domenica 12 agosto 2012

MONDO ANTICHISSIMO, ANTICO E MODERNO

Scartabellando tra le segrete cose di mia madre, che tengo gelosamente custodite e sotto chiave, ho riesumato antiche vestigia di un'epoca appartenente al passato millennio. 
Osservino lor signori le date di esecuzione dei brani, tenendo presente che la mia data di nascita è il 9 febbraio 1934.

Ecco la filastrocca da cui tutto incominciò, e dalla quale qualcuno -leggi mia madre- capì le tendenze del bambino che aveva messo al mondo in una notte fredda e tempestosa.

Canta il gallo
ogni mattina,
la preghiera
ogni sera,
i tuoi occhi
mamma
tutto il giorno,
le favole di nonna
per addormentarmi,
gli scherzi di Lito
alla zia Giulia
per svegliarmi,
e papà mi porta
il Corrierino
ogni sabato, 
ma dove sei papà
gli altri giorni?

Scritta a Civitaveccchia nell'aprile 1942.

Questa è la mia prima poesia

Non venite a trovarmi:
io non abito più qui.
Non chiamatemi più:
io sono in viaggio
e sto solcando il cielo.
Non aspettate il mio ritorno:
io sto tanto meglio quassù.

Scritta a Valentano, in sfollamento da una città devastata dalle bombe aeree americane nel settembre 1943.

E questa è la mia ultima poesia, scritta a Maximiliansau il 29 luglio 2012, alle ore 22,30

SQUARCIO  DI  LUNA

Squarcio di luna alla fine di luglio,
trasuda luce dalle punte aguzze delle foglie
di granoturco là, dietro i binari
della ferrovia. Un latrato lontano, una sirena
ingoiata dal buio e per il resto della notte
silenzio immaginoso di lontananze.

Grazie per la lettura.

16 commenti:

  1. Prego. Solo una cosa...ma che tu madre te leggeva la Divina Commedia quanno t'aspettava?...Troppo belle ste cose, e pensà che eri pupetto...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I miei due fattori avevano appreso da qualche parte -un mistero non quale, ma come, visto che certi esperimenti venivano già allora fatti in Inghilterra, che Radio Londra ancora non esisteva e che nell'Italia fascista vigeva l'autarchia dato che la Società delle Nazioni, l'ONU di allora, non ci vedeva di buon occhio- avevano appreso dicevo che bisognava parlare spesso al nascituro perché imparasse le voci dei genitori. E allora il mio papà mi cantava brani operistici -da qui forse la mia passione per l'opera lirica- e mia mamma mi leggeva dai suoi scrittori e poeti preferiti. Non Dante, Mariagrà, ma Pascoli, D'Annunzio, Carducci e il suo amato Baudelaire dai suoi "Les fleurs du mal". Il fatto è che io non trovo niente di pascoliano, carducciano, baudelairiano né tantomeno dannunziano in quel che scrivo.
      Boh, mamma era imbevuta di letteratura e desiderava tanto che suo figlio diventasse uno di quelli che lei prediligeva. Papà invece fu felicissimo quando si rese conto delle mie qualità di pittore, che mostrai molto prima: il mio primo disegno prospettico è del 1936. Era anche quello nei carteggi di mamma, ma quando è morta è sparito insieme a tutti gli altri miei disegni infantili. Ho sempre avuto il sospetto di dove siano andati a venire, ma so chi commise il furto e perché li conserva gelosamente, e so che lo fa per il bene enorme che mi vuole, e la perdono.

      Elimina
  2. Eri già (e lo sei rimasto) un 'mostro'!
    (E la brevità del commento deve dirti quanto sono convinto di ciò; quando non si hanno parole, si resta a bocca aperta, e si tace).
    Ciao, buona settimana di mezz'agosto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già: ero un mostro da piccolo. Peccato che mi sia guastato col crescere. Adesso sono un "Monstrum" nel vero senso del latino, cioè "cosa da mostrare" agli altri con un etichetta appiccicata sul petto "non fate pure voi la stessa fine".
      Che se sente che sto un po' basso cor morale stammatina?
      Grazie assai di avermi letto e di avermi così ultrabenevolmente commentato -vale puro pettè Mariagrà- e buona settimana a te di mezz'agosto, micione.

      Elimina
  3. Le poesie infantili sono belle perchè spontanee e dirette. Anche i temi delle elementari: quelli di mia sorella K. , a rileggerli, ti sbellichi dalle risate, per l'ingenuità della fattura e del contenuto.
    Mio figlio era concreto: "la mia mamma mi è simpatica quando mi cucina l'arrosto"
    Mia figlia, descrisse un'anziana vicina di casa in tono inizialmente cortese e neutrale, ma la chicca fu il finale: " ... Io credo che il gatto che è sparito l'abbia ucciso la Paolina"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le poesie infantili non immaginano altro che il papà e la mamma come lettori, in fondo sono scritte per loro.
      Ma la seconda era scritta per me solo, per questo l'ho chiamata la mia "prima" poesia. Desideravo morire come quel ragazzino amico mio che avevo visto estrarre morto dalle macerie della sua casa, distante soltanto 200 metri dalla mia.
      Tutti i bambini scarabocchiano e tutti scrivono poesiole o raccontini o solo pensierini, come quello gustosissimo del gatto assassinato dalla Paolina; bisogna poi vedere cosa rimane quando sono adulti di questa loro capacità di espressione poetica.

      Elimina
  4. Il fatto che ti eri immedesimato nei tuoi coetanei morti sotto il bombardamento l'avevo intuito a prima lettura, poi mi sono dimenticata di aggiungerlo nel commento :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi ero appunto chiesto: deve essere ben stanca se non si è accorta del pathos della mia "prima" poesia. :)
      Come mai non ha solleticato la tua sensibilità e il tuo acume quell' "immaginoso", che non è da tutti i giorni? E neanche tutte le notti riesco a scrivere versi così intensi.:)))

      Elimina
  5. il silenzio immaginoso di lontananze , in effetti, è una bella immagine :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ok, ok! Adesso basta con gli applausi, mi fai diventare rosso...che col nero che ho dentro per la rabbia di una certa faccenda mi camufferebbe in milanista...oh Dio mio no!
      :)))

      Elimina
  6. Ciao Vincenzo!
    Rimango incantata leggendo queste meravigliose righe,Poesia vera,tua Madre doveva essere una gran Donna e tu conservi con cura il suo ricordo,condivido pienamente il pensiero di Megghi quando si è bambini tutto viene "assorbito" imparate i sentimenti sono talmente amplificati che i pensieri si trasformano in parole scritte uniche e rare
    Buona giornata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ben arrivata nel gruppo! Non siamo in tanti ma ci sentiamo comodi e ci vogliamo bene -ma non è il "volemose bene" che si dice a Roma, no, no-.
      Mia madre non era probabilmente una gran donna, ma era l'unica che avevo e l'unica che volessi avere. Mi capiva sempre, pure troppo, voglio dire quelle cosette che tutti anche da grandicelli si vorrebbero nascondere lei le scopriva guardandomi dentro gli occhi.
      Non ha assecondato la mia passione per la pittura perché era convinta, chissà perché, che i pittori fossero tutti dei gran morti di fame. In compenso ha aiutato e alimentato la mia tendenza a scrivere, dandole grande importanza.
      Sono stato sgarbato, supponente, presuntuoso, maleducato e strafottente con lei quando ero ancora in casa, diciamo dai miei 14 ai miei 25 anni. Adesso mi prenderei a calci nei denti per averlo fatto. Per la legge del contrappasso oggi qualche figlio -due su quattro- mi trattano più o meno così.
      Mi sono lasciato andare, come tutte le volte che mi costringo ad arare il campo del mio passato.
      Di nuovo benvenuta e buona giornata anche a te.

      Elimina
  7. Ho fatto bene a precipitarmi qui, solleticato dalla curiosità. Quelle poesie infantili sono a dir poco meravigliose, grondano tenerezza e intelligenza e sensibilità. Non aggiungo complimenti per l'ultima adulta, perché quelli sono scontati.
    Grazie?
    Ma grazie a te! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai che quando sono saltate fuori -cercavo un'altra cosa, ma mi sono ritrovato tra le mani una busta commerciale rossa con su vergate poche parole con la inconfondibile e mai dimenticata calligrafia di mamma, e qui tu mi capisci, "poesie di Enzo"- ho fatto un salto?
      Ho aperto con un cuore piccolo così e le ho rilette. Dentro di me risentivo la mia voce di bambino, o credevo di risentirla ma fa lo stesso, che le leggeva a mia nonna, al mio papà, al mio fratellone Dado e naturalmente alla mia mamma.
      Quello era il mio pubblico, e io mentre leggevo sbirciavo ogni tanto per vedere se gli occhi di mamma -perché proprio quelli?- brillassero. E brillavano sempre.
      Ma si sa "qualsiasi scarafone è bello a mamma sua".
      Grazie a me? Questo è bello, mi piace Nik.
      A proposito, quasi dimenticavo: buon rientro.:))

      Elimina
    2. A proposito di rientri, ma tu quando parti per l'Italia?

      Elimina
    3. Sabato mattina. Faccio la metà del viaggio e arrivo fino al Chiemsee, un lago bavarese, dove pernotto e ceno in un locale greco a base di trota di Cipro, una trota marittima cotta alla brace: credimi, una delizia.
      Al mattino seguente, dopo una lauta colazione alla tedesca, partenza per Bibione (Venezia), dove rimarrò fino al 31 del mese, ospite di un hotel con belle camere e pergolato e una cucina sontuosa. Con spiaggia privata, ombrellone e due sedie a sdraio incluse nel prezzo, che non è da capogiro.
      Il 31 prima delle 10 sbaracchiamo e ci rechiamo a Cervignano del Friuli, penso ancora un un altro albergo dove già abbiamo soggiornato gloriosamente.
      Per mangiare andremo in un ristorante sulla strada per Grado, dove fanno dei piatti di pesce favolosi.
      Per uno nato a Civitavecchia, che per tutto l'anno vive lontano dal mare è una bella prospettiva.
      Rimarremo un po' di tempo, andando anche a rompere le balle a mia figlia di tanto in tanto, a mio genero -il migliore del mondo- ai miei nipoti e a Dido, il cane innamorato di una cagnetta che non gliel'ha mai data e mai gliela darà. Un cane umano tanto è intelligente, ma sfigato come la rogna. Un giorno che la cagnetta ci stava è arrivato un cagnone che a momenti gli staccava una coscia con un morso, Mentre Dido guaiva come un pazzo lui si faceva la cagnetta. Quanto ingiustizia c'è nel mondo, amico mio caro.
      Tornerò in sede, cioè qui, non prima del 10 settembre, in tempo per i compleanni di mio figlio e dei miei due gemellini.
      Ti penserò. Vi penserò, ma non avendo ancora comperato un portatile mi limiterò a pensarvi, a meno che....non mi capiti sotto mano un PC qualsiasi.
      Ci si risente comunque.
      Ciao Nik e di nuovo, ben tornato nel mondo dei migliori! :)))

      Elimina