lunedì 20 aprile 2015

MARE MORTUUM - IL NAUFRAGIO DELLA POLITICA EUROPEA

Chi mi conosce sa che non cavalco le tigri, non vado in cerca dell'applauso facile come certi politici che tanto vanno di moda, ma non si può rimanere inerti e zitti di fronte a una mattanza come quella che si sta verificando davanti alle coste della Sicilia.
La notte tra sabato e domenica un barcone con centinaia di fuggitivi, di schiavi moderni a bordo si è rovesciato. Sembra che siano morte annegate più di settecento persone, tra cui una cinquantina di bambini. Questa mattina un altro naufragio. Oramai non si contano più. 
L'Italia, con "Mare nostrum" e adesso con "Triton" -che non si capisce bene cosa sia- si è dovuta accollare il massimo sforzo, come se la cosa riguardasse solamente la nostra nazione e non l'Europa intera. Esiste un trattato, di cui si sapeva poco, il trattato di Dublino del 2003, che stabilisce che gli emigranti, i fuggitivi, non debbano espandersi oltre i confini del paese che li ha ospitati per primo. Una bella stronzata, perché nel 2003 c'era ancora Gheddafi che bloccava il traffico dalla Libia, non c'era stata ancora la primavera araba e non esisteva ancora l'ISIS, né le turbolenze così atroci degli ultimi anni in Africa, né era iniziata la rivoluzione in Siria. In sostanza non si paventava un esodo così massiccio di popolazioni verso l'Europa, cioè verso l'Italia che è il confine più vicino da raggiungere via mare.
Adesso i nostri cari politici vanno in giro a fare chiacchiere e a mostrare il petto, ma nessuno affronta in sede europea l'argomento con cipiglio e voglia di risolverlo. Tanto meno Renzi, che fa il paino passando da un microfono all'altro, da una telecamera all'altra parlando forbito col suo sorrisino da furbetto.
Ma l'Europa gira la testa dall'altra parte e fa finta di niente.
Questa Europa Unita cosa cavolo è? Un'unione monetaria che favorisce quasi esclusivamente la Germania, che altrimenti avrebbe avuto enormi difficoltà a competere col suo Marco fortissimo con la Lira e il Franco francese assai più deboli.
Oltre all'unione monetaria cos'è? Niente. Non abbiamo una politica estera comune, con un direttorio o un ministro degli esteri che parli a nome dell'Europa e non a nome del suo stato di origine; non abbiamo un esercito comune, nè una marina comune, nè un'aviazione comune, insomma non abbiamo Forze Armate sotto un unico comando e vedrete che bel casino che succederà se si tratterà di fermare questi bastardi dell'ISIS, e prima o poi bisognerà farlo. Se si dovesse demandare tutto alla NATO dovremmo fare i conti con gli Stati Uniti, che nella NATO comandano impunemente, che non avrebbero tanto interesse per motivi loro si capisce di farsi coinvolgere.
E allora a cosa serve questa tanto decantata Europa? A poco o niente. Quando le cose vanno bene tutto va ben madama la marchesa, ma poi arriva la crisi economica e ognuno se la deve sbrigare coi mezzi propri. Poi arriva questa crisi nel Mediterraneo e l'Europa fischietta tranquillamente, tanto ci pensano gli italiani, basta dar loro un contributo in soldoni e sono contentissimi. Poi arriverà -a Parigi e a Copenaghen è già arrivata ma se ne sono già dimenticati- anche l'ISIS magari a Roma e a Berlino, con morti e feriti e si faranno cerimonie con l'intervento della Cancelliera in nero e di Mattarella in capelli bianchi. E poi? Poi niente e amen.

Ho interrotto la serie dei racconti di Luca perché nessuno dovrebbe rimanere inerte ad aspettare che gli sparino sui coglioni, ma dovremmo andare tutti in marcia a Bruxelles ognuno con una cesta di pomodori marci per bersagliare quei poco onorevoli deputati che scaldano le sedie nel Parlamento europeo.
Dovremmo, ma non lo faremo. Ignavia, inerzia, attesa della sera che viene e del letto che ci accolga. 
Mamma mia che vita di merda!  

17 commenti:

  1. Non cavalchi nè la tigre nè l'onda, lo so bene, altrimenti non potresti dire ciò che dici.
    Non esiste niente t fratellanza pecuniaria a parte
    Cri

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    1. E quello che sostengo anche io e con me tutte le persone intelligenti come sei tu.
      Vin

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  2. Scriviamo post ma non faremo niente. Nulla. Io mi incazzo perché il Papa non apre i conventi o non sovvenziona 50 navi da perlustrazione.. ma non faccio niente. Se per assurdo mi costringessero a tenere un profugo a casa, allora si farei un casino.
    Stiamo alla finestra. Neanche troppo coscienti di essere nati nella parte ok del mondo.

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    1. Scrivere un post significa nel mio piccolo esprimere il disagio e lo sdegno perché nulla viene tentato per impedire la mattanza. Se tutti facessero qualcosa, qualsiasi cosa per attirare l'attenzione del mondo politico, che dovrebbe fare e non fa altro che chiacchiere, forse si potrebbe ottenere un risultato, ma dubito che questa gente e soprattutto l'Europa abbia capito innanzitutto l'enormità del fenomeno, in secondo luogo che c'è marcio dappertutto perché c'è chi ci diventa ricco con la pelle di poveracci.
      E non si farà nulla, solo chiacchiere e riunioni costose e inutili.

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  3. Enzo torno più tardi. Certo basterebbe dite andate a fan culo... Ma mi sembra troppo poco incisivo.

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    1. Preferisco scrivere da casa. Ci sono meno refusi dal computer.
      Dicevo che non basta un bel vaffa ai nostri ministri ( primo tra tutti quello che passa le giornate a sorridere e a stringere le mani e poi te lo mette in quel posto nemmeno troppo silenziosamente), Fino ad ora lui e il suo compare di merende ministro dell'interno continuano a rassicurarci che si farà qualcosa a livello europeo per 'sti poveretti ma poi, come sempre, tornano ad occuparsi di come svuotarci le tasche meglio. Ma hai ragione tu, Enzo. Non si farà mai nulla e continueremo a sorbirci tutte quelle raccomandazioni e lacrime di coccodrillo per ancora troppo tempo.E ad arricchire l'unica che si è avvantaggiata di questa Comunità Europea del casso. Che non gliene frega a nessuno di quella gente. Fino a quando non arriverà l'ISIS su quei barconi ( se non sono già arrivati mescolati alla povera gente) che metterà a ferro e fuoco prima l'Italia, poi il resto dell'Europa. Non sono catastrofica, sono realista.
      E saremo noi ad emigrare, dove non si sa e ci prenderanno a colpi di kalashnikov.

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    2. È una triste realtà, ma tutti prevedevano che sarebbe successa una simile emigrazione, ma nessuno ha messo mai mano al problema con serietà e voglia di risolverlo, almeno di capire come fare per non ingigantirlo e farlo diventare uan piaga purulenta. A questo punto cosa fanno? Riunioni di capi di governo che si riducono nelle solite chiacchiere, l'elargizione di un contentino in danaro per noi che ci sobbarchiamo l'onere maggiore di questa impresa inutile, della mission impossible di dare rifugio ad oltre un milione di fuggitivi. Fossero solamente fuggiaschi, ma c'è di tutto, soprattutto delinquenza comune e no, e quella ce la pappiamo tutta noi.
      Il bellimbusto che adesso va a fare discorsi in un inglese che forse gli andava bene come guida turistica di Firenze non ci garantisce niente di buono, solo tasse, quelle sì che ce le garantisce, e quel tipo con la faccia da pesce lesso che dicono sia anche ministro di non si sa cosa gli tiene banco e gli regge il sacco, mentre le ministre sgrullaculo fanno da specchietto per le allodole, tanto lo sanno tutti che gli italiani sono tutti dei gran pomicioni e basta che vedano uno stacco di coscia e già sono felici ed appagati.
      Ho voglia di vomitare, Mariè.

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  4. Tutti sanno tutto ma nessuno fa niente. Tutto nasce dal secondo presidente Bush, quello cretino, che fa diffondere la balla della armi di distruzione in possesso di Saddam Hussein. In realtà solo il petrolio che faceva comodo ai suoi finanziatori texani.
    Fino allora tutto giaceva sotto il mantello della dittatura in Iraq e in Siria, ma quella regione era calma. Arrivano i nostri scemi e tutto salta quell'equilibrio che s'era instaurato. Avessero almeno portato la democrazia, macchè, hanno portato lutti, guerre e ISIS, perché da lì parte il Califfato. Non bastasse Sarkosi e l'americano presidente scemo di turno vanno a cacciare Geddafi che bene o male ci parava il culo dalla parte libica per cui noi italiani siamo immersi nella cacca fino al collo. E il bel fico nazionale va in giro a fare il paino e a mostrare il vestitino nuovo accompagnato dalla ministra bellafica che sa solo sorridere e dire cazzate. Ma dobbiamo stare sicuri perché questa gente alla notte non dorme, ma pensa, pensa a come spillarci nuovi soldi dalle tasche per poi presentarsi ai padroni europei e fare la bella figura.
    Questa situazione fa comodo a loro, fa comodo a quel mezzo ministro pelato con gli occhi da rospo che annuncia in diretta TV l'arresto dell'assassino di Jhara, tanto i tribunali non funzionano e che ci dice che le coste sono sicure e tutte quelle stronzate lì. E nessuno lo caccia, perché fa comodo uno scemo così. Vedrai alle prossime elezioni nazionali quando spairà dal Parlamento col suo 1,5% come correrà belando e scodinzolando dal vecchio padrone perché lo rimetta in qualche poltrona, magari quella di guardiano dei cessi di Montecitorio.
    No, Mariella cara, rimarrà tutto così. Vedrai giovedì i 28 capi di governo come si metteranno subito d'accordo. Faranno il solito comunicato carta straccia e basta.
    Ma un giorno arriverà il primo barcone carico di Kalaschnikov imbracciati da chi vuole e sa usarli, e allora.......

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    1. Bravo Riccardì. Allora vai ai mercati generali verso le due del pomeriggio e troverai cassette di frutta scaduta e di pomodori marci. Acquistali, costano quattro soldi, riempi un furgone e poi fatti un viaggetto fino a Roma a Piazza Montecitorio. Saremo in tanti.

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    2. non sono convinto che saremo in tanti;
      penso che tanti vorrebbero ma...

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    3. Ha ragione Riccardo. Comunque se andate io ci sono.

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    4. @Riccardino, temo tu abbia ragione: tutti vorrebbero penso io fare questo solenne gesto di protesta, cependent est il absent le civil courage. Saremmo in pochi ma buoni tiratori.

      @Mariella. Lo so che tu verresti e che tireresti dritto e fortissimo. Oramai ti conosco. Siamo in pochi, ma siamo i migliori bella avellinese di origine.

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  6. Il tuo sfogo è più che giustificato Vincenzo mio, che altro dire...
    Si , parliamo critichiamo , discutiamo e poi..anche noi che facciamo ? Nulla ..altro che pomodori!!!
    Condivido anch'io in pieno , non potrebbe essere diversamente.. Un abbraccio!

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    1. Temo che il nostro popolo sia un popolo di mugugnoni, di borbottoni, ma anche di mammoni e di gente cui piace sedere a tavola e farsi una bella mangiata. Questo è il guaio. Voglio però vedere quando non ci saranno più soldi per comprare almeno un pacco di pasta da mezzo chilo se la fame farà fare qualche cosa di positivo. Che poi non ci vorrebbe una cruenta rivoluzione con morti e feriti, basterebbe una rivoluzione silenziosa. Io me la sono sognata tantissime volte. Ascolta: arrivano le elezioni nazionali e alla fine delle due giornate -cosa che avviene solamente da noi- si va a constatare che solamente il 4% -in lettere quattro per cento- ha votato. Questo significherebbe che il 96% ha votato NO - VIA TUTTI. Un vero e proprio plebiscito. Passerebbe alla storia e crollerebbe il sistema partitico attuale. Nessuno avrebbe più la legittimazione ad esistere e questa banda di cialtroni scomparirebbe.
      È solamente un sogno, Nella?

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  7. mi sovviene una curiosità ( e glisso sulle parole del tuo amico tedesco perché come sai già sulla storia tedesca avrei molto da dire..ma apro e chiudo qui)...

    passata la " massa di cialtroni ( che certamente non fa bene parlare di sé) e passata la rivoluzione silenziosa ( non esistono secondo me rivoluzioni non cruente dove un tiranno prende il posto di un altro..ma anche su questo glisso...sono idee)chi immagineresti tu alla guida del Parlamento italiano ( ammesso che ne rimanga uno)?

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