giovedì 5 giugno 2014

MALINCONICA NOTTE



Malinconica notte in una stanza
dove l'ardore si accese per un amore
oggi spento:

sbiadisce il nome,
il tocco delle labbra,
il colore degli occhi;

solo si squama ancora

dall'intonaco della mia pelle

l'impronta del tuo alito

che mi rese leggero
sollevandomi fino al soffitto.


(scritta il 26 aprile 2014)

*



20 commenti:

  1. Una trasformazione in dormiveglia?

    Moz-

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    1. La vita è sogno, sostiene non Pereira ma Calderon de la Barca. Tutta immaginazione. Alla fine dovremo restituire la cellula divina che abbiamo avuta in prestito per questa vacanza sul pianeta azzurro.
      C'è chi non l'ha ancora capito, Miki: dovremmo schiarirgli le idee, altrimenti poi ci rimarrebbero male.

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    2. Beh, speriamo di restituirla il più tardi possibile XD

      Moz-

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    3. Gliela restituiremo a "babbo morto" Miki, cioè l'anno del cacchio e la vigilia del controcacchio!!!
      XXD

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  2. se solo le persone si rendessero conto...

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    1. Vita vissuta, Ernest; rivisitata, ripresa per i capelli.

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  4. Triste, davvero triste, ma è così che va a finire.....

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    1. Qualche volta anche peggio, quando volano le pezze, i piatti e le suppellettili.
      A me però non è mai capitato: sono una persona civile. Avessi reagito istericamente avrei accumulato un paio di ergastoli. Buon fine settimana, Ornè.

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    2. ahahahahahahahahahahahahahahah Smack!

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    3. Eh sì, facciamoci una bella risata, ma non era uno scherzo. Non fossi stato in grado di mantenere saldi i miei nervi sai che casino....

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  5. Se solo tanta gente capisse che magari ci si deve fermare prima di rovinare una storia...
    un abbraccio

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    1. Sei acuta, Melinda. Anche io sono impulsivo, ma un grano di intelligenza in più di tanti altri mi frena, qualche volta in leggero ritardo, e allora chiedo scusa, qualche altra giusto in tempo. Ma l'intelligenza è una cosa seria, come tu sai, che ha tante componenti, tra cui l'umiltà di pensare che anche gli altri abbiano il diritto di parlare.
      Un abbraccio con tutto il cuore, Melinda.

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  6. Ciao Vincenzo, scusami per la scarsa presenza ma tra gli esami di maturità e le terapie le mie energie si esuriscono presto.
    Ho riletto la poesia più volte per trovare le parole giuste ma non ci sono parole giuste, quando un amore finisce qualcosa dentro muore, rimane il senso di fallimento e l'incapacità di credere ancora. Come hai detto tu la vita va avanti, a volte il puzzle si può ricomporre, a volte invece è necessario cancellare tutto e "rinascere"a nuova vita e rimettersi in gioco ancora una volta (tutto questo dalla mi bassa esperienza)
    Un abbraccio
    Xavier

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    1. Non posso che concordare con la tua saggezza, Xavier.
      Esami di maturità a 17 anni? Mamma mia! Io ero convinto di essere un fenomeno avendoli sostenuti con successo a 18 anni anziché un anno dopo come tutti, e invece trovo uno che mi frega in volata. Bravissimo! Ce la farai sta sicuro. Scientifica o Classica?
      E come vanno le tue terapie?
      Un abbraccione, carissimo, un abbraccione.
      Enzo

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  7. A me piace pensare che qualcosa del nostro amore rimanga per sempre negli occhi e nel cuore di chi abbiamo amato.
    E che non si dissolva nel nulla.

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    1. Nei miei occhi, nel mio olfatto, sotto le mie dita, nel mio cuore, nelle mie orecchie c'è ancora molto di un vecchio amore, nel cui ricordo è nata questa poesia. Se mi concentro sento ancora la sua voce un tantino roca, il suo profumo non l'ho mai dimenticato né il colore della sua pelle. Non la amo più ma l'ho amata molto ed è stata, ed è tuttora, un pezzo della mia vita, del mio cammino. Chi disconosce questi sentimenti è un becero somaro, o una becera somara se fosse una donna.
      Ciao sorellona.

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