensità.
      La notte è misteriosa perché col suo silenzio suscita tremori nascosti.

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  10. allora vediamo se me lo ricordo, è passato tanto di quel tempo.
    per una smemo come me, 24 ore sono come 24 mesi.
    dicevo che la notte è per antonomasia la musa ispiratrice degli artisti:
    penso al mio amato giacomino che scrive che fai tu luna in ciel dimmi che fai silenziosa luna,
    a guccio che canta canzone di notte numero 1, canzone di notte numero 2, e non ricordo a che numero si fermi
    a venditti e la sua notte prima degli esami,
    a ligabue e la sua macchina che dove lo porta lo decide lei,
    a van gogh che dipinge notte stellata.
    Per parte mia, a volte di notte mi vengono alla mente delle cose e mi dico domani le scrivo, poi al mattino o le ho regolarmente dimenticate oppure, se ne conservo una vaga rimembranza, mi dico, ma che cazzate vado a pensare in notturna?

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    1. "La notte è per antonomasia la musa ispiratrice degli artisti", dici. Certamente, per quell'alone d mistero che la circonda, e perché gli artisti possono meglio leggere dentro di loro.
      Per te che artista non sei capita di fare pensieri e di volerli scrivere. Molto probabilmente se tu lo facessi ti accorgeresti al mattino che non erano cazzate. Cazzate lo diventano quando tu ricordi solo le superfici delle cose, mentre ne hai dimenticato la polpa che dá loro sostanza.
      Sono contento che tu ci abbia riprovato, prof. Non ci speravo.

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