giovedì 20 febbraio 2014

ER CUPPOLONE

I romani de Roma chiamano così la cupola di San Pietro, la più grande al mondo si dice, di certo la più famosa e la più ammirata. Michelangelo riuscì a superare in bravura e in ardire Brunelleschi, che gli aveva lanciato la sfida edificando la cupola della Cattedrale di Firenze e nessuno dopo osò il confronto col Buonarroti. Fino ai giorni nostri quando è stato costruito un cuppolone almeno quattro volte più grande, una cupola cioè dove sono contenute altre quattro grandi come er cuppolone de San Pietro.
Non ha niente a che vedere con quella palermitana, demolita da Falcone e Borsellino che, rimettendoci la vita, hanno smantellato la cupola di Totò Reina "o curto". Questa è ben più solida e nessuno si azzarda ad intaccarne le fondamenta.
Ho riflettuto a lungo prima di cimentarmi con un tema del politichese, dove sono un nanerottolo, un incallito perdente,uno che non capisce niente, uno inesorabilmente perso come argutamente ha sostenuto Silvia commentando un post che Zio Scriba aveva dedicato a me.
Ma quello che sta succedendo a sud delle Alpi è cosa talmente grave e misteriosa che tutti, operai e ingegneri, maestri e alunni, medici e pazienti, cretini e intelligenti hanno il dovere di intervenire e dire la propria, anche i poeti, anche gli artisti, anzi soprattutto quelli. Perché la parola politica deriva da due lemmi dell'antica lingua di Omero, il sostantivo pòlis e il verbo tiunkàno che insieme significano adoperarsi per la città,cioè per la collettività, e quindi tutti noi dovremmo partecipare e non guardare da un'altra parte e pensare solo a riempirci la pancia.
Avevo immaginato di intitolare il pezzo "la congiura dei Pazzi", una cosa prettamente fiorentina con tradimento e tentato assassinio del capo, ma sarebbe stato troppo facile equivocare e cadere nel pecoreccio.
Rimaniamo pertanto fedeli ar cuppolone, a questa enorme cupola a quattro.
"E chi so sti quattro?" mi chiede il mio popolo.
Innanzi tutto le varie Mafie, e cioè quella tipica siciliana, la Ndrangheda, la Camorra e la Sacra Corona. Non hanno perso colpi, anzi si sono rinforzate meglio organizzate e nei casini si muovono sempre più tempestive e precise di tutti.
Poi la Massoneria, che zitta zitta si è ormai infiltrata nella linfa dello Stato e ne tiene per buona parte le fila, soprattutto nelle alte sfere delle Forze Armate.
Terzo il Vaticano. Basta rivedere e rileggere con calma gli avvenimenti degli ultimi anni. Dagli scandali dello IOR, alla spalmatura di cemento sulla pedofilia di cardinali vescovi e preti fatta dal Papa polacco, alle dimissioni forzate del Papa tedesco, alla difficoltà di Francesco di aver ragione della Curia, riottosa e ribelle.
Infine l'ultimo quarto der cuppolone: la politica. E qui ha inciampato il somaro che aveva un basto carico di zavorra pesantissima.
Dopo due governi del Presidente ci si sarebbe attesa una nuova legge elettorale e nuove elezioni per eleggere democraticamente -a furor di popolo- il capo dell'esecutivo e l'esecutivo stesso. Invece è uscito fuori il più squallido papocchio all'italiana, che nessuno, nemmeno i malpensanti irriducibili come me, avrebbero potuto immaginare. 
L'ultimo arrivato, troppo giovane, troppo piacione, troppo facile di linguaggio, troppo imbonitore da villaggio, troppo poco eletto dal popolo sovrano, troppo poco deputato, troppo qui e troppo là, con una congiura di palazzo, che puzza di Prima Repubblica e della DC di Fanfani, Forlani, Andreotti e De Mita, elimina il proprio primo ministro e si sostituisce a lui. E il nostro bravo Presidente, che era sicuramente d'accordo, avalla lo scempio, tanto sta arrivando Sanremo 2014 e si sa che gli italiani hanno cose ben più urgenti da seguire.
Insomma in questa nostra bistrattata e strafottuta Patria, dopo che un istrione nano ingrifato come un porcospino in amore ha dominato per 20 anni; dopo che un pagliaccio di bassa lega aggrega intorno al suo turpiloquio il 25% dell'elettorato, adesso avrà l'onore di avere un venditore porta a porta di casseruole usate a scombinare tutti i giuochi, a tirare i fili di altre marionette, che -dice- si inventerà lui giorno dopo giorno per allestire il più grande spettacolo pirotecnico nella storia della Repubblica.
Ma chi gli dà credito, chi gli crede?
Come si può credere a un uomo che finora ha detto solo macroscopiche bugie; che ha dichiarato ai quattro venti di non volere la poltrona di Letta; che ha urlato in TV "Mai a Palazzo Chigi senza elezioni"; che dopo aver parlato di nuova legge elettorale subito e poi elezioni il prossimo anno ora ciancia di governo di legislatura fino alla naturale scadenza del 2018, visto che adesso su quella poltronissima va a piazzarci le sue chiappe; che fa uso del populismo più becero tipo riunioni della direzione del PD di prima mattina alle ore 7, come se la gente non sapesse che fino alle 9 c'erano il cappuccino, i cornetti e la lettura dei quotidiani sportivi; che pensa di capovolgere la politica del Paese usando la stessa maggioranza che aveva il predecessore, che lui stesso accusa di non aver concluso niente; come credere a un uomo simile? Si può credere a chi strombazzava di voler rottamare e poi ha tolto dai rottami Berlusca ricollocandolo al centro della scena politica?
Una domanda mi incalza: chi c'è dietro questa straordinaria scalata di un semplice sindaco? Quali poteri lo sorreggono e lo spingono? Chi lo sponsorizza così solidamente?
Siamo maggiorenni, vaccinati e non crediamo ai miracoli, né a salite impetuose avvenute in modo onesto -non in questa nostra Italia per carità- in virtù di capacità più o meno nascoste, e qui oso dire troppo nascoste.
E poi qual'è il suo piano? Quale la sua strategia? 
Mi permettete di azzardare un pronostico? Grazie.
Farà fuori Alfano e il NCD alla prima occasione e riciclerà Forza Italia.
Ma non vi preoccupate: lo sanno tutti che io di politica non capisco una mazza.



























4 commenti:

  1. Ci spero proprio che tu di politica non capisca una MAZZA! Altrimenti saremmo fregati per l'ennesima volta, questa volta da un 'pupo' assai mediocre.
    Amavo la politica, nonostante le delusioni e i dispiaceri. Questi ultimi anni sono stati un incubo e mi sono fatta un blog per sfogarmi, ma ora basta :ciò che sospetti è talmente credibile e possibile che ho deciso di mandare tutti quanti a farsi fottere.
    Chi vivrà vedrà ., tanto io non sarò tra questi perchè ci vorrà troppo tempo per tirare 'sto Paese fuori dal guano.
    Cristiana

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  2. Gli strombazzatori di sentenze mi hanno sempre dato fastidio. Che differenza c'è tra Renzi e Grillo? Tutti e due parlano di rifare tutto da capo. Adesso vediamolo all'opera sto Scipione fiorentino e vedremo se ci porterà a Zama oppure a Canne.
    Io ho il massimo sospetto delle ascese fulminee. Napoleone Bonaparte sta sepolto al Pantheon di Parigi; altri non ce ne sono stati.
    Non credo al successo dovuto al bacio della Fortuna: di solito non bacia sulla fronte ma sul culo e addio roba nostra.

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  3. Ciao carissimo Vincenzo,
    Una cosa voglio dirla, tra Michelangelo e Brunelleschi, preferisco...
    entrambi ovviamente, secondo me si son messi d'accordo per fregarci tutti.
    In quanto a politica tu ne sai sempre una più del diavolos.
    Ti abbraccio, ciao.

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  4. Adoro entrambi anche io. Le due cupole sono favolose. Ma quando sono salito fin dentro la palla che sorregge la croce -fino a una trentina di anni fa si poteva- e mi sono reso conto che il tempietto lá sopra ha l'ampiezza di una chiesa di paese, sono reso conto della mostruosa bravura del Buonarroti, che aveva fatto una cupola senza trabeazioni, almeno quattro, come fino allora -Brunelleschi compreso, da qui la sfida- era codificato. Uno studio della fisica incredibile per i tempi.

    Tu dici che io ne sappia in politica una più del diavolo? Molti sostengono che io sia un total deficiente e forse quelli se ne intendono più di me e di te.
    Ciao.

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