martedì 30 luglio 2013

GELO

Gelo addosso
come febbre malarica.
Nebbia
davanti agli occhi,
nebbia dentro il cuore.
Sapore amaro
di terra marcita in mezzo
ai denti, la mastico
e la inghiotto:
è la mia vita che se ne va,
che mi abbandona,
delusa di me,
imbestialita contro
di me.

12 commenti:

  1. Gelo è anche il titolo di un bellissimo libro di Thomas Bernhard. E' un libro "glaciale".

    Un po' come la tua poesia.

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    1. Sì, è glaciale, ma almeno è poesia e non prosa in versi. E poi è spontanea: ho rovesciato la mia anima ed è uscita questa.

      Visto che ho corretto tutte le altre (meno "amore e odio")?

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  2. Seguendo da poco il blog di Silvia, ho letto molti tuoi commenti, così ho pensato di venire a curiosare, questa poesia sembra proprio descrivere lo stato del mio anziano papà, hai saputo cogliere sfumature che forse non avevo voluto o saputo cogliere. Grazie, anche questo aiuta a cercare di essere sempre pazienti. Brunella

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    1. Se questa mia poesia porta a comprendere meglio la desolata a volte situazione di un anziano genitore, vuol dire che ho speso bene il mio tempo stanotte e non ho parlato al vento.
      Ben entrata Brunella. Continua a seguire Silvia e il suo blog: scrive veramente bene.

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    2. Grazie ancora, continuerò a seguire anche te, buona serata Brunella

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    3. Ci si rincontra allora, tutti qui su questo schermo!
      Buona notte Brunella.

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  3. mi piace che per una volta tu ne abbia postata una sola,
    preferisco i piatti unici alle "rimpinzate" :)
    di questa poesia mi piace l'ossimoro dei primi due versi:
    gelo febbricitante, tipo ghiaccio bollente.

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    1. Hai ragione tu: meglio i piatti unici, se sono buoni.
      "Ghiaccio bollente" era una delle mie canzoni preferite, ai miei tempi ruggenti, la cantava Dallara.
      Ossimoro, che bella espressione!
      è nata con quell'ossimorp sta poesia, mentre stavo a letto e mi sono alzato di corsa per trascrivere quelle prime parole. Poi è venuto il resto.

      PS. alla fine ho pensato per un istante -solo per un istante- a tuo padre e mi è venuto il magone.

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    2. Riguardo al tu P.S. sappi che ci avrei scommesso e concordo totalmente, perchè è lo stesso stato d'animo che ho provato io!

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    3. Ti sei portata il portatile in vacanza oppure sono già terminate le ferie? Spero proprio di no e che tu non abbia abbandonato così in fretta la tua meravigliosa isola.
      Riguardo il PS, ogni volta che penso al vecchio comunista mi commuovo...chi lo sa perché?
      Buona giornata.

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    4. Sono rientrata alla base ieri sera ahimè, causa marito rompiballe che non si muove da casa!
      Io mi commuovo quanto te, forse chi gli sta accanto non si rende conto che la paura fottuta della morte che avanza a grandi passi accentua all'inverosimile il suo egocentrismo ed egoismo! Ma non voglio andare oltre nel dibattere la questione, e difatti non ho lasciato nessun commento lì. Certe cose o si avvertono, e quindi ti aiutano a tollerare certi atteggiamenti ed anzi ti commuovono perchè vedi un uomo che combatte, invano, col caratteraccio la sua battaglia personale con la morte, oppure si aspetta con irritazione il naturale evolversi delle cose. E comunque non è vero che tu non sai il perchè della tua commozione....... a me, non mi fai scema! :-)

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    5. Verissimo Ornè: conosco il motivo della mia commozione.
      Primo: mi sta simpatico a pelle un sacco e mezzo sto mio commilitone mai incontrato di persona, che ha avuto il merito di mettere al mondo quella bisbetica di sua figlia, e non solo, ma si comporta come me, con la stessa mia grinta, e questo mi piace da matti.
      Secondo: diceva Omero che gli uomini forti combattono tutti contro il fato, pur sapendo di dover soccombere. Stupendo, non per niente si chiamava Omero. Io sono uno che combatterà come quel cavaliere dell'Ariosto nell'Orlando Furioso "...che ancora combatteva e era già morto...". Mi piace questo guerriero solitario, che si batte pur essendo quasi alla fine e non mollerà, Ornella, non mollerà: ne sentiranno i fremiti anche dopo morto.
      Terzo: mi sono accorto di volergli bene. Forse perché voglio un po' di bene anche a me stesso...cavolozzo fritto, voglio volermi un po' bene, me lo merito, io so che me lo merito, perché faccio del bene a tutti e non chiedo niente in cambio a nessuno.

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