giovedì 5 maggio 2016

EPILOGO

C'è stato chi, in un commento al mio post "Lettera famigliare" ha scritto che mancava qualcuno, volendo forse alludere ad AnnaMaria. Non è mai mancata in questo mezzo secolo.
Questo "Epilogo" è dedicata a lei nel nostro cinquantatreeimo anniversario.



Un giorno, penso, arriverò a fermarmi
in questa lunga, estenuante corsa senza traguardo;
e tu sarai già lì, pronta a ricevermi
col tuo sorriso arioso dentro gli occhi.
Arriverò sfinito ed ansimante
un attimo prima di morire, spero.
Dicono che in quel momento
breve ed eterno,
la vita ti ripassa davanti agli occhi tutta intera:
senza pietà gli errori e le menzogne,
i tradimenti e i delitti,
forse anche le gioie,
e tu sei la vittima e il boia,
protagonista e spettatore,
ma non puoi alzarti ed andartene
se la recita non ti piace.

Non so se è vero; comunque a chi ha saputo
accanto a me soffrire senza negarsi mai
lascio la poltrona di centro in prima fila.

Non credere di conoscere la storia,
non ti distrarre, c'è molto che non sai:
anche la strada che facemmo insieme,
e di cui tutto conosci, pietre polvere e sangue,
la nostra immensa parabola infinita
è diversa
se la racconti tu,
forse più sobria,
ma questa volta li racconto io
i miei giorni ed i tuoi,
proprio a mio modo
come li ho vissuti,
senza ritegno e pieni di ironie,
insieme a te,
che mai capisti il gusto
della battuta secca e mozzafiato.

"Sei come tutti i romani.
Solo scherzi sai fare. Non sai parlare
una volta seriamente?"

Parlare seriamente non so cosa voglia dire.
Ridere seriamente, questo so; e piangere;
forse anche morire, fra un po' vedremo.
Per ora ti sia chiaro che della mia vita
io tutto ho regalato, niente rubando,
e niente mi fu dato se non da te.
Io ho sempre interamente interpretato
solo il mio ruolo: 
protagonista o no il personaggio mio
non l'ho tradito mai.
Non mi piaceva neanche molto, devo dirlo;
ma tutti gli altri che potevo avere,
solo cambiando il lato della faccia,
mi piacevano anche meno.
Questo era onesto, questo era sincero;
viveva intensamente
momenti belli e brutti senza scegliere mai,
e niente compromessi o mezzi toni.
Pittore e ancor poeta, padre e marito,
fratello e figlio,
tagliato da una creta che era acerba,
su cui non piovve mai,
tale io mi feci
e tale io mi conosco:
dovessi cominciar tutto da capo
non cambierei una virgola, 
nè un punto.

In particolar modo
gli errori, i peccati, i cattivi pensieri,
tutti insieme vorrei riavere,
perché quella del peccatore protervo non pentito
fu la mia parte più seria,
fu la mia parte più vera:
vivere rifiutando tutti i falsi
catechismi,
e le melense balordaggini di chi
sapeva tutto, e tutto
aveva previsto e prevedeva.

E sopratutto mi sarebbe assai caro
tornare indietro a quando ti ho incontrata,
quando tu ti lasciasti
scegliere da me
avendomi già scelto.

La gioia di sentire al primo ballo
dopo un attimo
che tu adeguavi il tuo agile passo
al mio goffo da orso,
il braccio destro tuo sulla mia spalla
sinistra, e la tua mano
mi sfiorava il collo,
quasi per caso.
Fu quella volta credo
che io ti dissi:

"Penso che diventare vecchio
accanto a te
sia la cosa più bella
che possa capitarmi".

E tu ridevi
e ti vibrava tutta la schiena e i fianchi
nelle mie braccia e il ventre,
che al mio aderiva,
trasmettendogli l'onda del tuo riso.

Una vita intera abbiamo avuto
di liti e zuffe e amori
senza fine,
e musi lunghi
e silenzi di mesi;
mezzo amanti e mezzo antagonisti,
coniugi forse mai,
procreatori di molti figli,
sol nel sonno tranquilli.

Io e te, statue antiche
e prosciugate
dal sole;
ognuna nel proprio canneto,
le nostre corone di fiori
e di insetti parallele,
si toccano qua e là.



Maximiliansau, 5 maggio 2016

***













23 commenti:

  1. Dichiarazione d'amore che commuove. Specie chi, come me, è lontano da questo quieto percepire, da questo vasto spargere amore, da questa visione totalizzante di amore domestico, trasformato in intero universo.

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    1. Bello, ben scritto, mi piace.
      A me è riuscito d'istinto, senza studiarci tanto sopra, ma ho avuto davanti ai miei occhi l'esempio di due meravigliosi maestri, mio padre e mia madre.
      E poi AnnaMaria ci ha messo tantissimo di suo.

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  2. Annamaria è stata molto fortunata, come i tuoi figli...avercelo un marito, padre così.
    Dirti che "l'Epilogo" alla tua lettera familiare è meravigliosamente tenera e sincera, è scontato, per me. Ci sono alcuni passi, che davvero mi colpiscono, perché trasudano amore pur ammettendo che, la storia tu la racconti in modo diverso da Lei...penso che stare 53 anni insieme sia un viaggio nella vita non da poco...dovresti tenerci lezioni, a noi scombinati nell'amore, che ci aggrappiamo a scialuppe più che camminare mano nella mano nel sentiero della vita...Vincè ti auguro una vita ancora lunga e sopratutto restami amico :)

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    1. Penso proprio di essere stato io molto più fortunato di lei. Oggi la guardavo muoversi dentro una casa piena di gente -la nostra gente, la nostra tribù- veramente felice. Lei non te lo dice ma te lo fa capire. Sono i suoi occhi che parlano.
      Sì, sarebbe certamente molto diversa raccontata da lei, ma alla fine l'epilogo sarebbe lo stesso: arrivare a questa età amandoci, senza bisogno di dircelo.
      Lezioni? Non ne posso dare. Forse abbiamo avuto un gran culo AnnaMaria ed io.
      Posso rivelarti quello che ritengo sia il nostro segreto: niente bugie; verità sbattuta in faccia; litigare a pieni polmoni, mettendoci dentro l'anima; ma una volta dentro il letto aspettare che sia lei ad avanzare un piede e qualora non lo faccia, avanzare uno dei miei. Ha funzionato.

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    2. :)
      uhm...non è male il tuo segreto ;)

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    3. Sì, niente male. L'ho passato ad un paio di amici miei che avevano sempre problemi. Mi hanno detto che la situazione è migliorata. Insomma funziona. A te che sei donna dirò ciò che mia madre raccomandò ad AnnaMaria quano ci sposammo: "Ricorda sempre che l'amore del proprio marito si conquista a tavola e si mantiene a letto".
      Mamma cucinava malissimo, ma papà non se ne è mai andato. Faccio le mie deduzioni....
      :))

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  3. Un bella dichiarazione d'amore, ti faccio i miei complimenti.
    Saluti a presto.

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    1. È una constatazione d'amore e di vita vissuta, non come veniva ma sempre cercando di dominarla ed assoggettarla alla nostra volontà. Qualche volta andava dritta, qualche altra volta invece buca, ma eccoci ancora qua con un immutato entusiasmo.
      Grazie del tuo contributo Cavaliere.

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  4. Un traguardo di tutto rispetto , un cammino lungo un sentiero a volte tortuoso, ma tu m'insegni che se non fosse stato così sarebbe stato un percorso piatto e monotono.
    Beata quella donna che ha ispirato le tue parole, anche se mi permetto di dire, per come ti conosco, che vivere accanto un "elemento" come te non deve essere stato sempre facile.
    AUGURI di cuore a tutti e due.
    Cri

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    1. Credo di potermi vantare che con me la monotonia una volta arrivata alla nostra porta abbia subito cambiato domicilio. Fare quello che ci passa per la testa senza pensare che giorno, che mese e che anno sia. è stato il mio modus vivendi. Cioè meglio vivere lla giornata che programmare anche le soffiate di naso.
      Mi conosci no? Vivere con un "elemento" come me è stato veramente una prova di maturità classica e scientifica protratta per 53 anni. Ce l'ha fatta. Brava lei.
      Grazie per gli auguri.
      Vin

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    2. che bellissima poesia.

      auguri di cuore

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    3. Fai un piccolo sforzo e -per come ti conosco- ce la farai anche tu ad arrivare a questo traguardo.
      Grazie per gli auguri.

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  5. Auguri vivissimi per il traguardo e soprattutto per la qualità che ci hai messo per raggiungerlo (ne sono sicurissimo), utopico in questo terzo millennio.

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    1. Grazie Francé. Utopico? Noi siamo stati fidanzati tre anni ed abbiamo pensato un anno intero se potevamo sposarci oppure no. Al giorno d'oggi decidono tutto in due settimane, tanto c'è il divorzio....

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  6. Voto: 10 e lode (parlo anche a nome di Anna Maria!)

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    1. AnnaMaria ringrazia per il punteggio. Io le faccio da spalla.

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  7. Auguri a tutti e due: qui mi sembra giusto non aggiungere altro

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  8. E non sollevare un vespaio di polemiche...giustissimo!
    Grazie anche a nome di AnnaMaria.

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  9. Ma che bello Vincenzo!
    Ho letto tutta la tua vita in queste semplici ed esperte parole.
    Non potevo commentare se non leggevo bene, quindi ti prego, perdona il mio ritardo.
    Abbraccissimi mio speciale amico!

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    1. Che bello ritrovarti qui, sorellina di Maria.
      Sono contento di rileggerti e ti perdono il ritardo
      a prescindere.

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  10. Che bella lettera...meravigliosa! Piena d'Amore di quello vero, del primo incontro e di tutta la vita! La verità e le liti uniscono quando alla base c'è unione. Per il resto ogni commento mi sembra superfluo, mi sembra aggiunga un inutile di più a ciò che hai detto. Bellissima descrizione del vostro amore!

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    1. Sei sempre acuta, come nelle tue poesie, che andrebbero lette come le poesie dei cantori di una volta, con l'accompagnamento del suono della lira o del liuto.

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  11. Ma che dolce e bella questa tua poesia ...quasi fosse una storia d'amore ...di una vita vissuta insieme con tutto i colori e le sorprese che si trovano durante il cammino ...molti tuoi passi sono colmi di delicatezza.. amore per questa donna che ti sta accanto da cosi tanti anni ...complimenti a tutti e due ...siete meravigliosi ...un abbraccio Enzo... ti prego di scusare il mio ritardo

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