domenica 28 novembre 2010

FREUNDSCHAFT VOM WEB

Hier stinkt es.
C'era puzza di vecchio dentro casa
e ho aperto una finestra.
È entrato il profumo del tuo alito
che non ho mai sentito.

Adesso fluttui qui dentro
amicizia di web, leggera
più leggera
ma non meno vera:
non ti ho mai toccato,
nie angefassen,
non ti ho mai parlato,
nie gesprochen,
non ho mai guardato
dentro ai tuoi occhi,
mai visto
la tua bocca muoversi
mentre che parli con me,
nie gesehen.

Non conta nulla la bellezza qui,
das spielt keine Rolle:
siamo tutti i più belli del mondo
dentro il web.
Non conta l'età qui,
das spielt keine Rolle:
siamo tutti i più giovani del mondo
dentro il web.
Wir sind ehrlicher:
siamo tutti più onesti
e più sinceri
dentro il web.

Aufwiedersehen
Freundschaft vom web.


Scritta stanotte alle quattro, e come poteva essere altrimenti, l'ora dei lupi mannari e dei poeti che non riescono a dormire.

12 commenti:

  1. Sia benedetta l'insonnia dei Poeti...
    Grazie di esistere. Anzi: DANKE! :D

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  2. Non conosco il tedesco ma di questa poesia mi è piaciuta molto l'idea di mischiare due lingue così diverse: un'idea originale che aggiunge un tocco di fascino e mistero alla poesia stessa, che già di suo odora del "fascino del personaggio misterioso" .
    Mi verrebbe spontaneo chiedere all'autore quale lingua ama di più, ma forse sono quesìti stupidi, essendo sicuramente possibile amare -magari in modo diverso ma ugualmente intenso- due lingue, così come due figli, due genitori, due donne, due uomini...

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  3. Nonnetto se l'insonnia ti fa scrivere ciò, continua a non dormire. :P

    Ciao fratellone Nerazzurro.

    LeNny

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  4. @ Nik. Ich bedanke mich mit Dir, per la benedizione sull'insonnia dei poeti. Felice l'espressione e anche la successiva, che -se non fossi vaccinato e stagionato- mi farebbe inorgoglire un po' troppo.
    Ho ragione oppure no a proposito di certe amicizie da web?

    @LeNny. Di motivi per non dormire di questi tempi ce ne sono a josa. Ne scelgo uno a caso e non dormo più.
    Per fortuna mi passa l'insonnia se scrivo poesie o tracce di racconti, che poi mi vengono niente male.
    Avrei un'idea per un gialletto tipo Avetrana in chiave surrealistica, ma penso sia un infamia per quella povera ragazzina.
    Vediamo come fare, mi piace troppo, porca vacca.
    Grazie assai fratellino nerazzurro.

    @Silvia. Cavolo, quando sei in forma si sente.
    Hai trovato l'originalità del mischiare due lingue così diverse per ribadire concetti. A me è venuta spontanea, poi ci ho riflettuto e l'ho lasciata.
    Metà della mia vita l'ho trascorsa qui, parlando quasi sempre solamente questa lingua, che -credimi- è bellissima nella sua estrema difficoltà. Non perdona: non puoi sfuggirle, ti inchioda a ciò che hai detto, perché la lingua dell'esattezza. Per noi italiani, per me romano, una gran fregatura. Pensa Berlusca qui che casino che farebbe.
    Sottolineo con tre linee rosse il finale della tua ultima frase, da "...essendo sicuramente..." fino a "...due donne...".
    Sono assolutamente d'accordo: è il vantaggio dell'essere artisti e dell'avere un cuore grande come il mio.

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  5. Se penso a com'ero prevenuto e ipernegativo, circa il web... l'esperienza di questi ultimi mesi mi ha arricchito in maniera incredibile: di calore umano, di spunti su cui riflettere, di gratuiti doni artistici... e in che altro modo lo potevo conoscere, uno scrittore-poeta-pittore, coetaneo di mio padre e interista, che vive in Germania?

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  6. Concordo pienamente. È capitato a me quello che dici tu: ero prevenuto, soprattutto perché io guardo la gente negli occhi quando ci parlo; loro ascoltano la mia voce e io la loro.
    Qui è tutto virtuale. Io ho usato il termine spirituale, perché meglio si adatta al mio modo di vivere le cose. Rimango sullo spirituale.
    Ho conosciuto persone meravigliose e qualche imbecille, ma questo è ciò che capita ogni giorno nella vita vissuta -normale per così dire- e che faccio io con gli imbecilli? Tronco il rapporto e amen.
    Ma le persone meravigliose non le scambierei con altre che incontro ogni giorno.
    Grazie Nik.
    È sempre una bella cosa colloquiare con te.

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  7. Iacoponi, se mi piazzi il berluschifo in un post così, mi spiazzi.
    Mi fa schifo anche solo sentirlo nominare.
    Mi fa schifo vederlo, ascoltarne la voce, saperlo al suo posto. Mi fa schifo persino la sola idea di scriverci sopra qualche cazzata, come ogni tanto facevo sul blog.
    Nessuna lingua al mondo può calzare il berluschifo pensiero, perchè lui è un bugiardo, e le parole hanno memoria.
    Lui si trova sempre a disagio, quando viene messo davanti alle sue stesse parole, scomodo come piedi infilati in scarpe strette.
    Per questo, i suoi giullari di corte hanno inventato e fabbricato delle calzature nuove, ad personam:
    "le parole dei politici valgono solo nel momento in cui vengono dette" (Rotondi dixit)
    Sai che quando sento queste BESTIALITA' mi sembra di vivere in un incubo?

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  8. scusami per essere uscita dal seminato, quell'uomo mi fa perdere il sentimento.
    ti prometto che appena mi ripiglio scrivo un commento più appropriato, okay?

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  9. Mano mano che leggevo il tuo penultimo commento ritiravo mani e testa dentro la mia felpa nuova. A "..in un incubo?" sembravo una testuggine in letargo.
    Poi è arrivata l'ultima e mi sono riavuto. Oddio, che spavento!
    In attesa di leggere "un commento più appropriato, okay" posso fare una piccola correzione alla mia risposta a te di ieri?
    Danke schön.
    Corrige:

    Indubbiamente una svista, o -se preferisci- un ripensamento.
    Non sono un politico, per cui le parole che dico NON valgono solo quando le dico, ma valgono SEMPRE, perché io dico quello che penso e penso quel che dico.
    OK?

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  10. Mi accorgo che non ha passato il Corrige, e allora che cavolo è stato?
    Repetita juvant: (da inserire dopo il corrige della precedente)
    Sottolineo con tre linee rosse il finale della tua ultima frase da "...essendo sicuramente..." fino a "...due uomini".
    Adesso ha un senso.
    Ogni tanto il mio PC fa cagate, come il suo padrone.

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  11. sulla riga -non falsariga, riga e basta- di Nik,
    solo un mezzo straordinariamente potente (e perciò pericoloso)come il web poteva farmi conoscere un brontolone che abita dalle tue parti (lo conosci?)
    ... tramite la lettura di un quotidiano online e la conseguente curiosità verso un ... nientepopodimeno che un ...addirittura un ... misterioso oggetto!

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  12. Alcuni anni fa una ragazza molto in gamba ha incrociato la sua esistenza con la mia.
    Mi definì "oggetto esotico". Lì per lì ci sono rimasto un po' di cacca, ma rivisitando dopo anni quel suo apprezzamento lo trovo interessante.
    Il tuo lo è "e lo era" da subito.
    Ammetterai però che io non faccio il misterioso: ho sempre odiato quegli atteggiamenti da bel tenebroso, li trovo ridicoli.
    Ho scoperto col tempo -col tanto tempo trascorso ormai- che se mi presento nudo per come sono, faccio più effetto. Vallo a capire il perché.

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