SOTTO UN SOFFITTO DI PIOGGIA
È come camminare
sotto un soffitto di pioggia,
spostarsi dentro un cubo d'acqua
falsando momentanee trasparenze,
fiato che appanna i vetri,
non lascia vedere
la strada delle cattive intenzioni
ma solo fluorescenze ingannevoli
e dolorose.
Qualcuno ti chiama.
Tu cerca di sapere il perché.
(Scritta il 4 febbraio alle ore 03,17
per il compleanno di Anna Maria)
Spero che tutti noi prima o poi riusciremo a sentire il perché veniamo chiamati, per uscire da quel cubo ovattato di acqua e lenti movimenti...
RispondiEliminaBella, come sempre^^
Moz-
Spero di sentirlo anch'io quel richiamo e di riuscire a rispondere in tempo.
EliminaAuguroni alla signora! :-)
RispondiEliminaGrazie a nome suo.
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