Quarantotto anni fa Anna Maria Turolo ha scelto liberamente di diventare mia moglie.
Da allora ce ne sono capitate tante che la metà sarebbero bastate per quattro coppie normali. Ma noi non eravamo una coppia normale, non è vero Anna Maria?
Noi eravamo speciali: Special One e Special Two, e siamo rimasti speciali. Una bella combinazione.
Chi ti conosce ti loda e ti apprezza; i tuoi figli e i tuoi nipoti ti ringraziano di esistere.
Io ti ho scritto e dedicato una poesia.
È un buffetto su una guancia, un batuffolo di ovatta dentro una scatola di buona cipria. Sono soltanto parole, ma a volte le parole sono come le pietre sul fondo di un fiume di montagna: il fiume scorre, l'acqua ruzzola a valle e le pietre restano lì, in eterno.
Grazie per avermi scelto e per non essertene mai andata via.
DEDICATO A
(Per Anna Maria Turolo Iacoponi)
Un giorno, penso, arriverò a fermarmi in questa lunga
estenuante corsa senza traguardo, e tu sarai già lì,
pronta a ricevermi col tuo sorriso arioso dentro gli occhi.
Arriverò sfinito ed ansimante,
un attimo prima di morire, spero.
Se fosse vero quello che dicono, che in quel breve momento
la vita ti ripassa davanti agli occhi tutta intera,
mi piacerebbe tanto tornare al giorno di quel gennaio
quando ti ho incontrata, quando tu ti lasciasti
scegliere da me, avendomi già scelto.
La gioia di sentire al primo ballo, dopo un attimo,
che tu adeguavi il tuo agile passo al mio goffo da orso,
il braccio destro tuo sulla mia spalla sinistra,
e la tua mano mi sfiorava il collo, quasi per caso.
Fu quella volta, credo, che io ti dissi:
"Penso che diventare vecchio accanto a te
sia la cosa più bella che potrebbe capitarmi."
E tu ridevi, e ti vibrava
tutta la schiena e i fianchi nelle mie braccia.
Una vita intera abbiamo avuto di liti e zuffe e amori
senza fine, e musi lunghi e silenzi di settimane;
mezzo amanti e mezzo antagonisti, coniugi
forse mai, procreatori di molti figli,
solo nel sonno tranquilli.
Io e te, statue antiche e prosciugate dal sole;
ognuna nel proprio canneto, le nostre
corone di fiori e di insetti parallele
si sono sempre toccate, qua e là,
dandosi ombra l'una con l'altra.
Tanti auguri alla specialissima coppia, e complimenti per la specialissima poesia!!
RispondiEliminaGrazie Nik, sei un vero amico.
RispondiEliminaGrande Enzo, davvero tenerissimo. :)))
RispondiEliminaCiau.
Ciau, ciau, LeNny, fratellino mio. :)))
RispondiEliminaAuguri in ritardo! E' stata contenta tua moglie della bella poesia? Credo di sì, perchè uomini capaci di regalare cioccolatini se ne trovano a iosa, ma la media scende drasticamente se si parla di uomini capaci di dedicare dei versi all'amata.
RispondiEliminaA te forse non piacerà, allora dedico a tua moglie questa bella canzone di Max Pezzali, che sintetizza il senso del matrimonio, L'ESSERCI.
Bye!
Grazie degli auguri e grazie del commento lusinghiero per il mio gesto.
RispondiEliminaGrazie per la canzone di Max Pezzali, che piace molto a entrambi.
Ciao.
Bellissimo il vostro amore! A entrambi mille auguri ancora!!!
RispondiEliminaCiao!
Grazie Miriam per i tuoi auguri. Verrò a trovarti sul tuo bel blog appena mi libero dai miei impegni.
RispondiEliminaCiao.