martedì 8 aprile 2014

RESPIRO DELLA NOTTE



Sentono il respiro della notte
i tuoi occhi: proviene da me
che ti cerco. Attraverso monti
e pianure è disceso,

infilato s'è nei boschi,
appeso ai rami dei pioppi
adesso sta.

Fiori dai lembi del mio respiro
senza profumo né colore
cresceranno,
muti e ciechi.









12 commenti:

  1. E' il respiro ritmato di chi non sta mai fermo: bene così.

    Moz-

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  2. Respiro ritmato? Fosse musicale potrebbe chiamarsi allora sincopato. Che te ne pare?
    Perché non sta mai fermo ma è sempre in movimento. Possiamo incontrarci su questa via, dico io.

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  3. ritmato, sincopato .. dove?
    a me invece dà l'idea di un respiro immobile, come un felino in agguato.

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    1. Ecco: vedi che quando vuoi tiri fuori il meglio dal tuo repertorio e ti viene un commento letterario non solo azzeccato, ma molto pertinente con quel tuo "felino in agguato". Mi piace molto la figura del felino nascosto e pronto all'assalto. Anche questa me la scrivo.
      Il respiro è immobile, Silvia, ascolta in silenzio parole che sto sillabando dentro di me.

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  4. se vogliamo paragonare la tua poesia a musica a me pare una melodia...un pò triste.

    "acqua fresca"

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    1. Mi hai fatto pensare al famoso valzer triste di Sibelius.
      Ben entrato e complimenti per il tuo link: "acqua fresca" con le mani finalmente posso bere.

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  5. Sia questa che "Crateri" danno perfettamente l'idea di cosa sia un Respiro Poetico...

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    1. Non abbiamo bisogno di regolare la sintonia io e te, amico mio, ma mi togli sempre le parole di bocca. Sarà un caso, sarà...
      Un abbraccio Nick, grande così.

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  6. Vero, certi pensieri si 'avvertono' e appartengono solo a noi.
    Cristiana

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    1. I pensieri, anche quelli rivolti ad altre persone -quelli d'amore, quelli di odio-, appartengono unicamante a noi. A volte però la persone che ne è interessata miracolosamente li capta e si mette in sintonia con noi. Esiste questa enorme forza del pensiero, che si sviluppa nel silenzio assordante.

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  7. Quanta tristezza mi hai trasmesso, ho l'impressione di percepire una fine imminente.
    Forse mi sbaglio, forse il respiro della notte è solo in attesa di rivedere quegli occhi.
    Un abbraccio
    Xavier

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    1. Non volevo proprio. C'era qualcosa di positivo in quel respiro notturno. C'era un bisogno d'amore, non un desiderio di morte. Ma le emozioni sono individuali, sempre, e vanno rispettate, soprattutto da chi le provoca. Da artista mi sono sempre dovuto confrontare con le molteplici e variegate emozioni date dai miei quadri, dai miei scritti. Sono sensazione ogni volta nuove e commoventi. È ciò che l'arte restituisce agli artisti, le emozioni provocate altrui.

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