mercoledì 30 luglio 2014

ERRORI COME FIGLI


Errori come figli legittimi.

Non mi nascondo, 
resto sul posto come una vecchia
bandiera sgualcita e bagnata
a segnalare la mia umana presenza.

Del giudizio altrui poco o niente mi curo.

Chi mi amava non mi ami più,
chi già mi odiava mi detesti.

Una folata di vento 
e in cima alla collina rimarrà
solo quella vecchia bandiera bagnata
e ormai strappata qua e là
a segnare il punto esatto dove io seduto
e corrucciato attendevo

la fine di ogni tempo.


Maximiliansau, 29 luglio 2014


***

18 commenti:

  1. Tutti abbiamo questo genere di figli, e agli errori (che sono sempre cose passate, ai prossimi, inevitabili ma ignoti, ancora in gestazione con paternità propria sicura, penseremo poi) ci si affeziona più che alle operazioni riuscite. C'è la possibilità che si pianga più per un aborto che per dieci nascite felici. Queste si sa come procedono nella vita, di quello resterà per sempre il dubbio di "cosa" sarebbe potuto diventare.
    Gli errori restano figli tuoi. e anche se ti provi a ripudiarli nel tempo li ricorderai più delle cose belle (presumendo che tu ne abbia fatte, ma sono certo che sì). I dolori, o i torti subiti, restano nella mente più nitidi e precisi delle gioie, pur essendo queste percentualmente assai superiori. Sovente addirittura dimenticate...
    Comunque copriti un pochetto, lo stare al vento e alla pioggia sarà un altro errore figlio tuo legittimo, ma non lo potrai inserire nel testamento...

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    1. Parole dici che sottoscrivo con due tratti di penna, micione. Si pensa sempre al bambino perduto ancora implume che ai figli che hai visto crescere e generare altri figli. I calci sui denti ricevuti li ricordi dopo anni ancor prima e ancor più dei baci e delle carezze; niente si crea e niente si distrugge ma tutto si trasforma nel tempo. E io da ragazzino scassapalle e dispettoso, ma libero e felice, mi sono trasformato in un meno giovane, molto meno giovane, ragazzino scassapalle e dispettoso, forse felice ma non più libero perché dalle mie decisioni dipende l'organizzazione della vita di altre persone.
      Non faccio testamenti, lascio soltanto ricordi di me.
      Ciao, micione.

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  2. Gli errori sono parte dell'uomo che è una creatura imperfetta, poi ovviamente bisogna vedere che uso si fa dell'errore e anche il tipo di errore che si è commesso.
    Ci sono errori che ci migliorano ma ci sono errori che non si dovrebbero mai commettere e a questi bisogna fare un'enorme attenzione, per quelli nemmeno sedersi al vento tutta la vita è sufficiente.
    Un abbraccio

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    1. Gli errori sono tutti belli perché sono la trascrizione dell'evoluzione della propria vita. Io li ricordo tutti, quasi con nostagia. Le cosiddette cose belle che ho fatte le rammento solo per poco tempo, mentre gli errori non li diementico mai.
      Mia moglie dice che sono matto.
      Forse ha ragione lei.

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  3. Gli errori sono quella cosa di cui vado più fiera. Mi hanno permesso di essere quella che sono. E se non li avessi fatti? Chissà che sarei ora...
    Al momento li ho odiati e disprezzati. Col tempo sono diventati parte di questa piccola e imperfetta donna.
    Ho più paura di chi pensa di non averne commessi mai e di avere sempre la verità in tasca.
    Uomini piccoli.

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    1. "Gli errori sono quella cosa di cui vado più fiera". Cambio solo la "a" dell'aggettivo e ci metto una "o", perché masculo sugno.
      Vai tranquilla io non sono un uomo piccolo: a parte il metro e ottanta a livello del mare io penso di avere qualche volta anche azzeccato cose buone tra centinaia di errori ed altre stronzate varie; e se qualcuno-qualcuna si adonta per avermi dato amicizia per lungo tempo e sprecato energie e minuti preziosi è un suo squisito problema.

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    2. Uomini piccoli è in senso lato. A te mai. TU SI NA COSA GRANDE...

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  4. sembra una poesia che descrive altri tempi.. quando le bandiere valevano qualcosa

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    1. Le bandiere valgono sempre qualcosa, fintantoché ci sia qualcuno che dia loro l'importanza che meritano.
      Io credo in queste cose, ci credo proprio.

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  5. Gli errori come un lascito di quella che è ed è stata la vita... Ma cosa sono gli errori se non sassi che lastricano il nostro cammino, gocce di pioggia che ci bagnano il viso. Dagli errori si impara, con gli errori si cresce, e alla fine saremo sì delle "bandiere", ma delle "bandiere" che potranno dire di avere veramente vissuto!
    Grande come sempre :-)
    Xavier

    Ora dimmi tu che ne pensi di questa mia poesia:

    Non ci sarà un poi...

    Coperta da nuvole
    la luna grigia,
    stende il suo manto freddo…
    Lui forse tarderà!

    Percorrerà una terra ostile,
    eretico Cristo
    che non mostra
    il volto a quelli come noi.

    Ove il tempo è assente
    i pensieri trovano posto,
    codici di memoria
    da ripristinare.

    Perdendo guerre
    anagrammando errori,
    riprende lento lo scorrere del tempo
    tracciando solchi su tristi volti
    di lacrime bagnati,
    ancora un soffio
    un respiro lieve
    e poi…
    Non ci sarà un poi!
    (Xavier 30 Luglio 2014)

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    1. Dagli errori si dovrebbe imparare, Xavier. Purtroppo non sempre è così e siamo tutti un po' diabolici, secondo il motto latino che suona come sai "errare humanum est, perseverare diabolicum".
      Cosa penso della tua poesia?
      Che non sembra scritta da un giovane non ancora diciottenne, e questo è un gravoso complimento che ti faccio, che porterai agevolmente sulle tue spalle di ragazzo quasi implume, abituato come sei a vivere nel tuo futuro.
      La poesia è bella e dolorosa. Ma davvero hai già tanto sofferto finora? Intendo pene d'amore.
      Tu sei vicinissimo a me: io vivo ed ho sempre vissuto due vite coassiali, una quella che tutti possono vedere, l'altra quella che io mi vivo dentro al riparo da sguardi e da invidie e da odi.
      Io so come ci stai tu, perché ci sto io da quando ricordo i miei primi pensieri.
      Un abbraccio, fratellino.

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    2. Anche se così giovane sulle mie spalle c'è un bel bagaglio di sofferenze.
      Questa poesia non raconta pene d'amore, l'ho scritta per Lorenzo, un bambino di appena cinque anni, morto troppo presto.
      Sì, anch'io posso dire di vivere due vite, una per il "pubblico" l'altra solo mia!
      Un abbraccio

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    3. So del bagaglio di sofferenze che grava sulle tue spalle.
      Morire è sempre brutto, ma a cinque anni non si può e non si deve.
      Non trovi che sia unico vivere due vite? È una comunione continua con se stessi.
      Ti abbraccio.

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    4. Sì, è un'esperienza molto forte, perchè vivere due vite ti mette ogni giorno davanti al tuo vero io, e non puoi mentirti e neppure nasconderti ed è bellissimo vivere nella seconda vita!
      Un abbraccio

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  6. Ciao Vincenzo!
    Chi riconosce i propri errori è portatore sano di umiltà,con essi si cresce,io ancora non ho imparato a non ripeterli purtroppo e anche se piccoli pero' me ne assumo le responsabilità senza buttare le colpe addosso ad altri
    Un abbraccio :)))

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    1. Gli errori sono direttamente proporzionali alla propria età, Claudia. Come le malattia: da bambini un po' di febbre, da grandi sempre più male e meno febbre, poi né male né febbre ed è la fine.
      Gli errori sono fatalmente le cose più facilmente ripetibili che io conosca, ma sempre occorre stare sui propri errori e farsene una ragione. Solo i morti non sbagliano mai più.
      Un grande abbraccio:)))

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  7. Sai che spesso mi succede che sia considerato un errore quello che per me è la cosa giusta.
    Mi chiedo sempre "questo è un errore?".
    Come facciamo a distinguere tra la cosa giusta e la cosa sbagliata?
    I nostri punti di vista sono sempre diversi, quindi chi può dire che ciò che è considerato errore possa essere realmente così?
    Stai tranquilla bandiera sgualcita mossa dal vento, i tuoi errori potrebbero non essere tali.
    Ti abbraccio Vincenzo, ma non troppo forte altrimenti potrei rischiare di romperti, fiiiuuuuu....😌

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    1. Non confondere gli errori casuali dagli errori cercati. Può capitare che quello che per te è cosa giusta sia valutata diversamente da altri; in questo caso trattasi di errori casuali, dovuti a diversità di punti di vista. Ci stanno e sono non gravi.
      Ben altra cosa quando tu entri in un campo minato dove non vedi le mine e metti in conto di saltare in aria, ma va avanti fregandotene delle conseguenze perché magari è un tuo principio che vuoi imporre. Allora l'eventuale errore è messo già in conto, è cercato per così dire, è voluto perché tu dai priorità a qualcosa cui particolarmente tieni e passi sopra cadaveri. Ci vuole coraggio e sangue freddo. Qualcuno aggiunge che occorre cattiveria, ma cattivi si diventa a volte se qualcuno ti pesta la coda o ti tradisce, capisci. Io quella non la chiamo cattiveria malvagia, ma cattiveria in difesa di un diritto, il proprio per esempio ad essere rispettati.
      Puoi stringere forte quanto vuoi, non riusciresti a frantumarmi le ossa, per cui stringi stringi pure...
      Un abbraccio altrettanto vigoroso.

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