venerdì 22 maggio 2015

NOTTURNO


Ora che i primi amici incominciano
a lasciarmi e al telefono non rispondono più,
nuove crepe si aprono sui muri di queste mie giornate.

Troppe le volte che tornammo indietro,
troppe le volte che ricominciammo a costruire
ponti che sapevamo sarebbero crollati,
troppe le attese inappagate, troppi i sogni mai
avverati, troppi gli amori trascurati, traditi, lasciati
a terra come carte sporche, spietatamente.

Malgrado tutto nel cuore scorre sempre sangue fresco
e la voglia di amare e il desiderio di rinnovare
il parco dei sogni, delle speranze, anche a costo
di camminare attraverso i rottami

di una vita che di giorno in giorno continua a diroccare.





In Maximiliansau  il  20 maggio 2015, ora tarda.

***  

14 commenti:

  1. Le nuove amicizie portano nuova linfa, attizzano la nostra curiosità, spesso ci mettono di buonumore ed a volte ci arricchiscono. :)

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    1. Veramente io facevo riferimento a quegli amici che hanno incontrato per primi la vecchia sdentata che ci ramazza via tutti. Le nuove amicizie sono cosa buona, ma quelli che se ne vanno salutando alla mano da lontano lasciano un vuoto tremendo e una sensazione di gelo.

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  2. Se continua a diroccare ... non ci possiamo far niente, caro @Vincenzo, nè possiamo opporci allo scorrere impetuoso del tempo .... è un fatale destino riservato a tutti .
    Ma tanto, tantissimo possiamo fare, possiamo progettando, coltivando la memoria, dando vita ai ricordi e misericordia ai rimpianti ... e non smettendo, mai, di amare, di conoscere, di mettere alla prova noi stessi .
    Una stretta di mano, caro amico di Teutonia .... e il profumo di Roma che t' accompagni, sempre !!! :-)))

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    1. Grazie cavaliè per la stretta di mano, e grazie del profumo che mi arriva attraverso le tue parole: si sente anche da qui.
      Io ho imparato a riconoscere rovine e macerie al primo sguardo, come fossi ancora a Roma, ho imparato a farne tesoro e a mantenerle vive e fresche.
      Ciao e buona domenica.

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  3. Sangue fresco si, anche se hai ragione da vendere. Chi ci lascia rimane memoria, fresca come il sangue che continua a scorrere, noi si guarda ad un avanti di parcheggio dei sensi, mentre in tanti rimangono fermi ed erano puntelli della tua esistenza, del tuo proseguire con loro..

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    1. Il sangue è fresco perché le ferite cruente sanguinano a lungo.
      Sono d'accordo che i tanti che non ci sono più costituiscono i puntelli della mia esistenza, dai quali non prescindo.

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  4. ricordi la Polaroid? Ecco: hai fotografato anche un attimo della mia vita.
    Un momento malinconico, eppure bello: ci sono tante "fotografie" così nella mia memoria. Le conservo per andare avanti tra le macerie...

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    1. Ben tornata. Bella l'immagine della polaroid: un attimo di vita vissuta, ma poi dovevi scuoterla per dieci minuti perché le linee delle cose, degli oggetti e delle persone acquistassero il loro definitivo colore. Abbiamo tutti un'infinita serie di fotografie e le tiriamo fuori dall'album di tanto in tanto per trarne forza.

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  5. Avanzi baldanzoso poi rallenti, fino quasi ad andare a tentoni, ma anche a fatica, non si può smettere di cercare per infilare , nei cassetti della memoria,ancora qualcosa che entusiasmi.
    Cri

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    1. Tutto ciò che avviene mi entusiasma Cri, perché col tempo ho imparato che ogni umile cosa ha un valore e un peso nella vita per il solo fatto di essere passata accanto a me fino a sfiorarmi.
      Hai fotografato esattamente il mio avanzare: baldanzoso, poi rallentato, incerto per un tracciato percorso a fatica, ma percorso.

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  6. molto intensa. Forte quel...diroccare...

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    1. Mi piacciono i tuoi commenti, rapidi e incisivi come fossero scritti in punta di lapis.
      Diroccare è l'incipit dell'idea, il verbo da cui è scaturito il resto. Bello che tu lo abbia evidenziato.

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  7. perché a me piacciono le parole così forti.

    è la parola che esce con grande dirompenza da tutto il testo

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    1. Concordo: il dirompere di una parola che non si riesce a trattenere dà origine al testo tutto.
      Se ci si crede questo spiega il senso del bisogno di scrivere poesia.

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