martedì 1 maggio 2012

ANCORA DUE POESIE

Siamo in ordine decrescente, da tre ora solamente due, quindi si tranquillizzino i miei più attenti lettori: la prossima volta lascerò ad una sola poesia l'onore di un post tutto per lei.


APPOGGIO  IL  FIATO

Appoggio il fiato sulla corteccia della vita
che abbiamo costruito insieme, giorno dopo
giorno. Sento che sul mio alito possiamo
galleggiare insieme in questa nostra tiepida
foresta, evitandone i tronchi e le fronde ombrose
alla ricerca di spazi di sole;
e così di spazio in spazio, di fiato in fiato
tramandarci in un futuro più tenero,
più odoroso di foglie fresche e di riposi.


HO  CERCATO  SEMPRE

Ho cercato sempre di essere possente come il ramo
aggrappato al cielo della quercia che sta
nel piazzale di fronte a casa mia;
di essere sempre pronto ad accogliere vite
sofferenti e in pericolo, a dare tanto
senza chiedere niente in cambio;
di essere impervio come una vetta ghiacciata,
imperscrutabile come un fondo marino notturno;
ho creduto di essere indistruttibile e quasi
ineguagliabile. Ma sono bastate le poche
parole scritte velocemente a mano in grassetto 
e stampatello sopra un foglio di quaderno per svuotare
la mia bisaccia di tutte le certezze e farmi
accasciare al suolo sommerso da un'onda
di squallidi pensieri. Perché ho capito in un attimo
di avere affrontato a velocità sostenuta
tutte le curve del mio lungo percorso
e di essere poi sbandato in rettilineo,
ribaltandomi in un fosso. E perché adesso
sono sicuro di sbagliare le restanti curve del pur
breve percorso che mi è rimasto davanti
perché non sono capace di modificare
nulla della mia corsa sgangherata.

15 commenti:

  1. Ciao Enzo. Ne ho di cose arretrate da leggere...

    Un salutone. A presto. :)

    Un abbraccio.

    LeNny.

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    1. Ben tornato! Il fatto che tu sia di nuovo in corsa significa solo che tutto va per il meglio e me ne rallegro.
      Vengo dopo a vedere se hai ricominciato col tuo blog: non vedo l'ora di ripartire da dove eravamo rimasti.
      Un abbraccio.
      Ciau:)))

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    2. Grazie caro, anche a me fa molto piacere rincontrarti. :)

      Ciao. :)

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  2. Ciao caro Vincenzo.
    Mi ha colpito molto la prima riga della prima poesia: "appoggio il fiato sulla corteccia della vita" è proprio una bellissima immagine.

    Della seconda poesia mi ha colpito il cambio di stato d'animo lungo il percorso.
    "Affrontare a velocità sostenuta tutte le curve e sbandare poi in rettilineo": sai, io credo che capiti, più spesso di quanto si possa immaginare.
    Io mi sento la fiducia dentro però e credo che ci sia la possibilità di ritrovare il ritmo giusto per noi, magari dopo aver appoggiato per un pò il fiato sulla corteccia della vita.

    Mi piace molto leggerti.
    Buon mese di maggio
    Teresa

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    1. Sei sempre leggera e soffice nei tuoi interventi.
      L'immagine che ti piace tanto è stata da me carpita altrove, con l'imprimatur della produttrice, ma l'idea che ne è venuta fuori è tutta mia.

      Hai ragione: a volte si ha la possibilità di ricominciare col ritmo giusto, ma poche volte si ha l'opportunità che qualcuno, con un salvifico intervento di chiarezza, ti costringa a guardarti dentro con crudele schiettezza, e riconoscere tutte le magagne e gli errori che hai commesso.
      I pochi che hanno questa fortuna devono solo ringraziare la buona sorte di aver loro fatto incontrare la persona o le persone giuste nel momento giusto.

      Ti piace molto leggermi? A me piacciono molto i tuoi commenti.
      Buon mese di maggio anche a te.

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  3. Tremendamente bella la seconda, tenera e romantica la prima. Mi auguro che tu ad Anna Maria le faccia leggere... :)

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  4. Gliele ho lette in anteprima.
    Il tuo commento è stringato ed efficace per quanto io a volte sono "prolisso". La seconda, che tu dici essere "tremendamente bella", è totalmente autobiografica, frutto di un profondo esame di coscienza e di una rivisitazione dei tanti angoli bui del mio passato, almeno quelli che sono riuscito a illuminare.
    La prima è tenera e romantica, sì purtroppo lo è. Dico purtroppo perché sembra che ai giorni d'oggi ciò che è appena appena tenero e non sufficientemente spinoso sia da considerare genere letterario di serie B.
    Io, come tu sai e come tu stesso fai per le tue cose, me ne strafrego dell'andazzo del comune gusto letterario dei nostri moderni e modernissimi tempi e tiro avanti per la mia strada.
    Anche se dovessi scrivere un giorno solamente per me e per i miei pochissimi lettori sarei ugualmente appagato e felice.
    Un grande abbraccio, mon ami.

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  5. "Qualcosa" non mi è nuovo...
    Soprattutto il primo verso della prima poesia!
    Sorrido!

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    1. Infatti: te ne avevo chiesto L'imprimatur, generosamente concesso, non ricordi?

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    2. Certo che sì!
      Figurati...
      Non pensavo di leggerla sul blog. Tutto qui.

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    3. Il blog è il mezzo più immediato per far conoscere ciò che si pensa e ciò che si fa. Con tutte le sue debolezze e virtualità consente un dialogo immediato come questo, impossibile tra scrittore e lettore dei suoi libri. Questa è una delle tante cose che mi piacciono del web.

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  6. A volte è più facile guardarsi nello specchio di un altro piuttosto che nel proprio, perchè il nostro è sempre un po' appannato dal nostro ego!

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    1. Solo guardandosi nello specchio degli altri si possono vedere solamente i propri difetti; ma se si ha il coraggio di ammetterli di fronte a se stessi si può dire di aver dato un bel calcio nel sedere al proprio ego.
      O mi sbaglio anche questa volta?

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  7. No, non ti sbagli, QUESTA volta :)

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  8. Grazie dell'incoraggiamento, allora...e date le circostanze, almeno per quello.:)

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