giovedì 12 dicembre 2013

BALO JULIANI E MARILÙ FATTORINI

Balo Juliani aveva in vita sua amato tante donne e tante se l'era portate a letto senza troppi complimenti, usando sempre la stessa tattica: mai dimostare loro troppo interesse, troppo amore, troppa dedizione. Anzi a pensarci bene le aveva tutte all'inizio e alla fine trattate a pesci in faccia, come si suol dire, una tecnica dove Balo era maestro indiscusso. Tutto molto semplice. Cominciava si può dire dal primo impatto, dal primo incontro, dal primo tête-á-tête. Invece di fare il galante, il cascamorto, invece di mostrare un vivo interesse lui la prendeva alla larga facendo lo sborone, raccontando barzellette, dando a vedere alla bella di turno di non avere nessuna intenzione seria, di essere assai poco affidabile; anzi cercava di rendersi il più possibile antipatico. Era certo che la dama, una volta tornato a casa sua, avrebbe pensato solamente a lui con astio e non avrebbe avuto tempo di pensare a nessun altro. Il giorno dopo silenzio assoluto, assenza su tutta la linea. Il secondo giorno l'attacco di sorpresa: andare direttamente a casa e invitare la giovane a bere un aperitivo, magari fare la proposta davanti ai suoi genitori. Le ragazze abboccavano tutte, un po' perché tranquillizzate dalla sua sincerità, un po' incuriosite di vedere se fosse veramente così odioso come era sembrato al primo incontro. E in effetti Balo si comportava la seconda volta in modo diametralmente opposto alla prima: gentile, affettuoso, faceva solo discorsi di un certo tenore e livello per cui la ragazza era come minimo sconcertata e disposta a concedere ancora un incontro, almeno, per capirci qualcosa di più. E quando il terzo incontro avveniva Balo faceva uso di tutto il suo fascino e mollava il primo bacio, primo, secondo e terzo e se necessario anche il quarto più squassante degli altri, più convincente di ogni discorso.
Balo faceva affidamento sul suo fisico scultoreo e su una bella faccia, begli occhi scuri e misteriosi, insomma aveva imparato ben presto a vendersi e a sfruttare le sue risorse naturali.
Per giunta era un artista, un pittore di un certo successo e di sicuro avvenire e si sa che gli artisti hanno un fascino particolare per le donne. Scattava sempre l'invito a passare nel suo atelier per un ritrattino a pastello o a carboncino.
Molto castamente l'incontro si riduceva ad un paio di pose innocenti e due o tre cartoni ben disegnati e ben curati, dati ovviamente in omaggio alla fanciulla. Poi era la stessa ragazza a chiedere un ritratto a olio. 
"Solo se fai un nudo". Che lo crediate o no nessuna si rifiutava. A Balo bastavano poche ore di posa per arrivare dritto al bersaglio grosso. Nessuna si ritirava scandalizzata a quel punto.
Insomma ci aveva sempre messo tanta cattiveria ottenendo il massimo col minimo sforzo e con nessun rischio.
Poi aveva conosciuto Giorgia ed era cambiato tutto. Amore a prima vista, colpo di fulmine e tutte quelle cose lì. Venti anni di matrimonio, venti anni felici, senza figli ma ugualmente pieni e soddisfacenti, tanto che Balo non aveva nemmeno più guardato un'altra donna. Per questo quando Giorgia se ne era andata via con l'americano Balo aveva giurato a se stesso che mai più avrebbe avuto un'altra donna. Non voleva soffrire più. Non si era mai adattato a seguire i blog degli altri, troppo noiosi, ma nemmeno ne aveva fatto uno suo. Ma la sua gallerista e venditrice gli aveva consigliato di farsi un blog dove parlare e illustrare i suoi quadri, per aiutare la vendita che era un po' rallentata. Così aveva fatto un blog. All'inizio era arrivata tanta gente, per lo più perditempo e squattrinati, che non aiutavano molto. Ma un giorno era piombata sul suo blog Marilù F., dove la effe stava per Fattorini. Era un cane da caccia. Voleva sapere tutto di lui, arrivava a fare commenti ogni mezzora e avendo trovato il suo indirizzo elettronico gli spediva fino a tre o quattro mail al giorno, tempestandolo di domande sulla sua vita. Balo aveva immediatamente sentito rinascere qualcosa dentro di lui che riteneva morta, e ne fu felice. Cominciò anche lui a scrivere mail due, tre, quattro al giorno, ansioso di conoscere tutto di Marilù. Una cosa aveva immediatamente deciso: non avrebbe mai incontrato Marilù. Balo sapeva di avere un carattere di merda: era possessivo, ossessivo e geloso del tempo dell'altra persona e anche dei suoi pensieri. Sapeva Balo che se si fossero incontrati sarebbe durata poco. Chiese a Marilù una sua foto. Carina, non eccezionale, ma carina abbastanza e poi chi se ne fregava. Sarebbe rimasta una cosa così, via etere, mai un rapporto completo. Tra l'altro aveva capito che Marilù aveva un marito e un figlio, quindi niente idee pazze. Ma quel rapporto era favoloso ed appagante. Balo si ripromise di non trattare mai Marilù come una merda. D'accordo che non sempre gli riuscì, dato che aveva un carattere molto impulsivo e gli capitava di offendere senza volere e poi una volta partito il messaggio o il commento non è che potesse ritirarlo indietro. Per fortuna Marilù lo aveva capito e sembrava apprezzare molto più le sue buone qualità e fregarsene un po' delle cattive, mantenendo un rapporto molto più equilibrato di quello che sarebbe potuto essere se ci fosse stato un legame interiore e fisico. Insomma Balo dimenticò il suo credo fondamentale: mai dare a una donna la certezza che lei possa fare di te e con te quello che le pare, ma sempre tenerla in bilico, sulla corda, come si dice. Con Giorgia era andata bene finché lui non aveva mollato la corda e Giorgia era sparita sottobraccio all'americano. 
Così passarono tre anni molto molto belli e intensi. 
Quello che Balo non aveva messo in conto è che forse Marilù, visto che lui se ne stava sempre lontano, avrebbe potuto pensare che lei era un contatto come tanti altri, mentre per Balo lei era ormai quasi tutto.
A dire il vero Balo col tempo era diventato troppo esigente e Marilù glielo aveva rinfacciato un paio di volte, ma quando Balo si era deciso a dirle quello che veramente pensava di lei e che provava per lei Marilù aveva posto una vigorosa barriera. No, stop. Di qui non si passa.
E adesso? Pensava Balo. Come recupero? Perché ho dimenticato i miei metodi? Perché non sono stato sufficientemente cattivo? Cosa c'è di peggio che vivere così in questa posizione di sudditanza senza nemmeno poter protestare, senza nemmeno poter dire a chiare note "io ti amo"? Come andare avanti? Cosa c'è di peggio nella vita che viverla così?















14 commenti:

  1. bello questo post..come sempre del resto
    Ma la storia di Balo è autobiografica?? ..somigli parecchio a lui sai??
    Cmq ho conosciuto una persona come il protagonista da te raccontato..e mi ha fatto innamorare pazzamente. Insomma il suo tenermi sulle spine mi ha coinvolta e rapita.
    Solo che alla fine lui si è innamorato di più e quando ci siamo lasciati mi ha cercato per tanto tempo con la speranza di riconquistarmi...ma non c'è stato nulla da fare.
    Sai che c'è Vincenzo??..adoro gli uomini dolci, sensibili che ti mettono al centro di ogni cosa sino a farti sentire tanto importante e io ricambio alla grande..
    Quando poi si è innamorati si perdonano le sfuriatelle, si fa finta di non ascoltare gli insulti anche se fanno male, si lascia passare tutte le volte che si viene trattati a pesci in faccia..insomma si vive sulla nuvoletta rosa non vedendo la realtà..
    Poi arriva il giorno che apri gli occhi e li mandi al suo paese..non sono servite le rose che mi faceva recapitare a casa, i regali, i biglietti, le improvvisate sotto casa..nulla di nulla..
    Questo per dirti che in amore conta solo il rispetto e il sentimento che unisce, nessuno deve prevaricare sull'altro

    Certo che per uno come Balo che trattava le donne come pezze da piedi accontentarsi di un amore virtuale è un po’ triste la cosa! O no??

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una domanda dopo l'altra quindi una risposta dietro l'altra.
      Ogni rcconto ha qualcosa di autobiografico, qui c'èlapittura in comune con Balo. Ancora il fatto che io abbia deciso di avere solamente rapporti virtuali con i miei contatti per esigenze di tempo e di spazio; non abito dietro l'uscio di nessuna di voi.
      È noto a me che un tipo ruvido interessa fino a fare innamorare pazzamente, ma ci vuole anche altro, bisogna far arrivare all'altra persona un flusso di amorosi sensi, l'arroganza da sola non basta e a lungo andare rovina tutto.
      Se arrivi al punto di rovinare tutto per la tua arroganza vuol dire che nella zucca hai poca intelligenza.
      Balo aveva subito una gravissima perdita, uno smacco solenne: Giorgia lo aveva piantato per un altro. Balo aveva preso paura e si cutelava in quel modo, rimanendo nell'etere. Qui non c'è niente di autobiografico: il mio matrimonio dopo 50 anni regge ancora, e io per fortuna non sono solo, ma ho quattro figli e sei nipoti.

      Elimina
    2. Balo mi fa una tenerezza infinita, riferisciglielo! :-)

      Elimina
  2. Esistono molte persone come Balo sai?
    deluse dalla vita o da un amore perso per strada si rifugiano fra le pagine virtuali in cerca di compagnia.
    Un po’ la trovano e fra un sorriso e una lacrima capita il giorno che si innamorano.
    E’ un sentimento diverso fatto di parole ed emozioni, ma non meno importante di una qualsiasi storia reale, ti riempie il cuore e coinvolge allo stesso modo, è favoloso e appagante
    E’ proprio l’attesa di concretizzare realmente una relazione nata in sordina che alimenta una certa euforia.
    Nel caso di Balo è molto più attento a non sbagliare visto la precedente delusione ma anche questa volta le cose non vanno come lui desidera.
    E’ triste questa storia e provo pena per lui.
    Il fatto è, caro Vincenzo, in amore non esiste tattica o strategia..ma solo la voglia di essere se stessi sempre e cmq.
    E l’amore non si comanda come arriva all’’improvviso con la stessa rapidità sparisce. Poi resta l’affetto, la voglia di condividere e stare insieme, la complicità..tutte cose che il povero Balo non è riuscito a costruire..un po’ perché troppo attento a costruirsi un immagine e un po’ perché mai ha incontrato la donna giusta per lui..

    Buon risveglio caro Vincenzo..trascorri un magico fine settimana!!

    RispondiElimina
  3. Dici cose che so già da tempo, ma l'ultimo capoverso è estremamente interessante.
    Sì, al cuor non si comanda e l'amore come arriva se ne va, ma resta l'affetto, la voglia di stare insieme e di condividere, la complicità, che in fondo è quello che il povero Balo voleva avere. E io aggiungo, fondamentale, l'onestà e la sincerità, In qualsiasi rapporto indispensabili, ma soprattutto in un rapporto virtuale, dove non ci si nasconde dietro i veli, ma purtroppo dietro le parole. Invece le parole in un rapporto virtuale sono tutto e non possono essere usate come paravento né come arma da taglio o da fuoco. Le parole spesso fanno più male di un calcio negli stinchi.
    Però Balo non è riuscito a costruire proprio per aver usato le parole non per nascondersi, al contrario: non ha costrioto un'immagine falsa di sé, ma si è denudato di tutti i veli, comparendo per quello che era, nudo e crudo, pensando che la sincerità sia la cosa più bella che c'è dove manca tutto anche e soprattutto il linguaggio del corpo e degli occhi.
    Magico fine settimana anche a te.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Enzo, sai bene che la sincerità non sempre paga, specialmente quando si usa un linguaggio nudo e crudo. Io ne ho fatto esperienza con te!!! :-)

      Elimina
    2. Io uso sempre e comunque un linguaggio nudo e crudo. Non crudele, almeno non volontariamente crudele, ma scbro senza fronzoli né preamboli. Trovo che la sincerità a lungo andare paghi sempre, perché screma: i mediocri restano per strada e i migliori ti seguono. Finora ho avuto ragione. Vedremo.

      Elimina
  4. Ciao Vincenzo, ti leggo sempre anche se non intervengo, qui in tutta fretta ma non troppo (perchè mi piace stare in tua compagnia) ti dico:
    l'amore non è ragionamento, tattica, parole,
    l'amore si esprime con il sentimento, il voler essere insieme anche se c'è un terremoto o un'inondazione, non è espressione di linguaggio nè di pensiero, forse per me l'amore è semplicità.
    Ti abbracciooooooo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è mai ragionamento, m ualche volta occorrerebbe riflettere prima di parlare o di scrivere. Questo è l'handicap di gente come Balo e in fondo come tanti, anche come me, naturalmente.
      Io in amore -e per amore intendo tutto, amicizia, passione e semplice voler bene a persone che non si possano fisicamente incontrare- ci metto solamante il sentimento, mai il calcolo. Ho voglia di sentire arrivare sull'aria del vento un calore, il calore umano di una persona, capisci? Anche quando scrivo un post e mi arriva una risposta mi dà quel calore. Se mi manca quel calore io sono già dentro una tomba, pur con tutto il mio talento e la mia intelligenza. Non lo sopporto.
      Ti abbraccio anche io.

      Elimina
  5. Anch'io per amore intendo tutto, il problema è che mio marito a volte è un pò geloso ;))). Tanto lo so che non rifletto mai!!!!!
    Baciiiiiii

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Rifletti. Si può imparare anche in età non più verdissima. Almeno scrivi un commento -faccio un esempio di web- poi conta fino a cento, rileggi e clicca l'invio. Non ti preoccupare: lo devo imparare io per primo.
      Buona domenica.

      Elimina
  6. Io, uno come Balo, non l'avrei voluto e non lo vorrei neanche per pulirmi le scarpe.
    Chi vive attenendosi a degli schemi e seguendo dei copioni, egoistici oltrettutto, DEVE rimanere solo.
    Ha un seguito questa storia, per altro molto ben narrata?
    Cristiana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, non mi piace molto neanche a me come personaggio, ma non tutti possono essere dei vincenti, dato che la maggior parte di noi siamo perdenti e brutti esempi.
      Ciao Cristiana.

      Elimina