giovedì 28 gennaio 2010

IL GIORNO DELLE S...CIOCCHEZZE

Non avendo ancora letto il Corriere della sera su Internet ho appreso la notizia da Monica Setta, la prosperosa conduttrice de "Il fatto", quella specie di ring del primo pomeriggio su Rai 2: Adriano Celentano propone di azzerare tutti i processi (tutti tutti o solo quelli del Berlusca? Non l'ho capito bene), per poi ricominciare tutto da capo. Tutto cosa? Il casino di adesso? Non è sufficientemente chiaro.
Ad ogni modo, andiamo avanti. Il 21 di questo mese ho scritto un commento sul blog del giorno di Fuma62, dal titolo "Licenza breve" in cui dal mio piccolo sostenevo più o meno quel che oggi il grande Adriano ci manda a dire. Mi rifacevo al mito di Alessandro Magno, che con un colpo di spada taglia il nodo di Gordio, ottenendo quindi dagli dei il permesso di impossessarsi dell'Asia. Dicevo però dal mio piccolo: prendiamoci otto o dieci anni di tempo; mettiamo fine a tutti i processi che possiamo, dopo di che basta, chi è dentro è dentro e chi è fuori è fregato. A quel punto si ricominci tutto da capo.
Non mi sembra che la mia ospite abbia preso la mia proposta tanto seriamente, né altri commentatori l'hanno fatto. Io comunque non avevo alcuna pretesa che se ne discutesse, né tantomeno che qualcuno applaudisse. Era chiaramente una proposta provocatoria, niente di più.
Sembra invece che Celentano faccia sul serio, perlomeno i presenti a "Il fatto" di oggi ci si sono accapigliati sopra con baldanzoso coraggio. Qualcuno ha proposto che Adriano Celentano rompa gli indugi e scenda nell'agone politico, che faccia insomma la sua parte da artista impegnato. Altri hanno detto che ci sarebbe una possibilità anche per Sabrina Ferilli, che già in qualche trasmissione televisiva sul terzo ha chiaramente espresso una sua posizione politica.
Sono tutti e due per il PD. Per par condicio bisogna urgentemente trovare un paio di artisti disposti a candidarsi per il PdL. Ci pensi Berlusconi in persona, che moltissimi attori, attrici, cantanti et similia conosce e frequenta.
Io non ci vedo niente di male; chissà che non sia meglio per i nostri politici un tantino stazzonati. Voglio dire che nel bel mezzo di una cagnara al Parlamento, come tante volte abbiamo sentito addirettura in diretta TV, una bella canzone cantata da Adriano Celentano potrebbe rasserenare gli animi; e se poi la Ferilli facesse in quell'aula ciò che fece alla festa per l'ultimo scudetto della Roma, correndo seminuda con un vessillo giallorosso in pugno, credo che riuscirebbe a portare l'entusiasmo alle stelle. Basterebbe darle una bandiera italiana per mettere tutti d'accordo. Applaudirebbero anche i leghisti, sono sicuro.
Ieri sera sul primo canale della Rai è andato in onda un film su Anna Frank. Non mi mè piaciuto.
Ho letto il diario tanti anni fa, non posso ricordarne le parole, ma la profonda scossa che diede alla mia anima quella la ricordo assai bene. Anna era una creature diafana, celestiale; esprimeva l'intima sofferenza sua e della sua gente con parole semplici.
Credo che sia difficilissimo trovare un'attrice in grado di rendere la leggerezza dello spirito di Anna. Fossi stato il regista avrei innanzitutto usato il bianco e nero che dà maggiori profondità nelle dissolvenze e non avrei mai inquadrato direttamente l'attrice protagonista. L'avrei sempre lasciata riprendere in controluce, con una fonte luminosa dietro, che ne mettesse in evidenza unicamente la silouette ed i contorni che avrebbero dovuto sfumare nell'infinito.
E poi niente urla, niente violenza, solamente sussurri, come le parole scritte nel silenzio di quel rifugio ad Amsterdam.
Forse non ne sarebbe venuto fuori un film commercialmente interessante, ma certamente migliore di quello che ho veduto ieri sera.

1 commento:

  1. Ribadisco quanto ho affermato a suo tempo da Fuma: ciò a cui aspira Berlusconi in realtà non è il "processo breve" bensì la "prescrizione breve" perchè sa benissimo che con gli attuali mezzi i processi non potranno mai essere conclusi nei 2 anni per il 1° grado, altri 2 per l'appello e gli ultimi 2 per la Cassazione! Purtroppo gran parte degli italiani non riesce ancora a capire quali sono le sue reali finalità! A Belusconi non gliene può fregare di meno dei processi degli altri, lui vuole semplicemente che si approvi un escamotage che gli permetta di non essere processato, e poter continuare così a delinquere tranquillamente.

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