domenica 23 gennaio 2011

CINQUANTUNO ANNI FA ALLE ORE 12,30

Il 24 gennaio 1960, mezzora dopo mezzogiorno ho visto Anna Maria per la prima volta. E per la prima volta lei ha veduto me, alto e magro -Gesù com'ero bello magro, nemmeno 73 chili per un metro e 81- in divisa di sottotenente di artiglieria.
Tutta colpa -o merito- di un altro ufficiale del mio reggimento, un carissimo amico, anche lui da Civitavecchia, Gianfranco Effe. Mi era piombato in casa la sera prima, era un sabato, mentre stavo facendo i piani di un programmino niente male.
-Tu domattina vieni con me, mi aveva detto. Ti faccio conoscere una ragazza.
-Sei matto? Io domani vado a Trieste, ché ho un bel movimento.
-Noooo! Devi venire con me! Fammi un favore. Mi sono messo con Elle, una stecca di un metro e 80, che ha un amica alta quasi quanto lei e non ho nessun altro abbastanza lungo. E poi tu sei amico mio e i conti tornerebbero meglio.
La cosa puzzava forte.
Quando un amico ti chiamava per fare da scorta a una ragazza che si accompagnava alla sua, di norma la tipa che ti dovevi sorbire per tutta la sera era una cozza. Certi favori erano normali tra amici, naturalmente a buon rendere.
Qui c'era anche il fatto dell'altezza. Elle l'avevo già vista da lontano: una sberla alta quanto me, magrissima, nasona, con gli occhiali da miope e due fave del 43 che buttava lateralmente come due remi.
"Se tanto mi dà tanto, pensai, una cozza con due fave di mezzo metro fuori bordo, sai che figura di merda".
A Trieste avevo un paio di stelle, a Udine ne conoscevo una niente male, che mi aveva dato subito il numero del suo telefono e che viveva da sola.
Insomma avevo l'imbarazzo della scelta e adesso questo qui mi stava incastrando.
Piagnucolava.
-Dai, che amico sei? Ci vai un'altra volta a Trieste.
"Sì, e le due pupe stanno lì già in pigiama ad aspettarmi".
Ma era un amico, un compaesano; come togliermelo dai piedi?
-Dove ci si dovrebbe incontrare? Gli chiesi.
-In chiesa, alla messa solenne di mezzogiorno.
-Pure?
Non bastava la cozza, anche la puzza dell'incenso che odiavo.
Capì al volo.
-Guarda che la tua è carina forte. Possiamo rimanere in fondo alla chiesa, se vuoi.
Ci pensai un secondo: avevo trovato l'escamotage.
-Stammi bene a sentire. Io vengo e la guardo. Se mi piace resto, sennò ti saluto, OK?

Quando il giorno dopo fummo dentro la chiesa, una decina di metri oltre il portone di ingresso, gli chiesi:
-Dov'è?
-Stanno in fondo, alla nostra destra, vicino all'acquasantiera. La tua è quella col cappotto chiaro.
Con studiata lentezza e con l'arte di non farsi scoprire mai in fallo, che i giovanotti di allora avevano nel DNA, diedi un'occhiata al soffitto, un'altra alla parete, a un altare laterale e quindi mi trovai pian piano girato di circa 120°, con assoluta indifferenza.
La vidi nel momento in cui teneva la testa abbassata a controllarsi i piedi o chissà mai cosa. Sulla testa aveva un fazzoletto colorato legato sotto il mento.
Colore dei capelli, nada; lineamenti del volto, nada. Slanciata assai ed alta, ma non stratosferica, con un cappotto legato in vita che le arrivava sopra le ginocchia.
Dalle ginocchia ai piedi era l'unico campo visibile, ed era un gran bel campo, un gran bel vedere.
-Va bene, resto, dissi a Gianfranco Effe, dopo essermi rigirato; però adesso andiamocene fuori, ché sta puzza di cera mi fa venire un cerchio intorno alla testa.

Quando finita la messa uscì sul sagrato potei vederle i capelli, rosso rame, il viso bello, anzi bellissimo, gli occhi grigio verdi, cioè grigi con lampi verdi.
"Ammazza quanto è carina questa!"
Tirai Gianfranco per una manica.
-Come mai sta da sola? Ha un occhio di vetro? È sordomuta? Le puzza il fiato? Molla flatulenze mentre cammina? Cosa c'è che non va?
-Niente, niente, mi fa il farabutto; è tutto a posto, ma lei è quella Anna Maria di cui si parlava in settimana al Circolo Ufficiali.
E me lo diceva adesso il fetentone?
Ricordavo bene tutta la discussione. Alcuni ufficiali della Calotta, che mi avevano visto in giro con questa e con quella nelle ore serali -il paese era piccolo, gli angoli al buio maledettamente pochi e già occupati, troppe le divise in circolazione- avevano montato su la storia che fosse arrivato da Roma il campione del mondo dei Tomber de femme.
-Vedi se ce la fai con Anna Maria, disse il capocalotta, un tenente anziano prossimo capitano.
-E chi è Anna Maria? Chiesi.
-La più bella ragazza delle provincia di Udine, la più ostinata, un respingente a pistoni; quella che manda tutti in bianco.
Mi ero ben guardato dall'andarmi a cercare sta rogna, e adesso la più bella della Bassa Friulana stava davanti a me.
La sera andammo a ballare e io accesi il motore del mio katerpiller.
Tre ore dopo le accompagnammo a casa e io mi accomiatai ignaro dalla bella.
Appena sola Anna Maria disse alla sua amica del cuore Elle.
-Quando viene quel bellimbusto non mi chiamare, ché non voglio vederlo mai più.
Due giorni dopo cambiò idea e uscì con me, solo per vedere se quel ragazzo dall'aria così per bene era veramente tanto cretino.
Credo che superai brillantemente l'esame, perché 51 anni dopo è ancora insieme a me.
A Trieste non andai più e nemmeno a Udine.

Per me Anna Maria è stato ein Glückfall, un colpo di fortuna.
È la donna più mite, la più affettuosa, la più intelligente, la più generosa, la più tutto che io abbia incontrata.
Soltanto lei poteva sopportarmi ed affrontare insieme a me le onde di un mare, che raramente fu calmo e quasi sempre limaccioso e violento.
Per Anna Maria io sono stato il suo primo figlio, a volte un oggetto misterioso, spesso un qualcosa da amare senza se e ma, senza pensarci su, senza condizioni.
Per mia fortuna.

12 commenti:

  1. Bel racconto Enzo. Intenso ed allo stesso tempo divertente. Sì, mi sono proprio divertito a leggerlo ed è molto bello l'amore che traspare nelle tue parole quando parli di Lei... La donna della tua vita. Poi quando ho letto: "ha un occhio di vetro" o "è sordomuta" mi sono pisciato sotto dalle risate. Ahahahahahah. Grande Enzo. :)

    P.S.: ma anche a quei tempi, tu sai bene che non ero nemmeno nelle palle di mio padre, l'Udinese ci faceva un mazzo tanto? Dopo sette anni, oggi ci ha preso a schiaffoni. Ciao.

    LeNny.

    :)

    RispondiElimina
  2. **Lenny- Era una storia vissuta e l'ho trascritta come me la ricordavo da sempre.
    Grazie per averla apprezzata.

    PS. A quei tempi si vinceva e si perdeva al Friuli una volta ogni due o tre anni, perché l'Udinese stava spesso in serie B, non era lo squadrone di marziani visto ieri. Ho il dubbio che i marziani sembrassero tali perché i nostri erano entrati in campo con le brache corte.
    Mi domando come possa Guidolin avere solo allenato squadre di seconda fascia, uno che mette in campo una squadra che gioca al calcio, quello vero.
    Mi domando ancora quanto occorra, in tempo ed in cellule di materia grigia, ai nostri dirigenti per capire che occorrono rinforzi in attacco, dove abbiamo solo due uomini, gli altri latitano per incapacità. Anche a centrocampo prenderei qualche buon elemento, ma là davanti se si fa male uno dei due, oppure una squalifica come con Eto'o, rischiamo di fare nozze coi fichi secchi.
    Se Moratti non vuole, potrà sempre dire di avere in pochi mesi distrutto un perfetto giocattolo vincente, avere affondato masochisticamente la corazzata da cui comandava la flotta.
    Per i dettami del signor Platini? Ma chi se lo caga quello? Il MIlan, no, che prende giocatori a destra e a manca; la Juve certo no, che butta centinaia di milioni in mezze pippe e ricomincia a comprare.
    Allora soltanto noi? Nemmeno il Napoli e la Roma, nemmeno la Lazio di Lotito, nemmeno il Genoa, solamente l'Inter è così suicida da stare a sentire quello che il rospo francese va predicando.
    Non ci capisco più niente, Lenny, e spero bene.
    Ciao.

    RispondiElimina
  3. Gran bel colpo, amico!

    Ma soprattutto: buon anniversario, ragazzi!!!!

    p.s.
    APPELLO STANDARD (scusate la ripetitività: in questi giorni lo troverete uun po’ dovunque. E soprattutto: niente di personale, ovvio. E’ uno sfogo, ma molto molto sorridente! :D)

    da oggi comincio a schierarmi a fianco di robydick nella sua giusta battaglia contro la VERIFICA PAROLE. Quanto avrà rotto 'sta cosa? Io l'ho tolta e non ho mai avuto problemi, pur avendo in certi giorni centinaia di visite e decine di commenti. Vi prego, o tutti voi che leggete questo messaggio, basta far sprecare minuti di vita agli amici con questa inutile, superflua formalità burocratica!!! Passate parola contro la verifica parole!!!! Io che per passione visito ogni giorno tanti blog e lascio tanti commenti, alla fine avrò accumulato MESI di vita a obbedire come un cretino a “digita Qkworkazzpftkqrammpfgf”, per non parlare di quei blog in cui la parola ha caratteri difficili da decifrare, al punto che la sbagli e ti senti scemo, per non parlare di quando, come in questo mio esempio, sono parole lunghissime, per non parlare di quando cambiano nel preciso istante in cui le digiti, e quindi poi le devi ri-digitare. Amici, se mi volete bene, toglietela da voi, e passate parola! Bastaaaaaaaa!!

    RispondiElimina
  4. **Nik- Innanzi tutto grazie per gli auguri.
    Per la seconda parte mi associo con entusiasmo alla tua richiesta, anzi controllerò se il mio fa pure sto casino. A me chiede sempre di digitare non la parola di verifica ma di dare le mie coordinate. Credo di essere un po' come un analfabeta: ma come questo è il mio blog e tu mi chiedi le coordinate?
    Ora guardo se ho -come credo- pasticciato un po'.
    Ciao Nik, buona giornata, malgrado le ossa rotte da ieri.

    RispondiElimina
  5. No, non è un pasticcio tuo: le "coordinate" te le chiede per impedire che qualcuno possa entrare nel blog a sabotarti o a postare delle cose a tuo nome.

    Invece la fastidiosa "verifica parole", o "codice Captcha" ce l'avevo anch'io perché è predisposta in automatico. Per eliminarla devi fare questo semplice percorso: Bacheca-Impostazioni-Commenti. Qui giunto troverai l'opzione "verifica parole" e non dovrai far altro che cambiare il Sì in No e poi salvare la modifica.

    RispondiElimina
  6. **Nik- Grazie, sai io sono un maledetto e maldestro dilettante in materia.
    Ho eliminato la schifosissima "verifica parole".
    Spero di aver accontentato tutti.

    RispondiElimina
  7. @Enzo:

    Guidolin è un testone di cazzo, piangina e molto arrogante. La "sua" Udinese gioca molto bene ma per il fatto della sua presenza mi stanno tutti sui maroni. Mi spiace, è così. :)

    @Zio Scriba:

    Posso darti ragione sul fatto che il Codice Captcha" è una gran rottura di palle ma è davvero molto utile e fa il suo sporco lavoro e cioè quello di tener lontano gli spammer bot che ti impestano i commenti di merda, spesso e volentieri con link a siti porno e tanta altra bella roba. È anche vero che tanti Blog, pur non avendo la verifica della parola, non riscontrano alcun problema, mentre altrettanti hanno problemi quotodiani ed il webmaster deve perdere tempo a settacciare il suo Blog e rimuovere tutta la spazzatura; penalizzante anche per Google e SEO. Non so da che cavolo dipenda il contagio di alcuni ed altri no e le discussioni sui forum di settore di sprecano. Quindi penso che è sia meglio far perdere 3 secondi al giorno ai propri cari lettori che perderne molti di più noi Admnin per tenere pulita casa propria e far si che non venga penalizzata dai motori di ricerca con link nocivi. Sinceramente vi consiglio di riabilitarlo, poi vedete voi. Io, anche qui su Blogger, lo devo lasciare attivato, altrimenti è un calvario. Mi spiace se ciò vi reca fastidio ma attualmente non esiste alcuna soluzione. E per concludere, sulla chat del mio Blog non l'ho attivato e spesso devo fare pulizia ma lì è un luogo a parte e mi interessa poco e come ben dici preferisco dare la comodità ai lettori.

    Ciao. :)

    RispondiElimina
  8. Enzo, scusami per l'OT ma siamo in argomento, sorry!!!

    Il termine CAPTCHA è un acronimo dall'inglese “Completely Automated public Turing test to tell Computers and Humans Apart” (Test di Turing pubblico e completamente automatizzato per distinguere Computers ed umani).
    Questa parola identifica un test,presente nelle pagine web che consentono la sottoscrizione di un servizio online da parte del visitatore,che riesce a verificare se l'utente che sta effettuando la registrazione ad un sito,ad un blog o forum oppure l'iscrizione ad un servizio email o ad un account è un umano oppure un'applicazione automatica collegata ad un computer che tenta di eseguire l'operazione in modo non corretto per inserire spam.
    Il riquadro del codice di controllo CAPTCHA infatti propone un test nel quale è necessario riconoscere e digitare nell'apposito spazio lettere e numeri in ordine casuale,scritti in maniera distorta e con l'utilizzo di font e caratteri diversi,in modo che possano essere individuati correttamente da un uomo e non identificati dal software di un sistema automatico.


    Ciao amici. :)

    RispondiElimina
  9. **Lenny- Grazie. Se è così allora lo rimetto.
    Scusa Nik, ma se poi un sistema non umano mette lo spam proprio a te, io vengo privato dei tuoi interventi.
    Lo rimetto e speriamo che non faccia troppo casino.

    RispondiElimina
  10. * LeNny
    nessun problema: la mia è una battaglia convinta ma non fanatica (non sarebbe da me...)
    Da te non sono venuto a dire nulla, perché ho immaginato che se un blogger così esperto l'aveva, doveva aver avuto problemi grossi di spamming... Ie e gli altri bloggers della mia combriccola non ne abbiamo mai riscontrati, e se anche ne arrivasse uno isolato si può sempre cancellarlo, o lasciarlo lì a fare la figura che merita di fare, ma se tu eri preso d'assalto hai ragione, ci mancherebbe.
    La cosa odiosa è che queste opzioni vengano affibbiate in automatico, al punto che se nessuno te lo dice tu manco lo sai (perché quando commenti sul tuo stesso blog la procedura non si attiva...)
    Come quell'altra recente trovata dell'antispamming rifilata di prepotenza, che a me è servita solo a perdere il commento di un amico perché il sistema l'aveva classificata come spam. Non ne ho mai capito il motivo. Unico indizio: quel mio amico, per citare un altro commentatore, ne aveva scritto il nome facendolo precedere dal carattere "chiocciola".

    Per un blog relativamente piccolo e (per ora) con pochi commentatori, Enzo, il mio consiglio rimane quello di togliere questa rottura di scatole: mal che vada, se venissi invaso da pubblicità o robaccia indesiderata, sei sempre in tempo a rimetterlo!

    Consiglio anche di leggere il post fatto oggi da Alberto Cane, col collegamento a quello di ieri di robydick.
    Ciao!

    RispondiElimina
  11. @Zio Scriba:

    Non penso che il commento del tuo amico lettore sia stato considerato spamming perché ha iniziato il commento con la "@", è più probabile che sia stato riconosciuto come tale perché inserito in tali liste. Dovrebbe controllare l'account con cui posta e segnalare il problema. Magari c'è un errore. :)

    Ciao ragazzi.

    LeNny.

    RispondiElimina
  12. Ciao Enzo, come ho informato Nicola, lo faccio anche con te. :)

    Vista la segnalazione di Nicola appunto, ho deciso di rimuovere anch'io il codice captcha dal mio Blog. Proviamo e speriamo che non arrivi spam e merda come tempo fa quando lo lasciai disabilitato. :) Oltre a quanto discusso anche qui, a farmi cambiare idea è stato un commento di una ragazza sul Blog di Alberto Cane, la quale essendo poco vedente si lamentava di questo codice di verifica e di tutti i problemi che porta a persone come lei.

    Ci sentiamo a presto. :)

    LeNny.

    RispondiElimina