venerdì 8 agosto 2014

LUCI



Luci si accendono,
luci si spengono, illuminano,
oscurano il cammino.

Non cerco il chiarore
dell'immenso,
trovo l'oscurità
dentro cui avvolgermi.

Resto immobile
in piena luce e al buio:
nessuno si accorgerà
che esisto,

basta che tutto finisca
prima che il nuovo giorno
abbia inizio.


Maximiliansau, 5 agosto 2014

***


20 commenti:

  1. Avevi promesso qualcosa in romanesco e invece...
    In dialetto perfino questa e la precedente avrebbero un altro sapore, pur mantenendo intatto entrambe l'amaro dei messaggi.
    Ciao.

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    1. Micione caro, mi è venuta questa. Ma quella romanesca te l'ho promessa e vedremo. Adesso sono in questo girone dantesco e me lo faccio tutto, lemme lemme. Il morale va su e giù e le cose si adagiano sul vento.
      Un po' amare lo so. Scusa.

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  2. Luci comunque, trovi oscurità ma mi piace pensare che invochiamo chiarori. E nonostante i propositi, tutto ricomincerà.

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    1. Luci comunque, anche se a volte troppa luce dà fastidio. Tutto ricomincia da capo, lo so e non mi ci incazzo più.

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  3. Basta che tutto finisca senza che io soffra e me ne accorga.... CIAO! :*

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    1. No, Ornella: io voglio accorgermene. Non voglio finire come tantissimi, troppi, compresa mia madre, compreso mio padre, compreso mio fratello, ma non compresa mia zia che capì tutto fino alla fine e non se ne disperò affatto.
      Me ne voglio accorgere, e come!
      Ciao!

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    2. Ed allora non ci resta che sperare che ad ognuno spetti la fine che desidera... :)

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    3. Appunto. Vedo che mi hai capito.
      :))

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    4. Io ti capisco sempre, leggo fra le righe anche quello che tu non dici esplicitamente. Si' carta conosciuta per me, Biciè! :)))

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    5. Ma tu si`proprio sicura ch'io songhe na carta conosciuta pe te? Tutta tutta?
      Nemmeno un angolino scuro scuro? Proprio nente assai da scuprì?
      Mamma mia, me ne vache co na mano 'nnanze e n'atra arrete...
      :))

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  4. Ciao Vincenzo!
    Il buio dei pensieri e delle domande che non possono trovare risposta,si deve aspettare il momento,io non lo aspetto lascio che tutto corra come il destino ha già deciso perché perderei già in partenza,la consapevolezza di quello che accade è dono di pochi bello sarebbe addormentarsi e fare bei sogni ..
    Abbraccio grande :))))

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    1. Ciao Claudia.
      Lo so che contro quello che tu chiami destino nulla si può, ma mi ci rode a stare inerte ad attendere che la parca Átropos srotoli il filo della vita e che poi lo recida quando cavolo vuole lei. Vorrei poterci mettere bocca e farle quattro urlacci, e chissà che non ci riesca...
      Un abbraccio grandissimo, bionda bellezza.

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  5. L'attesa è ciò che attanaglia tutti.
    Siamo lì col buio o con la luce, immobili. Aspettando che tutto accada sino all'inevitabile.
    Bellissimi versi o mio grandioso Vincenzo!
    Non dimenticarti delle stelle cadenti stasera, buona attesa. Baci 😘:-) .

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    1. Sei sempre squisita, sorellina di Maria, sempre.
      Per quanto sia grandioso mi spieghi come faccio a vedere le stelle cadenti e la luna più grande e luminosa degli ultimi anni se fuori tuona e piove e il cielo è tutto coperto di nuvole antipaticissime?
      Me lo racconti tu. Anzi dai a quelle stelle una guardata anche per me. Te ne sono grato, sorellina di Maria.
      Bacio.

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  6. Semplice!!!!
    Basta un pizzico di fantasia!
    Baciiiii...🌟🌟🌟

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    1. Guarda che di fantasia ne ho persin troppa, a sentire mia moglie.
      Il fatto è che ieri sera, quasi ieri notte alle 23 per capirci, stavo sul balcone perché avevo intravisto un pezzetto di cielo pulito di nuvolaglia e mi sforzava di cogliere una cometina qualsiasi, sperando di avere il culo che proprio in quel buco di cielo si facesse vedere. Mentre aguzzavo la vista per vedere meglio un'improvviso anzi improvvisissimo scroscio d'acqua mi ha lavato, perché tra le altre cose il tetto sporge di trenta centimetri -dovevano risparmiare proprio lì sti somari- e la grondaia deve essere piena di foglie secche vecchie di un anno e di detriti perché non tiene più l'acqua violenta. E tutto questo in una costruzione recentissima, appena sei anni, e fatta coi dovuti crismi.
      Fortuna che avevo solo calzoncini corti e una canottiera. Cambiato, fatto una doccia veloce e andato a letto, rinunciando alle cometine che col cavolo avrei mai potuto vedere.
      Sfigato, cara sorellina di Maria.
      Baci baci baci!!!

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  7. Ciao Enzo! Appena arrivata in terra di Puglia e qui e' tutto un balenare di luci bianchissime! Abbraccio circolare:-)

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    1. E te credo! La terra di Puglia. C'ero nel 1959, allievo ufficiale di complemento a Lecce. Arrivammo alla fine di febbraio, appena dopo il festival di San Remo vinto da Domenico Modugno con "Ciao ciao bambina". Dormivamo in carrozze di prima -obbligatoria, ne avevamo il biglietto dal Ministero della Difesa- e appena aperti gli occhi stavamo all'alba o poco più già in vista della piana di Foggia. Uno spettacolo. Sembrava di stare in Africa.
      Dalla fine di aprile non si poteva più dormire in camerata con tutte le finestre aperte. Cominciammo a portare i materassi in cortile. Mica uno o due, ma duecento uomini, duecento materassi.
      Arrivò quello stronzo dell'ufficiale di picchetto e non potendo consegnare un intero reparto, proibito dal regolamento, sbatté dentro capo compagnia, capi plotone (quattro), capi squadra (otto) e capi camerata (altri quattro). Io che per fortuna ero solo capocazzo me la cavai. La notte successiva emigrammo tutti sul terrazzo. C'era una scaletta ripidissima, ma noi eravamo i baldi A.U.C. della nona compagnia e facemmo fesso il nuovo tenente di picchetto, che informato dal vecchio era venuto a controllare. Non trovò nessuno né in cortile né nelle camerate e si mise a girare dappertutto per vedere dove diavolo eravamo emigrati e mentre lui girava come un picchio, noi poco prima che suonasse la sveglia tornammo nelle camerate. Operazione perfettamente eseguita. Poi ci furono i soliti cacasotto che si rifiutavano di partecipare e alla fine eravamo una trentina.
      Bei ricordi, incancellabili. mamma mia quanto ero giovane...e carino...
      Abbraccio cosmico, sorella maggiore della sorellina di Maria.

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