martedì 5 agosto 2014

GELIDA ACQUA


Gelida acqua di mare invernale
a inghiottirmi i piedi
aggrappati
al ruvido dorso della scogliera;

non c'è sabbia al mio paese
solo riva tagliata a spicchi,
angoli aguzzi dove ho nascosto la mia
infanzia, dove torno ogni notte,
occhi aperti nel buio della
mia stanza, mentre ignara
dorme al mio fianco
la madre dei miei figli.

Qui nel mio Nord dove mi esilio
estirpato da questo mare
la presenza respiro nel vento
della salsedine che ammanta
le aiuole dove seppellirono
i miei morti più antichi
e i più recenti,

adesso infinitamente soli.


Maximiliansau, 4 agosto 2014

***


12 commenti:

  1. Sono stanca Enzo. Ma proprio stanca.
    E questa poesia non cade bene.
    Ciao.

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    1. Stanca fisicamente o mentalmente? Mi dispiace in entrambi i casi. Stacca la spina per un po' e ricarica le pile. Poi vedrai che starai meglio.
      Un bell'abbraccio, sorella maggiore.

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    2. Caro Enzo. La tua poesia ho solo scatenato un momento di tristezza. Sono stanca, sia fisicamente che psicologicamente. E' stato un anno davvero difficile. Le difficoltà, che restano purtroppo, sono state in parte sollevate grazie all'aiuto dei miei amici di blog. Come sai, preferisco soprassedere ai problemi personali. E il mio blog serve a scaricare le tensioni e ad alleggerire il peso dei problemi. Ieri però era una giornata particolare. Entrare nel tuo blog e leggere il pezzo dedicato alla solitudine mi ha fatto crollare. Come te sento tantissimo la lontananza dai luoghi cari. E più di te, che hai la famiglia in larga parte vicino, io sento la mancanza palpabile della mia. Per cui, quando la percezione della lontananza si acuisce, gli argini a protezione vengono meno. E il mio piccolo mondo viene inondato.
      Oggi va meglio. Ti abbraccio forte anche io, amico caro.

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    3. Avevo intuito una forte tensione intima dai tuoi ultimi post, Mariella e mi veniva rabbia, non so perché, ma io non commisero mai né me stesso né altri solo mi ci incazzo che la gente, tutti noi chi prima chi dopo, debba avere momenti di tristezza intensi. Poi mi dico che è la logica della vita e che bisogna accettarla, anche se accettare è un verbo transitivo la cui transizione -l'accusativo- mi piace sempre poco. Ci sono giorni in cui a gente sensibile come te basta una parola, il riferimento a un concetto per far aprire una botola sotto i piedi. Io finora mi salvo, avendo una pelle irsuta di aculei come un riccio spino. Mi rallegro con te che oggi vada meglio e spero che domani vada ancora più meglio.
      Un grande abbraccio sorellona.

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  2. Ha ragione la Mariella, la poesia è dulcamara fino a quando tocca l'argomento "solitudine".
    E quando si parla di solitudine eterna traspare, lontano per carità, il pensiero (non desiderio, giammai...) della, inesorabile, futura condivisione.
    Confesso: amaramente abbacchiante.
    Ciao, buon mercoledì.

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    1. Oh mamma mia! Lungi da me l'intenzione di provocare tristi pensieri, ma a volte le poesie servono -anzi dovrebbero sempre servire all'uopo- a fare riflessioni sulla caducità della vita.
      La prossima volta scriverò una barzelletta in romanesco.
      Ciao micione, sursum corda, non ti lasciare abbacchiarte da tanto poco.

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  3. Vincenzo, la tua poesia è bellissima, triste ma vera, come solo tu sai essere.
    Abbracci.

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    1. Triste è triste, vera pure purtroppo. Io sono vero sì e spesso anche triste, ma poi mi viene la risarola e prendo per il culo il mondo intero. Vado avanti così da una vita, anzi da due.
      Ciao bellissima sorellina di Maria.

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  4. Ciao Vincenzo!
    Questa poesia velata di tristezza ci pone davanti realtà che a volte celiamo, emergono quando il nostro stato d'animo è colmo di mancanze che ci fanno soffrire, se la si legge con il sole dentro gli occhi capiamo che la vita ê un miscuglio dalla quale possiamo attingere gustandoci quello che di più bello contiene
    Abbraccio bell'homo :))))

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    1. A volte mi stupisci, Claudia. Tiri fuori certi commentoni come questo, che all'apparenza sembrano cosette, ma devi rileggerli per assaporarne fino in fondo il senso e il sapore appunto.
      Leggere col sole dentro gli occhi. Bella veramente, te la frego anche se non me lo permettessi.
      Sei a volte una scoperta bella donna.
      Ciao bellissima :)))

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  5. ahahahahaha
    É che io sono piena dentro per cui quando scrivo si mescolano una marea di pensieri e quel che ne esce non sempre è comprensibile
    son sempre stata strana! ahahahaha lo dico seriamente per comprendere Claudia ci vuole tempo e noi ne abbiamo!!
    Certo che si con immenso piacere
    Baciotti

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    1. "Per comprendere Claudia ci vuole tempo e noi ne abbiamo"! Visto che te la canti e te la suoni io ci credo. Grazie del piacere che mi faccio da solo fregandoti una bellissima espressione, bella donna piena dentro...e non voglio sapere di che cosa, non sono così indiscreto...
      Ariciao bellissima, bacioni:)))

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