mercoledì 14 agosto 2013

DITA DELLA SERA



Dita della sera sempre
sulla mia fronte;
odio
la mia faccia
e lo specchio che mi riflette
ombre tra ruga e ruga;
l'inganno è dentro
i miei occhi,
che ridono
beffardamente
mentre intorno tutto si lacera.

14 commenti:

  1. Certo, ultimamente, leggere le tue belle poesie non è il miglior modo per iniziare la giornata con un sorriso e guardare il futuro con serenità, specialmente per chi, come me, ha iniziato il percorso dell'autunno della propria vita. Ecco perchè, per sdrammatizzare e darti uno scossone, affinchè ti liberi di questa melanconia che ti avvolge, ti auguro BUON FERRAGOSTO!

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    1. Me ne rendo conto, ma mi sento in estate diventare ogni volta il palinsesto di me stesso. Avviene immancabilmente da qualche anno: mentre gli altri si divertono, gozzovigliano e cercano de pazzià, pur apparentemente frequentando le medesime lunghezze d'onda dei pazzianti, io vengo assalito da questa onda di marea di una malinconia sempre più intensa.
      Comunque sia ben chiaro, anche io auguro a te un MAGNIFICO FERRAGOSTO!

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  2. Qualche nesso con il mio post (partorito dal mio stato d'animo), in effetti, c'è.
    Si naviga in acque parallele, noi.

    P.S. ti ho scritto una mail...

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  3. Ciao Vincenzo.
    Oggi ti ho pensato moltissimo.
    Sono a NYC e ho visitato il Moma.
    Tutti quei Pollock, Tanguy,Ernst, Picasso, Du Champ,ManRay. E' stata un'emozione fortissima.
    Ora che ne capisco un po' di più, è giusto ringraziare anche te e la tua testardaggine per avere cercato di farmi comprendere meglio, l'arte avanguardistica.
    Questa poesia mi mostra un uomo che non si ama.
    Un uomo che forse dovrebbe capire che se è riuscito a far avvicinare una persona lontana da lui e solo con le parole ad un mondo che sembrava esserle molto distante, è un uomo che deve ancora credere in se stesso e nelle sue capacità.
    Mucala.
    Che ora lo sai che cosa vuol dire.
    Un abbraccio circolare.

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    1. Beata te che stai a NYC e te ne vai a spasso per le stanze e i corridoi del Moma.
      Se sono riuscito ad aprirti gli occhi sui valori e i significati dell'arte moderna (non la puoi più chiamare avanguardistica se mi fai quei nomi oramai depositati nella storia dell'arte)non posso che compiacermene.
      Che io non mi ami è un dato di fatto di cui ero a conoscenza da molto tempo; ma non è detto che ci si debba amare dal profondo per credere nelle proprie qualità e nella forza del proprio pensiero.
      Se ti dà fastidio la smetto, ma l'antipatia per me stesso è quasi vecchia quanto me.
      E sono certo che mi farà compagnia fino all'ultimo giorno.
      Un abbraccio intercontinentale.

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  4. A Vincè, ma che stai a dì?
    Ma chi c'è lì che non ti ama, che arrivo io e gli spiaccico una tela in testa! Se quell'essere sei tu, prometto, desisto.
    Un bacios.

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    1. Dico la verità: sono in così tanti ad amarmi che quasi quasi me ne vergogno, gente che mi può toccare e vedere e gente che non mi ha mai visto, come te.
      Tu dici che dovrei essere felice? Magari fossi una persona normale, ne guadagnerei nel sistema nervoso e neuro vegetativo.
      Ma io sono me come sono, una contraddizione vivente -cito mia moglie- e quindi eccomi al dunque: io a volte mi odio e mi distruggerei. Non chiedermi il perché, io lo intuisco solamente. In verità non mi sono mai amato, a volte mi sono disprezzato; per questo tutto il bene che produco lo indirizzo agli altri, l'amore è per gli altri. Mi stimo per quel che valgo, come artista, come scrittore e un tantino come uomo, in ciò che riesco a fare per gli altri, poi basta.
      Lo so è complicato a spiegarsi, ma questa è la verità.
      Puoi fare a meno di spiaccicarmi una tela in testa, per questa volta almeno.
      Un bacios? Vuol dire che sei in Spagna?
      Allora dos besos a tigo.

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  5. Visto che siamo in vena di confidenze, ti dico anch'io la verità: sai quante volte mi sono odiata anch'io???
    Ma il mio "problema" è che sono talmente positiva che tra il momento in cui non mi sopporto e quello della "pace dei sensi" passa esattamente un minuto. Scherzo...
    In realtà tutti abbiamo dei lati negativi che a volte riusciamo a nascondere, ma sono purtroppo sempre lì, l'importante è saperli sbeffeggiare, altrimenti sono loro che prendono il sopravvento, riducendoci male.
    Ma no...mi scappa a volte un bacios, quando saluto, solo perchè ho amicizie latino-americane. In Spagna ci sono stata, ma qualche annetto fa, non ti dico che meraviglia...
    Comunque grazie per il tuo besos, me lo prendo tutto!

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    1. Sapere beffeggiare i propri lati negativi è un'arte, ma anche una capocciata in corner: tu li sbeffeggi, ti senti sollevata ma loro stanno sempre lì.
      Io sbeffeggio me stesso, che pure sempre lì sto, ma almeno la soddisfazione di farmi architravi più robusti me la levo.
      In fondo penso che sia una delle mie manie, cui soccombo volentieri per movimentare la pozza d'acqua giacente, altrimenti diventa uno stagno putrido.
      Conserva le tue amicizie latino-americane, sono spassosissimi.

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  6. Comunque il mio bacios è più bello del tuo besos!!!!

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    1. Forse colei che produce il bacios è più bella di colui che manda besos!
      Tutto molto più semplice.

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    2. Ho amato solo, e sottolineo solo, uomini che si amavano poco. Ho avuto verso di loro dei movimenti fortissimi di accoglienza, sono stati legami profondi. Quel che posso dire con assoluta certezza è che erano uomini bellissimi e meritevoli di amore.

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    3. Chi ama troppo se stesso non ha molto tempo e voglia di amare anche gli altri soprattutto le altre, e poi pretende da loro il totale amore disinteressato, che significa quasi sempre ricevere tantissimo dando indietro ben poco.
      Attenta però a non fare confusione: molti uomini sono maestri di mimetismo e sanno che hanno successo da una donna fingendosi odiatori di se stessi.
      Ne ho conosciuti un paio...

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