giovedì 30 dicembre 2010

EINBRUCH = FURTO CON SCASSO

-Pronto papà, mi sono entrati in casa e mi hanno portato via un sacco di roba.
La prima cosa che mi è venuta da dire è stato un vaffa, ma che sono scherzi da farmi sotto le feste? Invece era tutto vero.
-Due televisori, l'impianto stereo, orologi, qualche gioiello; insomma a occhio sui dieci mille. Più la porta, che adesso compererò corazzata, ma costa minimo quattro mille. Speriamo che l'assicurazione paghi metà della porta nuova e tutto il resto.
La prima cosa che ho detto è stato, vedi combinazione, quel che gli hanno detto i poliziotti:
-Ma c'è qualcuno che ti vuole male?
Cerchiamo di spiegarci, altrimenti qualcuno potrebbe pensare che la Germania è una plaga di pace e di buoni costumi. Naturalmente succedono scassi qui come in Italia e altrove, ma qui -dato che la giustizia funziona fulmineamente, cioè un processo si fa in due o tre mesi, la condanna è certa dai tre ai cinque anni, e la pena è sicura senza sconti- i delinquenti fanno le cose per benino, non si perdono in tentativi, ma pianificano coscientemente cercando sempre ghiotte prede. Adesso non dico che mio figlio abbia le pezze al sedere, sta benone, ma non è un riccone e poi il suo appartamento sta nel centro del centro della città, in una via a senso unico dove è difficile parcheggiare in condizioni normali, adesso poi coi mucchi di neve e ghiaccio dappertutto pressoché inagibile. Dico io, questa gente avrà avuto bisogno di parcheggiare l'auto per almeno un quarto d'ora, forse di più, e nessuno se n'è accorto? E poi come facevano a sapere che non c'era nessuno in casa? Una famiglia con due bambini di tre anni di solito non si assenta per tanto tempo.
Il Criminalista della Kripo che è intervenuto più tardi ha trovato anche lui la cosa strana. Stessa domanda del collega: qualcuno le vuole far del male? Perché certi Einbruch vengono fatti altrove e non in centro città. E se lo dice l'esperto mi sento confortato.
Carino è stato il racconto di mio figlio di come è andata la faccenda. Appena arrivato davanti alla porta e constatato che era stata forzata -con un piede di porco- lui da bravo ragazzo non è entrato ma ha telefonato alla polizia.
-Non entri, aspetti i colleghi.
Tre minuti, tre.
Quattro poliziotti, quattro. Tirano fuori le pistole ed entrano nell'appartamento.
Come nei film. Guardano dappertutto, anche sotto il lettone, anche dentro gli armadi.
-E se fossero stati ancora dentro? Dice il caposquadra. È già successo.
Poi si mettono a lavorare alla ricerca delle impronte digitali.
Nada de nada.
-Con questo tempo tutti portano i guanti, fa uno dei poliziotti; nemmeno provare a chiedere se qualcuno ha veduto gente coi guanti girare qui intorno.
-Controlli cosa manca, fa un altro.
Tutto molto molto professionale.
Quello che però è il danno maggiore, che nessuna compagnia assicurativa può lenire, è il danno morale. La sicurezza è stata infranta, quel senso di benessere che i tedeschi chiamano in due modi "Heim" e soprattutto "Zuhause". Ecco è il Zuhause che si è infranto. L'ho capito dalla voce dimessa di mio figlio, dal tono di cane bastonato.
Ho pensato: e se dovesse capitare qui da noi? Noi abbiamo la porta a vetri, basta un calcio e va giù, nemmeno il piede di porco o di agnellino. Ho letto la paura negli occhi di Annamaria.
-Qui a Maximiliansau non è successo mai niente. Le ho detto.
-Nemmeno nel centro del centro di Karlsruhe però, mi ha risposto prontamente.
Ho cambiato argomento e spero che non legga questo mio post.

6 commenti:

  1. Ciao Enzo. :)

    Che sfiga... Purtroppo sono cose che succedono e nulla si può fare. Questa gentaglia la sbatterei in galera per tutta la vita e ogni giorno e per tre volte, gli suonerei i coglioni con una bella strizzata di nacchere.

    Un caro saluto e tanti auguri di Buon Anno a te, la tua famiglia e tuo figlio.

    Ciao.

    LeNny

    ;)

    RispondiElimina
  2. Ne parlavamo ieri, con parenti. Uno non fa in tempo a mettere l'antifurto che il giorno dopo i delinquenti scoprono il modo per renderlo inoffensivo.
    Qualche anno fa due ladruncoli -beccati la notte stessa- sono entrati in casa dei miei genitori, per fortuna loro non si sono accorti di niente, si è svegliata solo mia sorella che dormiva nell'altra camera col moroso, la quale tra parentesi aveva già avuto esperienza di risveglio con torcia esplorante in una casa dove viveva da sola. Cose da paura.
    Io non sono tranquilla a pensare ai miei in quella casa in quel villaggio pieno di anziani, spero di convincerli a mettere un antifurto.
    Puoi metterlo anche tu, se vi fa sentire più sicuri.

    RispondiElimina
  3. **Lenny, quando succedono queste cose si stenta sempre a credere che siano successe proprio a te o a qualcuno della tua famiglia, come se certe cose potessero capitare solo agli altri. Lo strano è però, come già ho detto nel post, che qui i delinquenti ci sono, certamente, ma agiscono molto oculatamente. Voglio dire che se devono rischiare qualche anno di galera vanno a cercare bottini più remunerativi di una TV o di un impianto stereo.
    Circa tre settimane fa a Karlsruhe centro centro è successo un fatto di cui hanno parlato i quattro telegiornali. Esisteva da oltre quattro anni una banda -un uomo e una donna- che rapinava banche ed uffici postali a Karlsruhe, nei vari quartieri. Entravano con parrucche ed occhiali, e pistole alla mano si facevano dare i soldi. In tutto 20 rapine. Caratteristica di questi due burloni: ogni volta spedivano una cartolina di scuse. Per questo li avevano soprannominati i banditi gentiluomini, perché nessuno si era accorto che uno dei due fosse una donna. La polizia criminale era arrivata a sostenere che avessero delle pistole giocattolo e che mai avrebbero sparato.
    Tre settimane fa, un venerdì sera, nella sede centrale della Volksbank, nella centralissima Karlstrasse hanno fatto una nuova rapina. Il cassiere è riuscito a dare l'allarme, cosa che loro non hanno notato. Usciti col bottino c'erano ad attenderli, schierati a semicerchio, quattro pattuglie, cioè otto poliziotti con le armi in pugno. La ragazza ha perso la testa e -altro che pistole giocattolo- ha sparato due colpi su una poliziotta colpendola gravemente. Fuoco di ritorno e i due Bankräubern, rapinatori, morti a terra.
    Fine della storia. Un uomo di 31 anni e una donna di 25, incensurati ed insospettabili. Due liberi professionisti, lui era un architetto.
    Capito? Vatti a fidare.
    Adesso un carissimo saluto e un grande augurio per l'anno nuovo.
    Ciao.

    RispondiElimina
  4. **Silvia.
    Ti giuro che stanotte sentivo Annamaria che si agitava dentro il letto. Verso le tre si è alzata, cosa che non fa mai, ed è uscita dalla stanza. Dopo un po' mi sono alzato anch'io pensando che fosse in bagno. Era invece in cucina, seduta al buio, che guardava fuori dalla finestra.
    "Avevo sentito dei rumori"
    "E allora? Perché non mi hai avvertito? Cosa facevi se erano i ladri?"
    Silenzio e spallucce.
    Vediamo stanotte, ma se non dovesse dormire tranquilla come ha fatto negli ultimi trenta anni mi toccherà provvedere in qualche modo.
    Certo è che qui non è mai capitato niente, ma nemmeno là da mio figlio, debbo darle ragione.
    Noi poi abbiamo una porta di vetro: un calcio e sono dentro.
    Sistema d'allarme? Sono fatti per costare un sacco di quattrini e per essere messi subito fuori uso. I primi ad acquistarli e studiarseli sono i delinquenti.
    Speriamo bene, speriamo.
    Ciao

    RispondiElimina
  5. Sì, deve diventare difficilissimo continuare a chiamarla CASA, con tutto il senso di intimità e sicurezza che questa parola rappresenta, dopo che è stata profanata da certi porci.
    Be', almeno la (magra) soddisfazione dei poliziotti in 3 minuti e della ricerca, anche se vana, delle impronte digitali. Dalle nostre parti, anche se ne lasciassero, non fregherebbe un cazzo a nessuno e non verrebbe nessuno a rilevarle.
    Tutta la mia (inutile) solidarietà alla famiglia di tuo figlio.

    RispondiElimina
  6. ** Nik. Hai centrato il bersaglio al primo colpo: è tutta lì la differenza, e la ragione per cui tutti i balordi che, per esempio, entrano dall'est europeo passano in Germania, fermandosi a fare colazione con un paio di Würstel e poi proseguono per la bella Italia; bella e accogliente, quella nazione dove la Giustizia ti arresta un figlio di puttana che, drogato fino ai capelli, guidando un camioncino ammazza quattro ragazzi su un ponticello; poi dopo due settimane in carcere lo manda agli arresti domiciliari in un albergo in riva al mare. Andiamolo a raccontare ai genitori di quei ragazzi, il più vecchio dei quali aveva 18 anni, andiamoglielo a dire "sapete, cari amici, non ci sono posti sufficienti in galera".
    Quando lo scorso anno un balordo ha dato fuoco alla mia macchina e ad altre tre, il maresciallo dei carabinieri, che raccoglieva la mia denuncia, mi faceva domande strane.
    Ad un certo punto gli ho chiesto se riteneva che fossi stato io stesso a dar fuoco alla mia macchina, magari dando fuoco a qualcun altra per crearmi un alibi.
    "Cosa glielo fa credere?" mi chiede con una faccia come un sedere.
    Tu che avresti risposto, Nik? Da come ti ho conosciuto esattamente come ho risposto io:
    "Le domande del beato cazzo che mi sta facendo, maresciallo".
    Non ha replicato.
    In casa di mio figlio hanno ricoperto di quella polvere nera per le impronte mezza casa. E poi hanno ripulito tutto, scusandosi per il disturbo.
    Giustamente quindi fanno pubblicità televisiva di fidarsi del poliziotto, che è il tuo primo e migliore amico.
    Io me ne sono sempre fidato.
    Grazie per la tua solidarietà, niente affatto inutile.
    Ciao, amico mio.

    RispondiElimina