mercoledì 25 settembre 2013

CONTRIBUTO DI ODIO

Odia il tuo dio come te stesso,
schiaccia il prossimo tuo
capestandolo come
merda di cane,
affoga la tua coscienza
e tira dritto.

Non cambierai mai il mondo
anche così, ma almeno
ti arriverà il rispetto
dovuto ai malvagi,
a coloro dei quali si ha paura
anche solo parlare.

Tanto dopo morto
c'è sempre una vecchietta
che dispensa fiori
sulle tombe abbandonate.

20 commenti:

  1. Ok, Vincenzo, sei arrabbiato, ma adesso datti una calmata.
    Ho sentito un certo nervosismo anche negli altri post, guarda che ci sono sempre per un tuo sfogo, nè.
    In questa poesia c'è tutta la rabbia di chi non ha più fiducia nel prossimo, anche se un barlume di speranza è data da quella vecchietta...
    Baciooooo

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    1. Sì, sono molto arrabbiato, imbufalito nero, incazzato di brutto...con me stesso.
      Il bello, o il brutto, è che non lo so nemmeno io perché.
      Cioè lo so, ma non me lo racconto.
      Però questa poesia trascende dalla situazione ed ha un fiato più esteso, più profondo.
      Sì, c'è sempre una vecchietta; guarda caso una vedovella smarrita che porta fiori....

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  2. ehi..che c'è?

    L'odio fa più male a chi lo prova e non sfiora chi lo riceve..
    Vincenzo torna suoi tuoi passi..le parole che hai scritto non corrispondono a verità..credimi!!
    ti abbraccio

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    1. Niente, tutto passa, tranquilla.:)
      L'odio in questo caso è una questione interna: parte da me e torna a me. Insomma ce l'ho con me. Non va verso nessuno in particolare.
      Sto battendo i passi sul posto, come le reclute.
      Passa, tranquilla.
      Ti abbraccio.

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  3. Il tuo non è odio, è rancore.... e dietro quel rancore c'è ancora tanto amore!

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    1. Hai bagliato: come ho detto ad Alessandra è una questione interna. Ce l'ho con me per cose che stanno succedendo nella mia famiglia, che io -forse- avrei potuto evitare ma non l'ho fatto, avendo sottovalutato il pericolo.
      Non è rancore e soprattutto non c'è "ancora" tanto amore: l'amore c'era e c'è e nessuno lo mette in discussione, l'amore per gli altri, naturalmente, perché quello verso di me mi sembra che non ci sia mai stato.

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    2. Solo stando bene con se stessi ri riesce a dare il meglio di sè agli altri e quindi ad amarli in modo completo.

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    3. È evidente che in questo momento non riesco a dare agli altri il meglio di me. Ma li amo lo stesso, in modo completo.

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  4. questi momenti sono saltuari buttare fuori l odio e il corollario di cose negative aiuta ad accettare che non siamo quello che con la fantasia ci immaginiamo.
    a volte si è semplicemente stanchi di trovare la cosa giusta da fare , si demanda tacitamente ad altri ben sapendo che dovremmo essere noi in prima linea , ma evitiamo ci assumiamo dall inizio l onere della sconfitta .
    forse è autolesionismo o forse la ricerca di un riscatto

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    1. A volte si è gonfi dentro e si deve buttare fuori il fiato per liberarsi di pesi, e che esca come vuole....

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    1. Assolutamente non poetica. Non avrà mai l'onore di appartenere alla mia prossima raccolta.
      Grazie del beneficio del dubbio...

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  6. E da quando i malvagi sono rispettati?
    Sono solo temuti.
    E appena possibile colpiti alle spalle, come si meritano.
    La rabbia passerà quando ti renderai conto che non tutto quello che sta per succedere è dipeso da te.
    Abbraccio

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    1. Intendevo dire quello: rispetto dovuto al terrore che incutono.
      Dici che la rabbia passerà? Spero.
      Abbraccio corrisposto.

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  7. Io sono ancora giovane ( forse mi illudo?) ma se ho un fiore in più, quando sono al cimitero, lo poso sempre su di una tomba scarna.

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    1. E fai benissimo! Non bisogna demandare la misericordia solo alle vecchiette sdentate...

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  8. non mi piace, gli unici versi che sento spontanei sono le ultime tre righe.

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    1. Anche questo commento mi era sfuggito, io non ho la locandina come te.
      Non piace neanche a me, per dirti la verità. D'accordo sulla spontaneità dei tre finali:)))

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