venerdì 7 novembre 2014

I VITELLI DEI ROMANI SONO BELLI

Con queste sei parole prendevamo in giro i somari in terza media, sì perché non si tratta di lingua italiana come sembrerebbe -e come i somari pensavano, facendo allusioni anche alle pecore e alle capre romane, sicuramente bellissime anche quelle- ma di lingua latina. Parlo anche ai miei nipoti, che hanno avuto per grazia divina l'eliminazione del latino dalla scuola d'obbligo, perché di nessuna utilità. Quel ministro dell'Istruzione pubblica sicuramente aveva avuto ai suoi tempi fieri problemi col latino, ma una Camera di deputati ignoranti e sciocchi ha votato una legge iniqua.
I Vitelli dei Romani sono belli -come si evince da due maiuscole, riferentesi a nomi propri- significa "Vai Vitellio al suono della tromba del dio Romano", come ben sanno quasi tutti quelli che seguono il mio blog, almeno tutti quelli  che hanno una cultura classica.
Non è che io oggi voglia fare rievocazioni dei tempi scolastici della mia infanzia e adolescenza, me ne guardo bene dall'annoiarvi con simili chiacchiere, il fatto si è, come avrebbe scritto qualsiasi scrittorello del tardo ottocento e primo novecento, che queste sei vetuste parole mi hanno suggerito una riflessione su certi blogger che vanno forte sul web di questi tempi. Si dipinge la facciata di una casa per modificarne l'aspetto esteriore, ci si trucca il viso per fare scomparire delle rughe, ferme restando le ombre e le incongruenze che rimangono celate sotto. Insomma si ciurla nel manico cercando di manifestare un se stesso ben diverso, e naturalmente assai migliore, vedi caso, del reale. Ci sono blogger che sembra abbiano scambiato il blog per una esaltazione continua e costante della loro intelligenza e del loro primato su tutti gli altri. Cercano l'applauso dei loro lettori, la loro incondizionata adorazione -e ne hanno di pecoroni belanti e plaudenti-, rispondono indispettiti ai pochi che in qualche modo controbattono alle loro pretese di supremazia intellettuale, e arrivano alla cancellazione dei commenti degli "indesiderati", che sono per l'appunto i disturbatori della quiete dei plaudenti.
Una grattatina alla ruggine, una spruzzata di vernice fresca e la carrozzeria sembrerà nuova di zecca e si potrà vendere il brutto "usato" come fosse nuovo. Quello che conta per costoro è dipingersi diversi da come essi sono, complessi, complicati, pieni di misteriose sfaccettature, insomma difficili, belli e tenebrosi. Ricchi di fascino, pensano. Inconsciamente vanno a celare le magagne del proprio carattere e della propria personalità, dilatando enormemente quella piccina e miserrima di cui sono in possesso. Inconsciamente ho detto; temo infatti che coscientemente non siano in grado di rilevare la pochezza che riempie la loro vita, o avrei dovuto dire che svuota le loro giornate. Fortuna loro sono troppo poco intelligenti per rendersene conto. Da ragazzi dicevamo in certi casi: beato te che non capisci niente, così almeno sei felice.

34 commenti:

  1. La malignità dei gatti è ben nota, e non la voglio smentire qui. Anzi, forse la confermo.
    Leggendo mi è sovvenuto (!) alla mente un simpaticissimo scambio di battute con una tua ammiratrice.
    Risale a un bel po' di tempo fa, tant'è che credo sia un buon motivo per ritenermi pregno della dote malignesca.
    Se sto prendendo un granchio, me ne scuso, ma le indicazioni per indurre all'errore, nel post ci sono tutte.
    Detto ciò, un caro saluto e buon fine settimana.
    (Prendi atto che, per assicurarmi l'immunità nel caso sbagliassi, non ho fatto nomi).

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    1. Nomi non se ne fanno a prescindere. Diciamo che ci sono un paio di mie ammiratrici, come hai detto tu, che sono passate dall'altra parte della barricata. Il mondo è pieno di voltagabbana, dalla politica ai gatti mammoni, perché non nel web? C'è gente cui basta poco -una battuta molto goliardica e poco felice, ad esempio, o immaginare imbrogli di gente chi si nasconde dietro l'anonimato, dando un nome e un cognome a tale anonimo peraltro forzatamente immaginato- per dimenticare anni di quieta amicizia e affetto. C'è chi scrive post e post su un argomento, negando che di quello si tratti, accusando chi "non sta" (letteralmente e non si tratta di errore di battuta) di nostalgia e rancore, come se io possa avere nostalgia di chi si veste delle penne del pavone o rancore per chi si è chiamato fuori.
      Ignoro a quale delle due faccia riferimento il tuo ricordo. Con entrambe ho avuto felicissimi ed arguti scambi di battute e di idee. È stato quando stolidamente e -lo ammetto- da maschio mi fidavo di loro e le consideravo amiche.
      Ti ho risposto esaurientemente, micione.
      Anche io come vedi non ho fatto nomi, così lascerò tutto nel limbo del dubbio, almeno credo. Come si dice a Roma: chi cià la rogna se la gratti.

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  2. E facci pure qualche nome però dai.. il bloggeraggio è bello anche per questo... e a proposito di latinerie goliardiche mi vene in mente questa: Lustrami le scarpe!

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    1. Franco, ho detto già tutto a gattonero. Farei un torto a lui e a me medesmo -la i manca di proposito per dare un tono aulico e antiquo alla risposta mea- se adesso facessi nomi et cognomi.
      Io me ne ricordo un'altra: "cave canem da la pignatta, ficcace er gatto che viene meio er brodo". Non la sapevi, e no non la sapevi, non fare lo sborone:)))

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    2. Ma ficcatecete, si nun te despiace... Se mi ci dovessi ficcare, pria (aulica consentendo) de schiattà te ce piscio drento. Tiè!

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    3. E certo che me ce ficco! Nun te l'ho già detto che ciò l'anima der felino, der gatto? Però la poesiola parlava de gatto e no de gattonero e manco de sorcio. 'Nzomma era un pour rappeler.

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  3. Ah ah ah, Vincenzo!
    Quella del cave canem dalla pignatta non la sapevo!! :)

    Comunque, ognuno si costruisca il suo blog e i suoi lettori. Io sto bene con pochi (ma buoni).
    Non ho idea di chi tu stia parlando, ma fai bene a non fare nomi, la rete e' una piazza.
    Chi deve capire capira', e se uno non sa, vuol dire che non deve sapere...

    Invece, sai che con I Vitelli etc etc etc mi hai fatto ricordare i tempi del liceo?
    Ah, bei tempi! :)

    B.

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    1. Visto? Con "la ballata della fica e dei suoi suonatori" ti ho fatto ricordare la tua Uni patavina, con "i Vitelli" ti ho riportato ai bei tempi -tuoi, miei, nostri- del liceo. Adesso mi manca la favoletta per riportarti ai tempi di quando eri ancora una bambina bella e buona, e magari pisciona, per completare il ciclo. Mi fa piacere sai, perché so che certi ricordi sono i più belli, e più tempo passa meno sbiadiscono.
      Dunque sei una padovana o di quelle parti. Bene, bene, ma potresti anche essere una mangiagatti no? Comunque veneta, siora.

      Per quel che riguarda questo post sei d'accordo con me, come vedo. Proprio tu che difendi -giustissimamente- la tua privacy e la tua origine dagli assalti di chi come me gioca a fare l'impiccione, non potevi che concordare sull'assenza di nomi e di particolari.
      Chi "vuole" capire, capirà e poi ne faccia l'uso che le aggrada.
      Ciao splendida B. come ben detto e ben fatto.
      Buon fine settimana

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  4. Ad un amico caro dico solo questo: ti mando un bacio dalla tua amatissima terra e dal tuo mare. Quando torno raccontero'. Concludo con: "non ti curar di loro ma guarda e passa".

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    1. E cavolo se devi raccontare, e nei minimi dettagli, porcavacca!
      Accetto il tuo consiglio. Ma ho scritto il post non per invidia, nostalgia, rancore o rabbia per carità, solo mi dà fastidio quando la gente si presenta con la pelle rovesciata, e mi danno fastidio coloro che predicano bene e razzolano male. Tutto qui.
      Ciao sorella maggiore della sorellina di Maria.
      Un bacio.

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    2. Non e' proprio stata una visita di piacere. Oggi sono passata da Civitavecchia. La giornata era magnifica. L'ho salutata pure per te.

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    3. E te ne sono grato. Ma da Civitavecchia non si passa così. Forse stavi a Livorno e volevi raggiungere Roma per l'Aurelia, facendoti la litoranea; oppure hai visitato la Sardegna partendo magari da Genova e tornavi da Olbia o da Cagliari a Civitavecchia, direzione Roma. Provo a immaginare. Ma non è stata una visita di piacere, dici, e allora mi incuriosisce molto.
      Spero che ne parlerai magari in un post sul tuo blog.
      Lo aspetto, sorella maggiore della sorellina di Maria.

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    4. No, non ne parlerò sul mio blog. Sono andata a trovare mia sorella, l'altra. Era un fine settimana organizzato da tempo. Che per problematiche familiari hanno trasformato la vacanza in qualcosa di più serio. Lei e la sua famiglia abitano a Ladispoli. Ecco spiegato il motivo per cui domenica siamo andati verso la tua città. Abbraccio Enzo.

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    5. Ladispoli! Il mio primo amore l'ho conosciuta a Ladispoli per la "festa del carciofo". Avevo compiuto da poco venti anni. Le ne aveva quindici. Un gelato al cioccolato e limone, una passeggiata lungo la spiaggia deserta, e alla fine un bacio sulla punta del suo naso. Alla notte non riuscivo a dormire. Nemmeno lei dormì, me lo disse il giorno dopo.
      Si chiama Anna.
      Se la cosa è seria fai bene a non parlarne nel blog.
      Ciao sorellona. Abbraccio.

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    6. La fanno sempre la "fiera del carciofo". Mia sorella mi racconta meraviglie!!!

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    7. Sì, me lo ha detto mia nipote. Fanno delle mangiate praticamente gratuite con carciofini novelli che sono una delizia. Che mi perdo, mannaggia, che mi perdo!
      Ciao Sorella maggiore carissima della sorellina di Maria

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  5. Non c'era bisogno di fare nomi e cognomi, chi ti segue in tutte le tue diatribe "bloggonesche" ha capito alla perfezione a chi alludi .... ;)

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    1. Tu di sicuro, ma tu sei un muro: assorbi e non rimandi.
      Ciao bella, dov'eri?

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    2. Beh, a dire il vero tu sai che io non assorbo passivamente e che rimando, eccome, al paese da cui provengono chi ritengo se lo meriti..... ;)

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    3. Non penso che tu stia alludendo a me. Nel caso...andrò a visitare quel paese. Come diceva Alberto Sordi "ce stamo in tanti".
      :)

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    4. Parlavo in generale, ovviamente! Anche se io e te spesso ci siamo mandati a quel paese reciprocamente senza mezze misure! ahahahahahahahahahah

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    5. Appunto. Ma mandare a quel paese senza mezze misure secondo me è molto meglio che far finta di niente, non rispondere a mail, non commentare più e spargere notizie false come fossero coriandoli. Poi vantarsi di non aver mai detto bugie. Ah questa poi....

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    6. Fattene una ragione e volta pagina .......

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  6. Ciao Vincenzo!
    Hai anche tu la coda di paglia,siamo in due solo che a me han dato della coda di quaglia! hahaha,ma a ragione nostra che quando insistono a ravanare uno perde pure la pazienza anche se così facendo non si fa altro che scaturire in loro l'insistente voglia di provocare
    Buon fine settimana :))
    Baciiii

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    1. Non la chiamerei coda di paglia -tanto meno coda di quaglia, eddai troppo facile- ma certe cose danno fastidio. Vedi Claudia è una vita che io mi sento dire "ma quanto sei bravo! ma quanto sei intelligente!" da cretini che lasciano il tempo che trovano, ma anche da persone veramente in gamba che sanno quello che dicono e che soprattutto non hanno alcun interesse ad incensarmi. Ma io detesto l'adulazione e gli adulatori, ne diffido in genere.
      Ciò non significa che io personalmente non sappia quanto valgo. Me ne sono dato ampia prova in mille situazioni le più disparate. Eppure nessuno, ripeto NESSUNO mi ha mai sentito dire "io sono migliore degli altri". Ho detto e lo ripeto che io "appartengo alla categoria dei padreterni", ma questo ha ben altro significato e valenza. Non mi metto a decantare le capacità dei miei innumerevoli alter ego (ormai non li conto più), perché so che ci sono, che esistono e non devo essere io a decantarne le qualità. Sentire gente che sproloquia dall'alto -quale altura?- ed elargisce ad altri la grazia di un benevolo cenno di mano, come a dire "toh, schiavo, bacia sta mano e sii felice per i prossimi venti anni" non ci sto. Frasi come "non cercate di capirmi perché tanto non ci riuscireste" mi danno la nausea. Se questo tu lo definisci coda di paglia allora OK! ho una robusta coda di paglia, ma io penso di averla la coda come prolungamento delle vertebre sacrali, una coda forse luciferina, ma preferisco essere diavolo che minchione belante ed ossequiante.
      Viene a costoro voglia di continuare la provocazione? Ma se vanno dicendo che sono io a provocare.
      Sai che ti dico? Di quello che pensano e dicono je m'en fiche.
      Bacioni Claudia.

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  7. Vince',
    è vero, anche la televisione ci sottopone a questa moda di recuperare gli oggetti vecchi, dargli una "spolverata" più o meno "profonda" e rivendere poi guadagnandoci...
    il problema è che per colpa di tutti quelli che si stanno dando da fare per emulare la cosa, i prezzi di quegli oggetti stanno salendo...
    Andando invece più nel dettaglio... credo che tu stia dando anche troppo fin peso alla situazione; io penserei ad altro ;-)
    Un abbraccio

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    1. Infatti penso ad altro, Riccardì. Tuttavia mi viene l'orticaria quando mi trovo di fronte a tanta falsità. È più forte di me.
      Un abbraccio ricevuto e restituito con affetto.

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  8. Ciao Vincenzo.
    Sai che non voglio nemmeno capire di chi stai parlando?
    Chiunque sia, la cosa migliore da fare è avere un atteggiamento di massima indifferenza.
    Ma chi te lo fa fa` a roderti così?
    Ti abbraccio forte, baci.

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    1. Non merita la pena di capirlo, credimi. Non ho potuto fare a meno di esternare un disagio, come dicevo a Riccardo: odio certe sbruffonate e soprattutto odio chi si presenta con la pelle dell'agnello e poi non riesce a belare, ululando alla luna...
      Un enorme abbraccio, sorellina di Maria.

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  9. Ciao Vin, ripasso domani perchè ora sto crollando. L'attesa mi sta uccidendo.
    Comunque c'è qualcosa che non funziona nel mio o nel tuo blog, perchè non ricevo più l'avviso dei tuoi post. Prova a reiscriverti fra i miei followers.
    Intanto ti abbraccio.
    Notte!
    Cri

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  10. Nel mio funziona tutto, perché nessuno dei soliti frequentatori si è lamentato. Sono tra i tuoi followers e ci resto.
    Così stanca morta? Poi mi dirai.
    Abbraccio ricambiato.

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  11. Una goduria questo tuo post! Peccato che siamo in pochi, penso, a renderci conto di chi siano questi super blogger che inondano l'etere col loro sapere, sprizzano e spruzzano minchiate inteleettualoidi e hanno solo scoperto l'acqua calda.
    Io devo fare uno studio, attraverso della letteratura straniera, perchè sono convinta che non sia farina del loro sacco.
    Ciao Vin.
    Cri

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  12. Ti auguro un grande successo nella tua ricerca.
    Letteratura straniera? Sai che ci avevo pensato, ma non saprei da dove e da chi iniziare.
    Faccio il tifo per te. Ricordo che per aver una volta manifestato il mio dubbio circa uno scopiazzamento riguardo uno di questi blogger pseudo-intellettuali per un pelo il blogger non mi mangiava vivo.
    Ciao Cri.

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